I primi fortunati avranno in tasca una identità digitale e, collegandosi a Italia.it, ci potranno controllare i risultati degli analisi mediche, iscrivere i figli all’asilo comunale e pagare qualsiasi servizio della PA. Intanto potranno partire i primi bandi di gara per la banda ultra larga nel Centro-Nord, correndo per colmare i ritardi che abbiamo con il resto d’Europa.
La fatturazione elettronica continuerà il proprio corso, andando a regime definitivamente, verso nuovi traguardi: il b2b. Il Governo prenderà in mano tutti i nodi che ancora ostacolano la piena funzionalità del Processo civile telematico. Usciranno i descreti attuativi per sostenere la corsa delle aziende innovative (non solo startup, ma ormai anche pmi), per incentivi fiscali e accesso al Fondo di Garanzia.
Sono un po’ questi gli obiettivi minimi che ci aspetteremmo per fine anno, su cui puntare quindi i fari subito a partire da settembre (gli annunci dicono che l’identità dovrebbe partire a novembre-dicembre; le norme impongono l’avvio del nodo pagamenti PA entro dicembre).
Tanto però è ancora avvolto nella nebbia: aspettiamo di vedere quale sarà la strategia complessiva per la Sanità digitale (il “patto per la Salute” tra ministero e privati dovrebbe vedersi a ottobre), per il turismo. In alto mare le infrastrutture per la PA: il nuovo Sistema Pubblico di Connettività è affidato a una gara sommersa di ricorsi e se ne riparlerà a gennaio 2016. Il piano di razionalizzazione dei datacenter sembra uscito dai radar e sappiamo che ci metterà comunque anni. L’Anagrafe Unica è uno dei nodi più complessi da sciogliere, ormai emblema di una governance troppo frastagliata sui temi dell’Agenda digitale.
Il piano Crescita digitale è uscito a marzo dal Consiglio dei ministri: sono passati quattro mesi, nel frattempo è cambiato il direttore dell’Agid, e non si è più tornati a definire gli aspetti di sistema che dovevano ulteriormente dettagliare quel piano, restato in molti aspetti troppo vago.
Ecco: oltre al rispetto di annunci e scadenze di legge (vedi sopra) su quei punti già avviati, l’augurio per il nuovo anno (lavorativo) è che finalmente il Governo e le istituzioni competenti lavoreranno assieme su un piano condiviso, non solo di massimi sistemi ma anche di dettaglio e attuativo. Anche sui nodi più complicati (perché toccano interessi troppo vasti e consolidati) come la Sanità e la proprietà dei dati pubblici.
Agendadigitale.eu ha provato nelle scorse settimane a tracciare il punto per tutti questi aspetti. La newsletter odierna raccoglie tutti gli articoli che aiutano a orientarsi nel mare magnum: un bignami dell’Agenda digitale.
A settembre, partiamo da qui. Per andare molto avanti, si spera.