Sale da 7 a 10 watt il limite entro il quale gli operatori possono mettere antenne sui tetti senza richiedere autorizzazioni condominali. E’ l’ultima novità inserita nella bozza del decreto Digitalia, a quanto risulta al nostro sito.
Novità importante perché significa estendere il concetto di installazione senza permessi anche agli apparati a media potenza. Questo permetterà di velocizzare parecchio la copertura Lte. A patto che la norma, passi, ovvio: è uno dei tanti dettagli che dovrà passare dalla forche caudine del Consiglio dei ministri (previsto il 28 settembre) e poi dal vaglio parlamentare.
Ricordiamo che comunque gli operatori dovranno risarcire i condomini per l’antenna e sottostare al limite di 6 volt per metro, nelle emissioni: il più draconiano d’Europa. Al momento- riferiscono da Sviluppo economico- è sospesa l’idea di rivedere almeno il metodo di misurazione dei limiti e così concedere più flessibilità e di fatto un maggiore agio agli operatori.
L’altro tema in stand by è la soluzione alle interferenze tv-lte.
Torna invece, al momento, la tassa comunale per chi mette la fibra nel sottosuolo (e che una precedente bozza aveva eliminato). Il motivo- riferito da Sviluppo economico- è non creare una disparità tra i Comuni che stanno già ricevendo i proventi della tassa e quelli che avranno la fibra dopo l’arrivo del decreto.