Paga ancora lo scotto del terremoto del 2009 fa il Comune dell’Aquila. E lo paga anche in termini di digitalizzazione dei servizi e delle attività legate all’informatizzazione della PA. “Non abbiamo un’Agenda digitale vera e propria è il motivo è riconducibile al fatto che il terremoto di cinque anni e mezzo fa ha creato seri problemi all’intero circuito delle linee di trasmissione dei dati”, spiega Elisabetta Leone, assessore all’Informatizzazione, digitalizzazione e innovazione tecnologica del capoluogo abruzzese. Ma il superamento dell’emergenza sta per essere completato – annuncia nel ricordare che “anche nei momenti più difficili, abbiamo comunque programmato interventi finalizzati alla digitalizzazione”.
Il Comune abruzzese, ci tiene a puntualizzare Leone è stato fra i primi in Italia ad attivare il protocollo informatico diffuso, l’albo pretorio online e a procedere all’adeguamento del Portale istituzionale alle normative in materia di trasparenza. “Ora la nostra roadmap prevede una completa revisione del parco pc, con adeguate licenze d’uso, l’implementazione di nuovi servizi online, come l’anagrafe online e l’Urp telematico, e la pubblicazione dei dati in formato aperto per il riuso da parte di terzi”. L’adeguamento tecnologico e normativo dei sistemi informativi comunali e l’attivazione di nuovi servizi di e-gov per i cittadini sono le priorità. La messa a regime dell’Urp telematico è un progetto non da poco: “Il territorio del Comune dell’Aquila è uno dei più estesi d’Italia e, dopo il sisma, la popolazione si è ulteriormente frammentata in quanto si è dovuta allontanare da un centro storico attualmente in ricostruzione – spiega l’assessore -. Consentire ai cittadini di ottenere risposte per via telematica è pertanto un’esigenza cui intendiamo prestare la massima attenzione. Questo segmento andrà a completare un percorso già avviato in fatto di open gov con l’allestimento di profili e pagine sui social network e con le attività di partecipazione, che, con l’attivazione di un assessorato specifico, consente all’Amministrazione di prendere delle decisioni quanto più condivise possibili con la cittadinanza”.
Lo sviluppo urbano in chiave smart city rappresenta lo scenario di maggior interesse per l’Amministrazione comunale. E in coerenza con gli obiettivi e le indicazioni del Piano di ricostruzione del centro storico del capoluogo verranno realizzati interventi di mobilità pubblica elettrica e infomobilità, illuminazione pubblica intelligente, diagnostica ed analisi energetica di edifici, monitoraggio ambientale, sviluppo di un Social Urban Network (Sun). “Il Sun – spiega l’assessore – è un insieme coordinato di interventi che si sviluppa sia sulla rete web (social network, portale), che sulla scena urbana (installazione interattiva, eventi sociali), allo scopo di favorire la coesione e lo sviluppo del capitale umano della rete sociale della comunità locale. Si propone come esperienza di sviluppo di “smart communities” locali la cui finalità è quella di contribuire a consolidare il “senso di comunità” attraverso la creazione collettiva di contributi legati ai beni ed ai processi culturali”. A ciò si aggiunge la gestione digitale di tutti i servizi demografici, “con la possibilità per i cittadini di scaricare direttamente dal proprio computer i certificati attraverso l’anagrafe online e il timbro digitale”. E poi c’è la gestione telematica dei tributi e delle fatturazioni per i consumi degli alloggi costruiti dopo il sisma del 2009 e assegnati ai senza tetto. “Andremo a potenziare molte funzioni grazie all’apporto di Sed, la società partecipata dal Comune che si occupa dei sistemi informativi”, annuncia Leone. Tutte azioni che consentiranno, oltre che di offrire nuovi servizi, anche di risparmiare: “Già la sola dematerializzazione dei documenti consente un importante risparmio della spesa pubblica. Nel 2015 uno dei nostri obiettivi andrà proprio in questa direzione, attraverso l’acquisizione di programmi informatici specifici per l’archiviazione e la gestione documentale elettronica”.
Grande attenzione anche al capitolo banda larga, “uno dei punti di forza del Piano di ricostruzione della città”. In accordo con gli enti e le società di gestione dei servizi interessati, l’Amministrazione sta portando avanti un progetto che prevede interventi per circa 60 milioni di euro. “Intendiamo portare avanti una progettualità complessa per cogliere l’occasione di cablare la città in fibra ottica”, puntualizza l’assessore. “Le reti di nuova generazione per il supporto della banda ultralarga sono considerati universalmente un vettore di sviluppo economico e sociale dei territori e per questo abbiamo fatto in modo che il progetto aquilano interagisse anche con quello del cablaggio dell’intero territorio del cratere sismico, composto da quasi 60 Comuni, con la conseguente realizzazione di un’infrastruttura difficilmente riscontrabile in altre parti d’Italia e altamente competitiva nel panorama europeo”.