Grazie agli emendamenti si va verso miglioramenti del testo, il clima è positivo. Cominceremo proprio da questa settimana a lavorarci davvero in Parlamento. Bisogna vedere se Economia sarà flessibile. Gli emendamenti più critici sono sull’eCommerce, che richiedono copertura. Assurdo che il governo abbia tolto ogni riferimento all’eCommerce, che il vero punto debole del nostro sistema digitale. Quelli spesi qui sono soldi che ritornano, anche solo tramite la lotta all’evasione.
Sull’equiparazione Iva tra e-book e libri cartacei faremo comunque emendamenti. Se l’Italia tiene il punto insieme alla Francia, difficile che la procedura d’infrazione vada avanti. Nel decreto manca anche la parte di campagne formative per la popolazione.
Manca inoltre molto in esecutività. La parte sulla Pa è troppo frammentata tra diversi ministeri e ammiistrazioni. Miriamo a tempi perentori, togliendo quelli ordinatori. Elimineremo i tanti rinvii, presenti nel testo, a ulteriori decreti. Soprattutto sono pericolosi i rinvii a decreti che dovranno essere fatti da molteplici ministeri. Così è come rinviare alle calende greche, di solito si fa in questo modo quando sulla norma non c’è intesa sul governo. In generale confermiamo giudizio positivo sul fatto che il governo abbia prodotto questo decreto. Diciamo che può essere migliorato.