In vista della Conferenza Mondiale delle Radiocomunicazioni (WRC-23) che si terrà a Dubai verso la fine di quest’anno, nuovi rapporti dell’OECD[1], di Analysys Mason[2] e di Ericsson[3] mostrano tutti un rallentamento nella crescita del traffico dati su reti mobili. Queste cifre indeboliscono ulteriormente il già fragile caso per l’assegnazione della banda Upper 6 GHz (6425-7125 MHz) per le Telecomunicazioni Mobili Internazionali (IMT), anziché utilizzare tale spettro per soddisfare l’urgente necessità di maggiore capacità per il Wi-Fi. Dati mobili: i numeri che attestano il rallentamento.
Dati mobili: i numeri che attestano il rallentamento
Secondo Analysys Mason, la crescita annuale del traffico dati cellulare globale è passata da oltre il 90% nel 2018 al 34% nel 2021 e poi a circa il 22% nel 2022 (Figura 1). Il consumo di dati per abbonamento di banda larga mobile nei paesi dell’OECD è cresciuto del modesto 17% nel 2022, rispetto a un tasso di crescita annuale medio del 29% tra il 2017 e il 2021, secondo un rapporto dell’OECD pubblicato nel luglio 2023. Perfino l’ultimo Rapporto sulla Mobilità pubblicato dal fornitore di apparecchiature per reti mobili Ericsson mostra che il traffico dati mobile globale è cresciuto del 36% anno su anno nel primo trimestre del 2023, il dato più basso registrato negli ultimi sette anni.
Figura 1: Tassi di crescita del traffico dati cellulari per regione, 2017-2022.Come sottolinea Analysys Mason, l’ossessione dell’industria delle telecomunicazioni “con un aumento costante e drammatico del consumo di dati da parte degli utenti delle reti cellulari” è superata. “I fornitori e gli operatori devono prepararsi a un periodo di crescita del traffico dati mobile più conservativa e pianificare investimenti mirati focalizzati su tasche isolate di domanda”, aggiunge. La società di ricerca rileva giustamente che il 5G non ha spinto l’uso dei dati cellulari come ci si aspettava.
Se si escludono i relativamente elevati livelli di traffico generati dalle reti di accesso wireless fisso (FWA), il tasso di crescita è significativamente inferiore. Ericsson afferma che il traffico dati FWA rappresentava il 21% del traffico dati mobile globale alla fine del 2022 e raggiungerà circa il 30% del totale traffico dati mobile nel 2028.
Secondo il report di Arthur D. Little per ETNO e GSMA[4], gli operatori considerano FWA come un’alternativa stabile e a medio termine per la connettività fissa, soprattutto nelle regioni in cui la diffusione delle reti FTTP e via cavo non è economicamente sostenibile. Tuttavia, gli operatori sostengono che FWA non è una soluzione adeguata nelle aree urbane dense a causa della capacità limitata e che in media, il traffico su connessione FWA è appena un terzo di quella di tipo FTTP.L’intera banda 6 GHz è necessaria per il Wi-Fi
Considerando che la distanza che i segnali raggiungono diminuisce all’aumentare della frequenza, e che la banda 3.6 GHz è ancora utilizzata molto poco dagli operatori mobili, è chiaro che la banda 6 GHz non sia ideale per la copertura 5G. Al contrario, queste frequenze sono ideali per il Wi-Fi, che lavora in tandem con i servizi FWA. Infatti, la forte domanda di banda larga fissa è una buona ragione per rendere l’intera banda a 6 GHz esente da licenza e disponibile per l’uso del Wi-Fi, che fornisce il collegamento vitale tra la connessione a banda larga di un edificio e i dispositivi dei suoi occupanti. In termini assoluti, l’aumento continuo del traffico fisso è molto maggiore rispetto all’aumento del traffico mobile. Secondo l’ultimo report di AGCOM[5], durante l’ultimo mese rilevato, marzo 2023, il traffico medio giornaliero per SIM “human” è stato di 740 MB, mentre per le reti fisse (incluse le connessioni FWA) è stato di 8.2 GB. Se confrontiamo il primo trimestre del 2023 rispetto a quello dell’anno precedente, in Italia, anche se il numero di connessioni mobili è quasi quattro volte il numero di linee fisse, l’incremento assoluto di traffico dati su reti fisse è stato il 164% di quello su reti mobili.Come sottolinea Analysys Mason, la maggior parte dei potenziali futuri driver della crescita del traffico, come video e servizi TV ad alta definizione, realtà virtuale e metaverso, dipenderanno pesantemente dalle connessioni broadband su rete fissa (e quindi dal Wi-Fi), piuttosto che dalle reti mobili.
Uno nuovo studio condotto da Plum[6] ha rivelato che nessun paese ha assegnato l’intero spettro disponibile alle reti mobili, con la maggior parte che assegna meno della metà dello spettro IMT identificato. Gli autori sottolineano che sebbene non sia chiaro quanto dello spettro assegnato per la banda larga mobile venga effettivamente utilizzato, vi sono prove di sottoutilizzo in diverse regioni. Inoltre, vi sono casi di frequenze inizialmente destinate ai servizi mobili che sono state restituite ai regolatori, e, come sappiamo, l’utilizzo della banda 26 GHz per servizi mobili è ad oggi alquanto limitato. Lo studio conclude che i regolatori dovrebbero ottimizzare l’uso dell’attuale spettro prima di assegnarne di nuovo ai servizi mobili.Conclusioni
Le amministrazioni europee, inclusa l’Italia, dovrebbero prendere nota di questi nuovi dati quando decidono se la banda Upper 6 GHz deve essere destinata per le reti mobili (IMT). È ormai evidente che le ipotesi molto ottimistiche fatte dalla comunità IMT non sono valide. Invece di mettere da parte la banda Upper 6 GHz per sempre meno probabili futuri colli di bottiglia nelle reti 5G, le amministrazioni dovrebbero perseguire un risultato “No Change” alla WRC-23 per mantenere la flessibilità di sfruttare questa preziosa risorsa per soddisfare le crescenti esigenze dei loro cittadini, che si connettono ad internet preferibilmente da rete fissa con il Wi-Fi.Sitografia
https://www.oecd.org/digital/broadband/broadband-statistics/ ↑
https://www.analysysmason.com/research/content/articles/cellular-data-traffic-rdnt0/ ↑
https://www.ericsson.com/en/reports-and-papers/mobility-report ↑ https://www.gsma.com/gsmaeurope/resources/the-evolution-of-data-growth-in-europe/ ↑ N.2/2023
https://www.agcom.it/osservatorio-sulle-comunicazioni ↑
https://gsoasatellite.com/wp-content/uploads/Examining-the-current-assignment-and-usage-of-mobile-spectrum.pdf ↑