Accesso ai servizi, agilità dell’amministrazione, semplificazione della burocrazia e strumenti di partecipazione. Sono i punti cardine dell’Agenda digitale della Sardegna, che si svelerà il 28 e il 29 aprile prossimi, presso la Fiera di Cagliari, con la prima edizione del FORUM PA Sardegna su iniziativa di FPA e della Regione Autonoma della Sardegna.
Tema:“Per una maggiore qualità della vita: innovazione, sviluppo sostenibile, trasparenza e integrità. Le sfide per la Sardegna 2020”.
La strategia che la definisce è stata approvata tramite la Delibera di Giunta Regionale n. 49/3 del 6 ottobre 2015 (con coordinamento tecnico affidato alla Direzione Generale degli Affari generali e della società dell’informazione della R.A.S.).
Gli obiettivi prioritari che si vogliono raggiungere con l’attuazione dell’Agenda Digitale della Sardegna sono:
– sostegno alla domanda di servizi digitali della Pubblica Amministrazione migliorandone l’offerta sia in termini quantitativi che qualitativi;
– riduzione del divario di disponibilità infrastrutturale e cultura digitale di cittadini e imprese, sia a livello regionale che rispetto alle altre regioni;
– generazione di valore aggiunto attraverso lo sviluppo su base tecnologica di innovazioni di mercato;
– stimolare la crescita di fornitori di servizi evoluti;
– aumentare l’attrattività tecnologica del territorio regionale.
La complicata situazione socio-economica che sta attraversando il nostro Paese, e ancor più la nostra Isola, ha spinto infatti a definire una politica del digitale che vada a toccare in modo mirato più settori della società sarda, permettendo a tutti di usufruire dei benefici e dei miglioramenti di vita che il digitale può offrire: con la volontà che nessuno rimanga indietro, sia da un punto di vista sociale (facendo nascere possibilità occupazionali nel settore dell’ICT) che nell’ottica del rafforzamento ed estensione della cultura digitale, in primis abbattendo le differenze nell’accesso ai servizi telematici esistenti all’interno del territorio. Il concetto di Regione istruita, equa e innovativa è stato quindi centrale nella definizione delle priorità.
L’articolazione della strategia è basata su quattro macroaree tematiche, rivolte principalmente a investimenti con ricaduta diretta su cittadini e imprese:
• INFRASTRUTTURE, SISTEMI E SERVIZI DIGITALI per € 181.053.000,00
• SCUOLA, SICUREZZA e CITTADINANZA DIGITALE per € 16.450.000,00
• OCCUPAZIONE, COMPETITIVITA’ e ATTRATTIVITA’ per € 10.500.000,00
• SOCIETA’ INCLUSIVA (SALUTE E POLITICHE SOCIALI) per € 14.524.000,00
cui si sommano interventi di spesa gestionale ed evolutiva sui sistemi informativi dell’Amministrazione per circa 85 milioni di euro, portando il complesso finanziario al valore di 307 milioni di euro sino al 2020, importo destinato sicuramente ad aumentare.
In riferimento agli obiettivi da raggiungere in tema di infrastrutture digitali, è opportuno evidenziare che l’Amministrazione Regionale è attualmente impegnata nella realizzazione di una rete telematica di proprietà pubblica con tecnologie di nuova generazione (NGAN) anche sfruttando la concomitanza con i lavori di scavo per la realizzazione delle opere di metanizzazione. In questi giorni sono in fase di firma le convenzioni con i Comuni che porteranno all’avvio di lavori in 313 aree municipali a cura della società Infratel, con fondi europei FEASR, e l’obbiettivo finale di avere l’intero territorio regionale coperto da una rete avente velocità di trasmissione almeno pari a 30 Mbps con la maggior diffusione possibile dell’infrastruttura a 100 Mbps (FTTH), nell’alveo delle indicazioni europee e statali.
