Regione Lombardia, prima in Italia, ha adottato a fine 2011 l’Agenda Digitale Lombarda 2012-2015 per promuovere, indirizzare e sostenere la crescita dell’innovazione tecnologica nel territorio lombardo, con la finalità di definire una strategia digitale in linea con gli obiettivi dell’Unione Europea al 2020 ed in particolare dell’Agenda Digitale Europea.
Regione Lombardia è pronta a fare un’ulteriore passo in avanti sul fronte dell’innovazione e della crescita digitale e, all’interno di un quadro strategico coerente con la nuova programmazione comunitaria 2014-2020, si colloca la nuova Agenda Digitale lombarda 2014-2018 che punta, in stretta sinergia con la strategia regionale di specializzazione intelligente (smart specialisation strategy), ad indirizzare e sostenere al meglio la crescita digitale del territorio lombardo, a partire dai settori a più forte specializzazione per trainare anche i settori più tradizionali, in particolare quello manifatturiero e favorire l’inserimento nel mondo del lavoro delle nuove professioni legate ai settori emergenti, per agevolare il ricambio generazionale e la modernizzazione del sistema economico.
L’Agenda Digitale vuol essere un programma innovativo che individua le aree prioritarie di intervento e i risultati attesi per ottenere vantaggi socioeconomici sostenibili, basato su nuove modalità di interazione e collaborazione tra PA, cittadini e imprese che definiscono e attuano insieme azioni concrete, utilizzando tutte le potenzialità offerte dalla tecnologia.
Con l’Agenda Digitale Lombarda si vogliono ottenere i seguenti risultati:
· Investire nelle reti e nelle infrastrutture digitali
Si intende rafforzare le infrastrutture digitali, valorizzando i benefici delle nuove tecnologie cloud e di comunicazione, incentivando lo sviluppo di reti a banda ultra larga nelle principali aree industriali lombarde che presentano determinate caratteristiche di densità di aziende attive e di tipologia di attività produttive, in particolare per i settori ad alta specializzazione, per massimizzare i benefici a fronte degli investimenti fatti e ottenere vantaggi socio-economici sostenibili grazie a un mercato digitale unico e qualificato.
· Sviluppare l’interoperabilità tra sistemi, applicazioni, servizi e procedure
È necessario promuovere l’adozione di standard comuni di interoperabilità non solo tra tutte le pubbliche amministrazioni lombarde ma anche da parte di soggetti privati al fine di realizzare ecosistemi digitali in diversi ambiti tematici che possano offrire informazioni, servizi e applicazioni all’utente finale in modo integrato, e porre le condizioni per la creazione e lo sviluppo di smart city e community, a partire anche dal modello definito e attuato con il progetto E015 Digital Ecosystem per EXPO.
· Promuovere l’alfabetizzazione e lo sviluppo di nuove competenze digitali
Occorre creare e sostenere la crescita di nuove competenze professionali in ambito ICT e intervenire su più fronti per ridurre l’analfabetismo digitale; puntare alla specializzazione intelligente e alla crescita digitale del territorio lombardo richiede da un lato che il capitale umano già specializzato nell’ICT non venga disperso ma valorizzato al meglio, dall’altro che si punti con decisione a formare nuova forza lavoro che sappia usare al meglio le nuove competenze digitali nate con il web e internet. Per garantire una forza lavoro sempre più preparata, efficiente ed efficace, è fondamentale che i percorsi formativi proposti siano sempre più vicini al reale bisogno richiesto dal mercato del lavoro. Regione Lombardia ha definito nuove casistiche rispetto ai modelli prodotti in ambito formazione e istruzione, attuando veri e propri percorsi di alta specializzazione attraverso procedure di erogazione sia in ambito scolastico e sia in ambito extra-obbligo formativo.
· Rafforzare il settore ICT e diffondere l’ICT nelle imprese
Rafforzare il settore ICT e la diffusione delle ICT nei processi produttivi delle PMI (in particolare nei settori con maggiore potenziale di crescita), coerentemente con la strategia di smart specialisation. Favorire la creazione di start up innovative nel settore dell’ICT (vedi recente iniziativa di Regione che ha stanziato 30 milioni di euro per la nascita di nuove imprese e il rilancio delle imprese esistenti), il commercio elettronico e modalità di acquisto innovative quali il pre-commercial public procurement.
