IGF 2015

L’Internet Governance Forum a un bivio, dopo l’edizione 2015: le prospettive

Dall’IGF Italia una spinta della comunità stakeholder per un gruppo permanente di consultazione per il governo e il parlamento sulle iniziative che impattano sull’eco-sistema Internet. In attesa della Costituente di Internet annunciata dal governo

Pubblicato il 19 Ott 2015

Stefano Trumpy

Pioniere di Internet, Presidente onorario di Internet Society Italia 

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L’IGF Italia 2015 è stato ospitato dalla Camera dei deputati, nella sala della Regina il lunedì 12 ottobre. IGF- promosso dalle Nazioni Unite- non è un convegno, è un momento di dialogo. Hanno partecipato oltre 150 persone e hanno avuto tempo di esprimere le loro opinioni circa un terzo dei presenti, rispettando un modello dell’IGF globale nel quale prima si ascoltano brevi esposizioni di portatori di idee sugli argomenti prescelti e poi si discute con il pubblico. Hanno contribuito ai lavori diversi giovani esperti del settore, con la presenza di meritevoli espatriati che hanno portato il loro contributo nelle sessioni.

Il motto dell’IGF globale di questo anno è “Evolution of Internet Governance: Empowering Sustainable Development”. I temi previsti: cybersecurity and trust; the Internet economy; inclusiveness and diversity; openness; enhancing multistakeholder cooperation; the Internet and human rights; critical Internet resources; emerging issues.

Pur non funzionando come organismo decisionale, l’IGF – anche mediante le sue declinazioni nazionali – rappresenta un riferimento per lo sviluppo delle politiche che si riferiscono a Internet. Obiettivo principale del Forum di Roma è stato quello di definire i contenuti della partecipazione italiana al prossimo IGF globale in programma a João Pessoa (Brasile) dal 9 al 13 novembre 2015. Abbiamo identificato e discusso aspetti che stanno assumendo particolare rilevanza nel contesto della governance di Internet all’interno del nostro paese, coinvolgendo i diretti interessati della società civile, gli esperti di Internet, il settore privato, enti governativi e promovendo la partecipazione al dibattito internazionale.

Dopo una sessione di saluti istituzionali alla quale hanno partecipato la Presidente della Camera Laura Boldrini, il Direttore della DG Connect della Commissione Europea Roberto Viola, il Direttore dell’Agenzia per l’Italia Digitale Antonio Samaritani e il Presdiente di ICANN Fadi Chehadé, si sono tenute quattro sessioni con lo scopo di dare un quadro generale sui temi che saranno discussi in Brasile e sulle ricadute in ambito italiano, seguendo il motto “pensa globalmente, agisci localmente”.

Sessione 1: La dichiarazione dei diritti in Internet (moderata da Anna Masera)

Nel luglio 2014 per la prima volta in Italia viene istituita in sede parlamentare una Commissione di studio sul tema dei diritti in Internet. Il risultato del lavoro di un anno è la Dichiarazione dei Diritti in Internet, pubblicata il 28 luglio 2015. Si veda: http://www.camera.it/leg17/1179.

In occasione del prossimo IGF in Brasile, la Dichiarazione sarà presentata per un confronto internazionale. Il leader della sessione è stato Stefano Rodotà, presente nelle iniziative internazionali e nazionali sin da quando questi temi sono diventati parte importante dell’Internet Governance, il quale ha interagito con i relatori e gli interventi dal pubblico e ha argomentato sulle relazioni internazionali attivate sulla Dichiarazione.

Sessione 2. Scenari internazionali dell’Internet Governance (moderata da Stefano Trumpy)

Il tema attuale più caldo dal punto di vista politico in questo periodo è costituito dalla transizione IANA e accountability di ICANN. Questo processo è stato attivato nello scorso anno da una dichiarazione del governo USA sulla propria volontà di recedere dal ruolo di supervisore del servizio IANA per assegnare alla comunità multi-stakeholder globale tale funzione, a patto che nessuna altro governo o gruppo di governi intendessero assumere il ruolo di tipo solo segretariale/notarile che ha tuttora il governo USA. Per maggiori dettagli su questi complessi argomenti, si veda l’articolo da me pubblicato su “Che futuro” il giorno stesso dell’evento a Roma http://www.chefuturo.it/2015/10/accordo-futuro-internet-usa/

Altro tema di assoluto rilievo trattato è stato quello riguardante le decisioni dell’assemblea delle Nazioni Unite che si terrà nel mese di dicembre sul futuro del World Summit on Information Society e sul futuro degli IGF; questo dovrebbe aprire una fase successiva di ripensamento degli IGF che coinvolgerà anche una riconsiderazione degli IGF nazionali. Solo alla fine di quest’anno si potranno avere elementi per pianificare le future edizioni dell’IGF Italia.