I servizi regionali e più in generale della Pubblica Amministrazione, veicolati con le infrastrutture in corso di realizzazione, saranno maggiormente orientati a cittadini e imprese tramite l’attivazione di nuove piattaforme architetturali condivise e accessibili in rete. Tra gli interventi di maggiore rilevanza possiamo ricordare il progetto S-H Cloud, in corso di realizzazione, col quale verranno aggiornate le infrastrutture tecnologiche di rete, archiviazione e server del Data Center della Regione con miglioramento dell’efficienza, della sicurezza e del risparmio energetico, garantendo l’adeguato funzionamento dei sistemi informativi di base e applicativi dell’amministrazione regionale, dei servizi rivolti agli enti locali e al comparto sanitario. Significativo anche l’avvio, proprio in questi giorni, del progetto SUS – Sportello Unico dei Servizi: basato sull’adozione di tecnologie SOA consentirà l’erogazione servizi d’interconnessione sicuri e consentirà l’accesso digitale di cittadini e imprese (con identificazione e autenticazione basata sullo standard SPID) ai servizi erogati dall’amministrazione regionale; è stato inoltre avviato un processo di piena dematerializzazione dei procedimenti amministrativi attraverso il progetto denominato SIBAR Mobile, che andrà a operare una evoluzione del sistema gestionale regionale integrato (che amministra tutti i processi e le operazioni contabili e di gestione del personale della Regione Autonoma Sardegna in un unico ambiente operativo). Già oggi le attività di Giunta Regionale e l’adozione di atti dirigenziali di spesa avvengono senza necessità di stampa dei documenti.
La promozione dell’alfabetizzazione informatica e lo sviluppo di nuove competenze digitali sono anch’essi punti focali della strategia per la Sardegna Digitale, per raggiungere l’obiettivo del programma di governo e dar vita a un territorio regionale istruito, equo e innovativo. La formazione digitale di cittadini e imprese e la formazione dei formatori permetteranno di affrontare il problema del divario di cultura digitale, facendo in modo che molti più soggetti abbiano conoscenze ICT da utilizzare sia sul mercato del lavoro che nella vita quotidiana. La scuola fatica infatti a stare al passo con l’evoluzione digitale della società e dell’economia, e per colmare il ritardo è necessario intervenire nel campo delle infrastrutture digitali per l’apprendimento e l’insegnamento fornendo, oltre che connettività ad alta velocità (prevista in termini FTTH nel piano regionale per la Banda Ultra Larga), accesso agli altri strumenti digitali e specifica formazione agli insegnanti per dotarli della competenza necessaria per l’utilizzo delle tecnologie digitali nell’insegnamento.
Lo sviluppo della Cittadinanza digitale non può inoltre prescindere dall’investimento nei dati aperti. La Regione Sardegna proseguirà nelle sue azioni incentrate sulla migliore strutturazione e pubblicazione di tutte le informazioni che produce, raccoglie, elabora e ha a disposizione. I dati raccolti attraverso i sistemi informativi amministrativi e gestionali, geografici, statistici, ambientali, turistici, sanitari e della ricerca appartengono alla collettività e devono essere resi pubblici in modalità aperta al fine di consentire a cittadini, imprese e istituzioni di sfruttarne appieno il potenziale. In coerenza con questi intendimenti sono state approvate il 25 novembre 2015 le Linee guida regionali sugli Open Data, tramite uno specifico atto di indirizzo.
La Strategia per l’Agenda Digitale della Sardegna rispetterà, inoltre, le priorità d’intervento della Sanità Digitale discendenti dal Patto per la Salute Digitale, quali:
· strumenti di programmazione e governo
· continuità assistenziale
· integrazione ospedale-territorio
· integrazione socio-sanitaria
· sanità a distanza o a domicilio
· ottimizzazione dei servizi del SSR
La Regione sta infatti strutturando iniziative per l’evoluzione dei sistemi informativi sanitari a supporto della riorganizzazione delle cure primarie e dei processi di integrazione ospedale-territorio e socio-sanitari, attraverso la progettazione e realizzazione di nuovi servizi online per il cittadino e di strumenti ICT finalizzati alla semplificazione del rapporto tra cittadino e Servizio Sanitario Regionale. Ciò con l’implementazione di azioni e sistemi per il miglioramento degli strumenti di governo, programmazione e controllo da parte della Regione e delle Aziende Sanitarie. In particolare si evidenzia l’importanza del progetto Fascicolo Sanitario Elettronico che supporterà la piena dematerializzazione delle prescrizioni mediche e di tutti i documenti sanitari con l’evoluzione delle funzionalità dei sistemi attualmente in uso, che andranno integrati con quelli delle altre Regioni secondo gli standard rilasciati a livello nazionale.
La Strategia per l’Agenda Digitale della Sardegna ambisce a mantenere e rafforzare il ruolo guida che questo territorio ha avuto sin dalle origini delle applicazioni telematiche, attraverso interventi di ampio respiro la cui realizzazione avrà importanza notevole sul miglioramento della qualità di vita dei cittadini e nel rapporto fra essi, le imprese e la pubblica amministrazione.
FORUM PA Sardegna (Cagliari, Fiera Internazionale della Sardegna, 28-29 aprile 2016): Programma e iscrizioni on line