LE E-AGENDE DEI COMUNI

Interoperabilità, open source e riuso: Genova si rifà il look in nome dell’efficienza

L’assessore Lanzone: “Il percorso dell’Agenda digitale strettamente integrato con l’evoluzione del sistema informativo del Comune”. Investimenti anche in direzione della fibra: “Puntiamo a diffondere la banda larga”

Pubblicato il 19 Set 2014

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“Il percorso dell’Agenda digitale è integrato con quello di evoluzione di sistema informativo del Comune, che punta soprattutto sulla qualità e univocità del dato, interoperabilità dei sistemi interni ed esterni, progressiva diffusione e valorizzazione dell’open source e del riuso”: Isabella Lanzone, assessore al Personale, con delega all’Informatica, del Comune di Genova illustra il percorso che la città ligure sta portando avanti per offrire servizi innovativi ai cittadini ma anche e soprattutto per rifare il “look” alla macchina pubblica in nome dell’efficienza operativa e del risparmio sui costi. “Stiamo lavorando da anni sui punti specifici previsti dall’Agenda digitale. In particolare abbiamo adottato la delibera di adesione al Programma Operativo Nazionale dedicato alle aree metropolitane che ha una scheda specifica sull’Agenda digitale. Sul tema specifico e su come affrontarlo a livello Metropolitano abbiamo un incontro con il Direttore generale nei prossimi giorni”, spiega l’assessore.

Il comune di Genova – ricorda Lanzone – “è stato all’avanguardia nella messa a disposizione di servizi online ai cittadini”. L’approccio è stato da sempre multicanale: servizi online, servizi di messaggistica (sms), e app. Si va dai servizi demografici a quelli per il pagamenti dei tributi, dai servizi per le scuole alle concessioni edilizie passando per lo sportello alle imprese, i servizi per disabili, i pagamenti online (anche via telefonino). Per quanto riguarda gli sms, ci sono quelli di allerta meteo (e qualunque evento “critico”), ma anche quelli dedicati alla segnalazione di aree da pulire, potatura ed altre situazioni che impattano sulla vivibilità delle strade. Relativamente alle app da segnalare “Io non rischio” (per segnalare aree e situazioni a rischio), la segnalazione delle barriere architettoniche, il servizio di ricerca auto per verificare se è stata rimossa dai vigili, il pagamento su dispositivo mobile delle contravvenzioni e delle sanzioni amministrative dell’edilizia privata, l’app dell’offerta turistica.

E sono numerose le iniziative messe in campo per il 2014: si va dal miglioramento dello Sportello Unico per l’Edilizia Sue, per la presentazione delle pratiche completamente dematerializzate, in collaborazione con gli ordini professionali al processo telematico, dalla semplificazione della registrazione per l’accesso ai servizi online alla revisione del sito e della parte specifica dei servizi online, con una maggiore intuitività di accesso ai servizi e con una distinzione per i servizi alle imprese, dall’estensione della dematerializzazione (sia delle pratiche storiche sia di quelle attive, attraverso la revisione dei processi, come quelle dell’edilizia privata) all’estensione dell’utilizzo delle Pec e della firma digitale, dalla spinta verso l’interoperabilità tra sistemi interni e anche di altri enti (in particolare Inps e Regione) alla fatturazione elettronica, dall’avvio della dematerializzazione del fascicolo del dipendente alla messa a disposizione dei documenti in formato aperto dagli open data all’e-learning fino all’Internet delle cose.

“Sicuramente per poter erogare servizi digitali è fondamentale puntare sulle infrastrutture”, puntualizza però l’assessore. “Dal punto di vista delle infrastrutture centrali, puntiamo sul potenziamento e ammodernamento dei sistemi di archiviazione – chiaramente i volumi di dati si amplificano e la loro salvaguardia è sempre più essenziale – e sull’ampliamento della capacità elaborativa. Stiamo proseguendo il percorso avviato da anni di virtualizzazione dei server, che consente l’ottimizzazione delle risorse, risparmi energetici e una maggior semplificazione nell’affrontare uno dei temi cardini dell’Agenda Digitale, ossia la continuità operativa e il disaster recovery, tema affrontato in sinergia con Regione Liguria e Comune di La Spezia”.

Proseguono inoltre gli interventi per ampliare la fibra ottica proprietaria “laddove se ne individua la convenienza economica e la fattibilità tecnica, oltre che sostenibilità economica dell’intervento stesso”, sottolinea Lanzone, la quale ricorda che sono 12 i km di fibra attualmente posati prevalentemente in centro città. “Come ente abbiamo definito un protocollo, già stipulato con alcuni dei gestori di reti, per la stesura della fibra che favorisce la diffusione della banda larga a Genova. Attraverso la diffusione della banda larga anche nelle zone a fallimento di mercato la pubblica amministrazione favorisce il superamento del digital divide. Da parte nostra la multicanalità dei servizi ed in particolare l’utilizzo di reti terze per i pagamenti e sportelli presidiati puntiamo a garantire comunque accesso ai servizi anche ai cittadini-turisti meno informaticamente evoluti”.

La scommessa digitale passa anche attraverso il taglio dei costi: “Da un lato progetti sull’agenda digitale – come ad esempio il Pon metropolitano – possono fornire l’opportunità di finanziare attività orientate verso il digitale e dall’altro la revisione dei processi grazie alla digitalizzazione degli stessi, e in particolare alla dematerializzazione, consentono recuperi di efficienza significativi, oltre che a miglioramenti nell’efficacia e nella qualità dei servizi erogati, che consentono di far fronte alla difficile situazione economica”, sottolinea Lanzone. E si lavora anche alla questione della formazione del personale: “Sicuramente le competenze del personale devono adeguarsi al cambiamento. Vengono comunque fatti (a cura della Direzione sistemi informativi, con la collaborazione delle altre direzioni) interventi formativi costanti per stare al passo con i tempi, nonostante l’età media dei dipendenti molto alta. E per contenere i costi – conclude l’assessore – utilizziamo spesso la modalità formazione e-learning, realizzando moduli formativi con risorse interne, che prevedono un test finale che verifica l’apprendimento”.

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