I mesi che abbiamo di fronte, dopo il rinnovo del Parlamento europeo e poi della Commissione, e con il semestre di Presidenza italiana dell’UE, sono una straordinaria occasione, per l’Italia e per l’Europa, di scegliere di cambiare rotta. Per costruire un’Unione più forte, che punta su lavoro, qualità produttiva, sostenibilità, innovazione.
L’agenda digitale è in questo senso una dimensione decisiva delle future politiche europee, per fare in modo che in ogni settore e in ogni ambito della vita di cittadine e cittadini europei si possa rafforzare l’accesso a strumenti di servizio, di informazione e di cambiamento.
L’agenda digitale – dalla PA alle smart cities, dalla semplificazione alla neutralità e libertà della rete – è un orizzonte di sfida che non possiamo considerare secondario, ma che anzi dobbiamo assumere come parte integrante di quella fase nuova dell’Europa, un’Europa che promuove la crescita e i diritti delle persone, con politiche inclusive, di empowerment e di investimento strategico sul digitale come driver collettivo del futuro