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La portabilità dei dati, chiave del successo di un sistema multi-cloud



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Adattando i servizi cloud alle esigenze del loro lavoro, le aziende possono ridurre al minimo gli sprechi finanziari. Un approccio orientato ai workload può migliorare aspetti come le finanze e la sicurezza aziendale. La portabilità dei dati diventa allora la chiave del successo di un sistema multi-cloud

Pubblicato il 19 set 2023

Natalie Billingham

Senior Vice President of Sales and EMEA Managing Director di Akamai Technologies

Billy Thompson

Solutions Engineering Manager di Akamai Connected Cloud



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Le aziende sprecano circa un terzo dei loro fondi per il cloud e stanno rivedendo le spese a causa della crisi economica. Molte aziende usano solo uno o due fornitori cloud, perdendo i vantaggi di un approccio multi-cloud, che offre benefici economici, di larghezza di banda e di performance.

I vantaggi di un approccio orientato ai workload

Questo approccio è sempre più popolare, ma non è compreso da tutti. Le diverse esigenze dei diversi workload cloud non vengono considerate, mentre un approccio orientato ai workload può migliorare aspetti come le finanze e la sicurezza aziendale. Ma adottare un approccio ottimizzato alla gestione del cloud non è così impegnativo come si è portati a credere.

Troppo spesso i prodotti e i servizi proprietari basati sul cloud vengono presentati come “cloud native”, il che può essere corretto in base ai modelli di progettazione, ma in questo modo si ottengono applicazioni che sono “platform native”. Per cloud native si intende un approccio di sviluppo e implementazione rapido che utilizza tecnologie per sfruttare l’elasticità, l’agilità, la scalabilità e la flessibilità delle risorse on-demand in ambienti cloud pubblici, privati e ibridi. Tuttavia, nella definizione di cloud native manca una vera applicazione della portabilità dei dati.

I problemi delle applicazioni non portable

Questo significa che la maggior parte delle aziende oggi sviluppa applicazioni con un design cloud native costruite all’interno del perimetro di una piattaforma cloud specifica. Di conseguenza le applicazioni eseguite su questo cloud utilizzano strumenti e servizi che esistono solo su quella piattaforma che non sono portable, ma sono native della piattaforma. Quando un’applicazione non è portable, significa che è vincolata a un fornitore, il che rende l’azienda vulnerabile ai cambiamenti di prezzo, ai termini di servizio, agli aggiornamenti o alle decisioni di revoca di quel singolo fornitore.

Le aziende hanno più workload in cloud con caratteristiche diverse ed è funzionale affidarli a fornitori diversi. Un approccio diversificato che viene applicato a molti business e che nel caso del cloud diventa molto efficace quando coesistono, ad esempio, workload che richiedono molta larghezza di banda con uno che invece deve funzionare sempre in modo ottimale. È quindi meglio utilizzare un mix di tecnologie open source che forniscono funzionalità identiche o simili, combinando le basi dell’infrastruttura cloud, come calcolo, archiviazione, rete e altro ancora, anziché affidarsi esclusivamente a un unico fornitore di cloud.

Le priorità commerciali e dei clienti al centro

Un approccio orientato al workload consente alle aziende di mettere le priorità commerciali e dei clienti al centro delle loro attività, dando precedenza alle esigenze dei singoli workload, applicazioni e progetti, anziché capacità dei cloud provider. In sostanza, consente alle aziende di estrarre il massimo valore dai loro fornitori di cloud, non il contrario.

La messa a punto di un ambiente multi-cloud è diventata essenziale per le aziende per garantire le massime prestazioni ed evitare costi imprevisti. Per ottenere il massimo dal cloud, è infatti necessario che sia economicamente vantaggioso. Le continue difficoltà legate all’inflazione e all’aumento del costo della vita, hanno costretto a ridurre il budget in tutti i settori. Per affrontare questa situazione potenzialmente delicata, le aziende devono assicurarsi che la loro configurazione cloud sia progettata tenendo conto delle loro specifiche aziendali.

Per raggiungere questo obiettivo, è quindi fondamentale che il workload sia portable, ovvero sviluppato con i giusti strumenti open source in modo da poter essere facilmente spostato da una piattaforma all’altra.

Spesso questo può sembrare difficile dall’esterno, soprattutto se si è abituati a lavorare con un unico fornitore hyperscaler cloud, che ha un modello di business non flessibile. Integrare un approccio diverso non significa per forza più lavoro o più complessità, ma significa fare un investimento iniziale per configurare un ambiente multi-cloud che permette di concentrare poi le energie su applicazioni, utenti finali e azienda.

Le caratteristiche da considerare quando si acquistano servizi cloud

Gli approcci workload-first multi-cloud sono costruiti per soddisfare esattamente le esigenze delle aziende, in questo modo, l’azienda non spende per servizi di cui non ha bisogno. Le due caratteristiche principali da tenere in considerazione quando si acquistano servizi cloud sono la prevedibilità dei prezzi e la facilità di sviluppo, caratteristiche fondamentali per creare una configurazione che possa essere scalata o ridotta su richiesta, senza costi imprevisti.

L’approccio workload-first all’architettura cloud è fondamentale anche per creare una piattaforma cloud con portata globale e capacità di crescita rapida. La possibilità di scalare e rispondere istantaneamente al traffico in tutto il mondo è inestimabile e si basa su risorse di calcolo e di archiviazione locali. Con l’aumento delle reti cloud di un’azienda, aumentano anche i rischi legati alle minacce informatiche. Per questo motivo, le aziende devono assicurarsi che i fornitori di cloud che scelgono di utilizzare offrano il massimo livello di protezione. In questo ambito, l’opzione migliore è un’architettura Zero Trust.

Conclusioni

La cybersecurity deve essere presa in considerazione fin dall’inizio quando si costruisce un sistema multi-cloud, solo in questo modo, le aziende possono proteggere adeguatamente le loro reti cloud. Mettendo al primo posto le esigenze dei workload dell’azienda, piuttosto che le capacità di un fornitore di cloud, si dà giustamente la priorità ai dati e agli interessi dei clienti.

In questo modo si arriverà ad avere una piattaforma cloud che diventa un elemento che favorisce l’innovazione, anziché essere un ostacolo complesso. Le aziende, infatti, possono ridurre al minimo gli sprechi finanziari adattando i servizi cloud alle esigenze del loro lavoro. Inoltre, sono in grado di costruire un’architettura che tenga conto degli sviluppatori, un aspetto troppo spesso trascurato. Il tutto rimanendo scalabili e sicure dagli attacchi informatici.

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