Impegno del governo a redigere entro 60 giorni un piano strategico per l’attuazione dell’Agenda digitale. Impegno delle amministrazioni a redigere ed attuare un piano per la realizzazione del telelavoro. Definizione degli strumenti da utilizzare per il documento digitale unificato. Impegno a definire le basi dati “critiche” e le modalità di accesso ai dati pubblici.Queste secondo Achille De Tommaso presidente di Anfov (l’Associazione nazionale per la convergenza nei servizi di comunicazione), le priorità che il nuovo esecutivo dovrà portare avanti. “L’Agenda Digitale potrebbe ben configurarsi come un’occasione mancata – spiega De Tommaso -. Infatti rappresenta, in gran parte, una riforma della Pubblica amministrazione, ma più digitalizzando la burocrazia esistente che creando nuovi sistemi di organizzazione e comunicazione. Tra l’altro l’Agenda non affronta, erroneamente, incentivi e alfabetizzazione dell’industria e dell’imprenditoria affinché innovi, per mezzo dell’IT, i suoi processi produttivi e produca innovazione. Anche perché sicuramente, in Italia, oggi, l’infrastruttura IT non viene considerata una priorità per fare impresa”.
Secondo il numero uno di Anfov sono numerose le lacune da colmare: “Mancano gli incentivi al commercio elettronico, non sono stati definiti strategie e obiettivi per le comunità intelligenti o per la regolamentazione del mercato delle comunicazioni e mancano misure realmente incisive per le start-up”. E a tutto ciò si aggiunge anche la mancanza di piani di finanziamento precisi per la banda larga e ultralarga. “Su questo fronte siamo ancora alle dichiarazioni di intenti non corroborate da qualsivoglia piano che definisca aree geografiche di intervento, tecnologie e finanziamenti – puntualizza De Tommaso – E ciò è frustrante e controproducente considerato che le attività programmate e legiferate nel Decreto Crescita 2.0 avranno difficoltà ad essere attuate e in alcuni casi non sarà nemmeno possibile farlo a causa proprio della mancanza di adeguate infrastrutture in tutto il Paese”.
Il presidente di Anfov ci tiene però a puntare i riflettori anche sulle innovazioni apportare dal Decreto Crescita 2.0: “Sono da considerare positivamente i capitoli sui dati aperti, riuso, accessibilità, comunità Intelligenti.E la legge presenta sicuramente delle positività nella parte riguardante la sanità e in quella relativa alle misure per l’innovazione dei sistemi di trasporto. Ma ovviamente queste positività dovranno essere supportare da azioni concrete, altrimenti resteranno sulla carta e non saranno dunque apportate quelle innovazioni che l’Agenda digitale si propone”.
Secondo De Tommaso è urgente portare avanti i progetti approvati: “Il tema dei decreti attuativi va affrontato subito. E su questo dobbiamo tenere una grande attenzione, tutti quanti, affinché sia la priorità”. Dopodiché bisognerà spingere l’affermazione dell’IT in qualità di strumento chiave della ripresa e della nuova crescita per il Paese: “Ci auguriamo che il tema dell’IT venga tenuto nella dovuta considerazione da parte delle forze politiche, che, al momento, in fase di campagna elettorale lo stanno invece trascurando”. Da parte sua Anfov si appresta a fare la sua parte impegnandosi non solo a “vigilare” sulla situazione ma anche a tenere alta l’attenzione: “Come Anfov – annuncia il presidente – daremo vita a osservatori ad hoc sull’attuazione dell’Agenda Digitale e riferiremo i progressi e i commenti ai nostri associati e alle autorità competenti”.