· Valorizzare il patrimonio informativo pubblico
Occorre valorizzare al meglio il patrimonio informativo di cui la PA è in possesso in modalità open per il riuso e lo sviluppo di servizi e applicazioni digitali innovative (open data e open services). L’esperienza positiva di Regione Lombardia nella pubblicazione di dati e informazioni in formato aperto pubblicati sul portale dati.lombardia.it va ulteriormente rafforzata ed ampliata e, quindi, oltre ad incrementare il numero di dataset esposti, saranno anche migliorati i servizi offerti all’utenza, favorendo gli aspetti di collaborazione e interazione in modalità “social” e sarà particolarmente curato l’aspetto di qualità del dato (accuratezza, attualità, completezza, consistenza, etc).
Verranno attivate iniziative di informazione/promozione sul territorio per stimolare i Comuni a pubblicare dati in formato aperto e in modalità federata con il portale regionale, allo scopo di creare una rete collaborativa nella quale siano facilmente rintracciabili i dataset esposti e si possano sperimentare applicazioni di Linked Open Data.
· Digitalizzare i processi amministrativi e diffondere servizi digitali interoperabili
Il risultato atteso si sostanzia nel miglioramento della capacità istituzionale e amministrativa della PA lombarda di realizzare politiche efficienti e di sistema attraverso l’utilizzo strategico dell’ICT, digitalizzando i processi di back office e front office e garantendo la fruizione di servizi digitali interoperabili a cittadini e imprese.
Gli obiettivi di digitalizzazione indicati dall’Agenda Digitale Europea possono essere raggiunti solo se si realizzano le condizioni per una stretta cooperazione della filiera pubblica lombarda (regione, province, comuni, aggregazioni di comuni, autonomie funzionali) che si avvale delle nuove tecnologie in modo intelligente e diffuso e che finalmente si propone quale interlocutore affidabile per cittadini e imprese.
Di qui la costruzione e declinazione di una community network lombarda sia come rete di attori istituzionali sia nella sua dimensione regionale del Sistema Pubblico di Connettività (SPC) e cooperazione applicativa (SPCoop) definito a livello nazionale, e cioè di rete unitaria regionale della PA.
Sul Sistema Pubblico di Connettività proseguirà l’azione di Regione Lombardia, da sempre attenta a facilitare e diffondere gli strumenti di pagamento elettronici, in particolare quelli riferiti agli incassi della pubblica amministrazione. Sarà ampliata la platea dei servizi erogabili totalmente on-line (oggi già regolati per quanto concerne il pagamento delle tasse automobilistiche e dei ticket sanitari) associando, nel rispetto delle situazioni già in essere, benefici ai fini della gestione dei servizi di tesoreria, permettendo all’amministrazione di dotarsi di nuove modalità di rapporto con i cittadini e le imprese per tutti gli aspetti inerenti l’incasso e pagamento, assicurando un coordinamento a livello nazionale della concreta attuazione ed evoluzione nel tempo del sistema denominato Nodo dei Pagamenti-SPC.
Allo stesso modo, ampio spazio sarà dedicato alla verifica tecnica per il dispiegamento del servizio di fatturazione elettronica, sulla base delle regole tecniche e dei tracciati definiti dall’Agenzia per l’Italia Digitale sul sistema di interscambio nazionale. Per entrambe le iniziative (Nodo dei Pagamenti e Fatturazione Elettronica) sarà definito il ruolo che Regione Lombardia può assumere quale intermediario tecnologico, sia in qualità di semplice supporto alle amministrazioni territoriali, sia come vero e proprio hub a favore degli enti locali.
Ulteriore strumento a vantaggio degli Enti Locali, sul quale Regione Lombardia ha sviluppato approfondite conoscenze e professionalità è il Sistema di Identificazione On-line del Cittadino (IdPC), candidato ad accreditarsi all’interno del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID). Regione Lombardia garantirà quindi la perfetta integrazione tra le piattaforme e la disponibilità gratuita degli applicativi sull’intero territorio.