Sessione 3: La riscossa digitale (moderata da Riccardo Luna)

Il ritardo dell’Italia lo conosciamo ma è iniziata una rimonta digitale frutto del lavoro, sin qui non sempre coordinato, da governo, imprese e società civile; in questa sessione si sono presentate soluzioni che raccontano come presto non saremo più così indietro rispetto gli altri stati dell’Unione Europea. Riccardo Luna (Digital Champion nazionale) ha annunciato un importante incontro con il Presidente Renzi che avverrà a Torino al compimento di un anno di attività dell’Associazione dei digital champions locali. Si veda: http://www.digitalchampions.it/archives/il-21-novembre-il-primo-italian-digital-day-con-renzi-e-migliaia-di-campioni/

Sessione 4: La costituente per la gestione di Internet in Italia (moderata da Arturo Di Corinto)

Vengono affrontate proposte per la Costituente italiana per un modello di governance di Internet multi-stakeholder dando sostanza al principio di corresponsabilità nel governo della rete che chiama in causa una molteplicità di soggetti: governo, mondo della ricerca, aziende, cittadini. Il dibattito è stato introdotto dalla lettura da parte di Arturo Di Corinto di una lettera del Sottosegretario per le Comunicazioni del MISE, Antonello Giacomelli, che non è stato in grado di essere presente per precedenti impegni. “In aprile, al convegno da noi organizzato qui a Roma insieme con ICANN, alla presenza del presidente Fadi Chehadè, ho annunciato – dice Giacomelli – l’impegno del Ministero dello Sviluppo Economico per promuovere entro un anno una Costituente italiana per Internet: i miei collaboratori stanno lavorando a un’ipotesi di modello multi-stakeholder che spero di poter presentare quanto prima. Sono convinto che il governo debba avere un ruolo di spinta, ma che solo la presenza di protagonisti del mondo delle associazioni, delle imprese, dell’università e della ricerca possa garantire quella rappresentanza ampia e plurale che una comunità di Internet davvero multi-stakeholder dovrebbe avere. Penso che anche da IGF Italia 2015 possa arrivare un contributo importante e sarei felice di potervi incontrare presto al Ministero per raccogliere le conclusioni del vostro lavoro.”

Conclusioni

La sessione sulla Costituente per Internet ha dato un elemento di spinta conclusivo per proporre, da parte della comunità multi-stakeholder italiana, un seguito fattivo allo IGF Italia; molti presenti hanno espresso volontà per questo e certamente la suddetta costituente dovrebbe creare un gruppo permanente di esperti di riferimento per il governo e lo stesso parlamento da consultare prima di pendere iniziative che impattino in modo sensibile sull’eco-sistema Internet nel nostro paese.

Per quanto riguarda le attività relative ai futuri IGF, a questo punto ci vuole una pausa in attesa dei risultati dell’IGF in Brasile del prossimo novembre e del pronunciamento delle Nazioni Unite in dicembre. A inizio anno si potrà quindi attivarsi per uno specifico piano di sviluppo del processo IGF a livello nazionale.

L’organizzazione dell’IGF 2015 è stata curata dall’Internet Society Italia con la supervisione di Stefano Rodotà, nel suo ruolo di Presidente del Comitato di programma. Numerosi gli enti che hanno promosso questa edizione: Camera dei Deputati (ospite), AEGEE-Europe: European Students’ Forum, Agenzia per l’Italia Digitale, Center for Technology & Society at Fundação Getulio Vargas, CIRSFID Università di Bologna, Confindustria digitale, Data J Lab Università di Amsterdam, Digital Champions, Digitalians.eu, Ermes Università di Napoli Federico II, IIT Consiglio Nazionale delle Ricerche, Intergruppo parlamentare per l’innovazione, Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (ICANN), Internet Society Italia, International Web Association Italia, Link Campus University, Medialaws, Ministero dello Sviluppo Economico, MIX Milan Internet eXchange, Registro.it, Società Italiana di Informatica Giuridica, Stati generali dell’innovazione, Telecom Italia, Tiscali, W3C Italia .

Per i riferimenti sul programma di questo anno e sulla storia delle sette edizioni precedenti che si sono tenute a partire dal 2008, si veda http://www.isoc.it/igfitalia.

Promosso dalle Nazioni Unite a partire dal 2006, l’Internet Governance Forum è un luogo d’incontro multilaterale e ‘multi-stakeholder’, aperto a tutti, nel quale discutere i principali temi relativi alla governance di Internet, ossia le regole e i programmi che ne determinano il funzionamento e l’evoluzione del sistema. Aspetti – non solamente tecnici, ma anche economici e sociali – che i governi, gli organismi privati e la società civile contribuiscono a delineare, anche in relazione a temi di ampia portata come democrazia, partecipazione e trasparenza.

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