Le dinamiche della Digital Transformation che impattano il settore industriale devono tenere conto di elementi fondamentali che ne caratterizzano l’evoluzione, come la tecnologia, il cambio culturale, il time to market.
Nell’attuale contesto di mercato, in cui l’Industria 4.0 rappresenta una sfida per il Paese Italia, è sempre più importante il ruolo di un operatore di telecomunicazioni con infrastrutture di reti convergenti, sicure ed affidabili. Queste consentono infatti alle aziende di poter, ad esempio, applicare attività di controllo sulle operazioni svolte in larga parte da robot, verificando da remoto i macchinari o gli impianti e decidendo cosa e quando produrre, secondo un preciso piano di delivery, magari concordato in precedenza tramite una videoconference, comodamente seduti in uno spazio di co-working o sulla panchina in un parco, senza la necessità di essere fisicamente presenti in ufficio o sulla linea di produzione.
Secondo una recente indagine di Federmeccanica, su un campione di 527 imprese aderenti all’associazione, di queste il 64%, definite “adopters”, dichiara di avere adottato almeno una delle 11 tecnologie considerate “abilitanti e qualificanti”. Nelle imprese manifatturiere italiane il valore medio dell’investimento in Ict è pari a 200mila euro, l’1,53% del fatturato. Le imprese 4.0 esportano una quota maggiore del proprio fatturato: 44% rispetto al 33% dei “non adopters”. Inoltre, risulta che le micro imprese, fino a 10 dipendenti, possiedono un livello di conoscenza delle tecnologie maggiore rispetto alle piccole imprese.
Fondamentale sarà la rapidità dei processi di innovazione, in ottica competitiva, ossia la capacità di portare sul mercato idee e progetti arrivando prima degli altri. E’ necessario avvalersi di soluzioni tecnologiche flessibili, che si possano facilmente adattare alle richieste che arrivano dal mercato, modulando i carichi elaborativi secondo le diverse esigenze e attraverso modelli basati sul pay-per-use piuttosto che sugli asset proprietari, come ad esempio le soluzioni in cloud.
I cambiamenti digitali in atto incidono sui modelli e sulle organizzazioni lavorative, per questo è necessario sviluppare una cultura aziendale capace di accogliere le opportunità offerte dalla tecnologia. Infatti, grazie alla diffusione dello Smart Working, che consente di superare il tradizionale sistema lavorativo, limitato da vincoli come lo spazio fisico, e che presto interesserà anche il modo di approcciare al lavoro in diversi contesti industriali, saremo sempre più abituati a lavorare da remoto perché avremo la possibilità di controllare, ad esempio, un impianto a distanza di migliaia di chilometri e di accedere ad applicativi disponibili in cloud, come CRM, PLM, ERP, eccetera. La digitalizzazione dei processi unita all’evoluzione delle tecnologie informatiche e della robotica consentiranno anche ai grandi gruppi del manifatturiero di adottare forme di lavoro flessibile in mobilità.
Gli strumenti digitali sono dunque fondamentali: i device mobili permettono di lavorare fuori ufficio sfruttando collegamenti veloci e sicuri per accedere e condividere i dati aziendali. Per le aziende che intraprendono iniziative di “lavoro agile” per i propri dipendenti, Wind Business propone un’ampia gamma di offerte Smart denominate “Work&Life”. Sono soluzioni integrate, modulari e flessibili di telefonia fissa (voce, internet, dati e ICT) e mobile in grado di soddisfare le diverse esigenze in ambito business. C’è, ad esempio, la possibilità di mantenere separati, sullo stesso device mobile, gli strumenti lavorativi da quelli personali, in un ambiente virtuale protetto. Per l’ambito professionale è prevista una cartella sicura che contiene, ad esempio, la posta, la rubrica, l’applicazione di videoconferenza, uno storage condiviso e gli strumenti per comunicare con i membri del proprio team. Viene utilizzato un APN privato, nativamente sicuro, per il traffico dati di tipo aziendale, mentre le applicazioni ad uso personale viaggiano su APN pubblico, senza specifiche policy.
L’evoluzione a cui andrà incontro la produzione industriale comporterà l’interconnessione di strutture e apparati eterogenei, dislocati in qualsiasi parte del pianeta, che comunicheranno tra loro in modo decentralizzato, rendendo sempre più importante la protezione dei dati che viaggiano in rete, così come la qualità e le performance dei collegamenti.