Piattaforme integrate e servizi interoperabili devono trovare collocazione in sistemi armonizzati di disaster recovery e di continuità operativa, a cui si aggiungono servizi ottimizzati per la conservazione sostitutiva e per la verifica di validità dei certificati di firma applicati ai documenti inviati alla conservazione. Tutto ciò si configura in un piano pluriennale che Regione Lombardia ha già avviato e che prevede le seguenti tempistiche:
· consolidamento, all’interno del Data Center esistente, delle infrastrutture degli enti regionali già presenti ed avvio dell’estensione ad ulteriori enti, con priorità per gli enti sanitari, entro il 2014;
· gestione servizi comuni di Disaster Recovery per gli Enti Regionali, con priorità per gli enti sanitari: primo gruppo entro il 2015; completamento entro il 2017;
· progressiva razionalizzazione e consolidamento dei CED presenti negli enti sanitari e del Sistema Regionale entro il 2016;
· completamento degli interventi di consolidamento ed eventuale dismissione dei CED esistenti entro il 2020.
Regione Lombardia monitorerà, nel frattempo, le esigenze di intervento ed i possibili servizi erogabili nei confronti degli enti locali, puntando sui risparmi ottenibili dall’estesa applicazione dell’e-procurement, attraverso il progressivo utilizzo della piattaforma di e-procurement regionale Sintel, favorendo la gestione centralizzata di gare per l’acquisizione di risorse ICT, attraverso ARCA, la centrale acquisti regionale, nonché la predisposizione di indirizzi e linee guida per la diffusione di strumenti di gestione documentale evoluti e di sistemi integrati di dematerializzazione nella Pubblica Amministrazione Locale.
· Potenziare la domanda di ICT dei cittadini in termini di utilizzo dei servizi on line, inclusione digitale e partecipazione in rete
Occorre attivare azioni di alfabetizzazione, inclusione digitale e di crowdsourcing al fine di stimolare la diffusione e l’utilizzo del web, dell’e-commerce, dei servizi pubblici digitali e degli strumenti di dialogo, collaborazione e partecipazione civica in rete per favorire un processo di crescita dei cittadini (con particolare riferimento alle categorie svantaggiate).
Regione Lombardia in questa X legislatura ha già avviato iniziative strategiche quali:
· lo sviluppo del sistema regionale per i pagamenti e la fatturazione elettronica;
· la razionalizzazione dei data center di Regione anche a supporto degli enti locali;
· la partecipazione al progetto E015 – Digital Ecosystem EXPO per le smart city e community.
In particolare quest’ultima iniziativa, nata in previsione di EXPO 2015, ha l’ambizione di creare e attivare ecosistemi interoperabili in diversi ambiti tematici, si pensi all’infomobilità e allo sviluppo di Intelligent Transport System (ITS), alle eccellenze alimentari, al turismo e accoglienza, alla cultura e spettacolo e non per ultimo il welfare (il settore prioritario per rilanciare un’economia globale diffusa e sostenibile), da integrare progressivamente tra loro per facilitare la fruizione e la condivisione dell’esperienza proposta e massimizzare il numero di visitatori ed il loro livello di soddisfazione.
L’Agenda Digitale è anche lo strumento per rendere più efficiente ed efficace la PA nell’ottica della semplificazione e della qualificazione dei servizi pubblici. Per semplificare si devono ridurre i passaggi procedurali, gli adempimenti inutili, tutto ciò che è superfluo per un buon funzionamento dell’amministrazione, utilizzando al meglio gli strumenti e le tecnologie digitali che il web 2.0 mette a disposizione.
La recente legge n. 11 del 19 febbraio 2014 sulla libertà d’impresa approvata da Regione Lombardia indica chiaramente cosa si deve fare per avere un’amministrazione unica nella quale tutti i soggetti pubblici coinvolti, grazie alle nuove tecnologie, agiscono sulla base di standard, applicazioni, sistemi informativi e basi dati pienamente interoperabili.
Solo in questo modo l’interazione con i cittadini e le imprese, attraverso sportelli unici telematici, sarà finalmente chiara, semplice e veloce!