Riteniamo che l’Agcom faccia molto bene a individuare per tempo le problematiche regolamentari sollevate dal mercato e plaudiamo alla sinergia stabilita con l’ AEEGSI sul tema M2M; ma allo stesso tempo riteniamo che si tratti solo di una specifica prospettiva legata all’utilizzo delle SIM in maniera “tradizionale”.
La tecnologia e-SIM che fa riferimento a SIM riprogrammabili incorporate nei dispositivi fornisce agli utenti una maggiore libertà per quanto riguarda la selezione della rete ma cambia anche il panorama competitivo per gli operatori. Nonostante alcuni operatori del settore abbiano manifestato alcune resistenze, la GSMA ha recentemente rilasciato lo standard ed alcuni fornitori di tecnologia hanno già reso disponibile soluzioni al Mobile World Congress di Barcellona lo scorso mese di febbraio. La possibilità di avere un provisioning dinamico over-the-air una volta selezionata una rete, l’azione e l’attenzione della GSMA per allineare tutti i partecipanti dell’ecosistema su un’architettura di riferimento standardizzata, sono un forte fattore di accelerazione di questa tecnologia nel settore del M2M. L’esigenza di una maggiore dinamicità nella generazione di profili con particolare riferimento al settore automotive, si traduce in un grande incentivo per i produttori di dispositivi e operatori over-the-top nel sostenere l’adozione dello standard e-SIM.
Uno studio focalizzato sulla forte crescita del numero di dispositivi M2M e IoT induce a prevedere che la distribuzione di e-SIM supererà quello delle carte SIM tradizionali nel corso dei prossimi anni.
In particolare nel settore dell’automotive l’adozione dello standard e-SIM comporta diversi vantaggi per la maggior parte delle parti interessate: i produttori possono costruire dispositivi con SIM “vuote” che potrebbero essere attivate nel paese di destinazione/immatricolazione; gli operatori di rete mobile possono fornire servizi convergenti per più dispositivi più facilmente rispetto all’utilizzo di SIM tradizionali e potranno trarre vantaggio da servizi di attivazione immediati e dall’aggiunta di dispositivi “secondari” IoT abilitati da e-SIM collegate al piano tariffario del cliente incrementando così i tassi di adozione. E’ anche vero che i produttori di dispositivi, catalizzando il rapporto con il cliente potrebbero disintermediare gli operatori di rete; la facilità d’uso nel cambio di operatore, potrebbe indebolire la loro posizione nella catena del valore. Giova però sottolineare che maggiore libertà per i clienti non significa necessariamente una tendenza a spendere meno, anzi, i clienti potranno fare esperienze d’utente più gratificanti e coinvolgenti e di maggiore qualità con una propensione all’aumento della spesa.
Infine, gettando lo sguardo ad un futuro prossimo verosimile, desideriamo porre l’attenzione su un servizio potenzialmente ad alto impatto tra le nuove iniziative. Si tratta del Google Project Fi, un’offerta MVNO recentemente lanciata negli Stati Uniti, che si sforza di fornire le migliori prestazioni-rete dati disponibili sui dispositivi mobili combinando dati mobili e connettività Wi-Fi. La decisione su quale rete debba essere prescelta per la connessione è basata sulla massima velocità disponibile (larghezza di banda). Non conta quale sia la connessione disponibile, il dispositivo in mano o il contratto in essere: Project Fi è pensato per creare un nuovo piano di astrazione che consenta all’utente di ignorare tutto ciò; l’utente è sempre online e sempre alle migliori condizioni possibili. E’ una rivoluzione nel concetto di mobilità: l’utente può telefonare da qualsiasi device e sotto una qualsiasi delle reti compatibili perché l’efficienza del sistema è garantita dalla capacità del terminale di individuare la rete con le migliori performance e veicolarne le comunicazioni; l’utente può ignorare roaming e altri limiti, la garanzia della connessione è il punto fermo attorno al quale ruota tutta l’offerta che stravolge l’intero sistema tradizionale, fino a spostare il numero sul cloud per liberarlo dai suoi attuali limiti fisici. Il numero viene pertanto liberato dalla sua SIM e l’utente può liberamente accedervi tramite qualsiasi terminale.
Contribuiamo quindi alla consultazione pubblica sul PNN ma teniamo anche lo sguardo rivolto al futuro.