L'ultima bozza

Decreto, via gli incentivi e-commerce, ma più soldi a Giustizia e Ricerca e Innovazione

Sono ore di intense modifiche ma ci si avvicina a un’ultima bozza. Ora ci sono 170 milioni per Ricerca e Innovazione. Anticipati al prossimo anno scolastico gli e-book

Pubblicato il 26 Set 2012

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L’ultima bozza del decreto, aggiornata a ieri, ha alcune novità importanti: 170 milioni di euro per finanziare progetti di ricerca e innovazione, scelti da Miur, Mise e Agenzia per l’Italia digitale. Anticipato al 2013-2014 l’obbligo per scuole medie e superiori di adottare libri digitali o in forma ibrida (è ancora al 2014-2015 per quelle elementari). Ci sono ora 3 milioni di euro per informatizzare gli uffici della giustizia.

Ora il primo articolo prevede che il governo presenti ogni due anni (nella precedente bozza era ogni anno) un disergno di legge per rimuovere gli ostacoli legislativi e amministrativi allo sviluppo dei servizi digitali.

Ancora in forse invece gli incentivi economici per le start up, per le quali ad oggi sembrano certi solo la riduzione degli oneri di avvio, la deroga al diritto societario e poco altro. Spariti invece definitivamente gli incentivi all’e-commerce, poco graditi in molte stanze governative (visti come “aiuti di Stato” alle aziende).

Confermate, nell’ultima bozza rispetto alle precedenti, le misure sulla banda larga e il grosso delle misure per la digitalizzazione della Pa.

Vediamo in dettaglio

Disegno di legge per l’incentivo dei servizi digitali: Il governo presenta ogni due anni (precedente bozza: ogni anno) alle Camere un documento contenente le disposizioni necessarie per rimuovere gli ostacoli legislativi ed amministrativi allo sviluppo dei servizi digitali.

Pubblica amministrazione:

Documento digitale unificato

Unificazione sul medesimo supporto della carta di identità elettronica con la tessera sanitaria, le modifiche ai parametri della Carta di identità elettronica e della tessera sanitaria necessarie per l’unificazione delle stesse sul medesimo supporto. Spesa: da determinare.

Non devono più essere emessi i documenti con determinati criteri contraffazione.

Anagrafe nazionale, piattaforma interoperabile con tutte le anagrafi dei Comuni: 10 milioni di euro, più 2 milioni anno. Aggiornamento annuale dei dati civici, censuari (il censimento finora invece registra spostamenti delle persone dopo anni) a opera dell’Istat.

Certificazioni di nascita e morte in via telematica direttamente dall’ospedale.

Posta elettronica certificata (Pec): i cittadini possono eleggere il domicilio digitale sul loro indirizzo Pec.

Innovazione nel trasporto pubblico locale: Al fine di incentivare l’uso degli strumenti elettronici per migliorare i servizi ai cittadini nel settore del trasporto pubblico locale, riducendone i costi connessi, le aziende di trasporto pubblico locale promuovono l’adozione di sistemi di bigliettazione elettronica interoperabili a livello nazionale.

Istruzione: Fascicolo elettronico dello studente universitario dal 2013-2014 e semplificazione di procedure in materia di università. A decorrere dall’anno scolastico 2013-2014, il collegio dei docenti (scuole medie e superiori) adotta esclusivamente libri nella versione digitale o mista, costituita da un testo in formato elettronico o cartaceo e da contenuti digitali integrativi, accessibili o acquistabili in rete anche in modo disgiunto”. Per le scuole elementari il termine è 2014-2015 (in precedenti bozze tutte le scuole era nel termine 2014-2015).

Open data e Riuso: Le PA devono rendere disponibili le info secondo i termini di una licenza che ne permetta l’utilizzo da parte di chiunque, anche per finalità commerciali.

Accessibilità: postazioni personalizzate ai disabili per il personale della Pa. Obbligo a rendere accessibile ai disabili i siti non solo pubblici ma anche quelli che ricevono contributi pubblici.

Sanità: Fascicolo sanitario elettronico (l’insieme dei dati e documenti digitali di tipo

sanitario e sociosanitario generati da eventi clinici presenti e trascorsi, riguardanti

l’assistito) e ricette digitali che gradualmente devono sostituire quelle cartacee. Dal 1° gennaio 2014, le prescrizioni farmaceutiche generate in formato elettronico sono

valide su tutto il territorio nazionale. Dal primo gennaio 2013, cartella clinica digitale.

Digitalizzazione PA:

Le Pa permetteranno inoltre, dai propri siti, di pagare anche via internet tasse e multe. Digitalizzazione delle procedure di acquisto di beni e servizi e riuso dei programmi informatici. Da gennaio 2013 gli accordi e contratti della Pa devono avere firma digitale. Trasmissione telematica delle certificazioni di malattia nel settore pubblico

Sanzioni per la mancata trasmissione di documenti in via telematica tra Pa e tra Pa e cittadino. Atti notarili vanno conservati in via digitale o sono nulli.

Giustizia digitale: 2012-2013, 3 milioni di euro per informatizzare gli uffici. Obbligo a gestire i concorsi digitalmente e comunicazioni via Pec. Possibilità di fare dichiarazioni di fallimento in via telematica.

Digital divide e banda larga: Per il completamento del Piano Nazionale Banda Larga, per l’anno 2013 sono stanziati 150 milioni di euro, con gara rivolta agli operatori tlc in neutralità tecnologia wired o wireless (le Regioni con maggiore digital divide aggiungeranno risorse a questi fondi). Mise: “questi fondi sono quasi certi”. Agevolazioni burocratiche per chi mette antenne e fibra ottica (ridotti i tempi di attesa per le autorizzazioni, tolti ostacoli alla minitrincea nel codice della strada, il condominio non può opporsi all’installazione di antenne a bassa-media potenza fino a 10 watt). Credito di imposta per la realizzazione di nuove infrastrutture che costano più di 150 milioni.

e-Commerce e Pagamenti elettronici

Obbligo dei negozi ad accettare la moneta elettronica dal 2014 (eventuali importi minimi da definire). Dalla bozza precedente, scomparse le agevolazioni fiscali per i contratti di rete e la detassazione da attività di commercio elettronico internazionale delle medie imprese.

Ricerca e innovazione. Start-up

170 milioni di euro per finanziare i progetti di ricerca e innovazione. Miur, Mise e Agenzia per l’Italia digitale deciderà i progetti da finanziare.

L’Agenzia per l’Italia digitale promuove altresì la definizione e lo sviluppo di grandi progetti strategici di ricerca e innovazione connessi alla realizzazione dell’Agenda Digitale Italiana e in conformità con il programma europeo Horizon2020, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle comunità intelligenti, la produzione di beni pubblici rilevanti, la rete a banda ultralarga, fissa e mobilee i relativi servizi, la valorizzazione digitale dei beni culturali e paesaggistici, la salute, la sostenibilità ambientale, i trasporti e la mobilità, la difesa e la sicurezza, nonché al fine di mantenere e incrementare la presenza sul territorio nazionale di significative competenze di ricerca e innovazione industriale”.

Start up: misure per la nascita e sviluppo di imprese innovative. Riduzioni degli oneri per l’avvio, deroga al diritto societario per le start up. La remunerazione con strumenti finanziari, ad amministratori, dipendenti, collaboratori di start-up innovative, non concorre a formare reddito imponibile. In forse invece gli incentivi all’investimento e l’utilizzo del Fondo Italiano di Investimento.

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