LE E-AGENDE REGIONALI

Lazio, Pizzaleo: “Nel 2016 completa dematerializzazione”

Nel nuovo documento Agenda digitale cinque azioni strategiche per innovare servizi e infrastrutture. La responsabile Agenda digitale e Internet governance: “Primi sulla fattura elettronica, andiamo avanti sui progetti strategici”

Pubblicato il 05 Ago 2015

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Infrastrutture digitali e di rete, Amministrazione digitale, aperta e intelligente, Sanità digitale, Comunità intelligenti, Cittadinanza e competenze digitali: sono questi i cinque pilastri dell’Agenda digitale della Regione Lazio. Il documento “Agenda Digitale della Regione Lazio. Linee guida per lo sviluppo del Lazio Digitale” è stato approvato con la delibera di giunta n. 284 il 16 giugno (è disponibile sul sito: www.laziodigitale.it) e rappresenta il documento programmatico unitario, che traduce in una pianificazione operativa gli obiettivi enunciati nel programma di governo.

Fitta la lista dei progetti e delle azioni delle cinque aree di intervento a cui si aggiunge l’obiettivo “trasversale” della Internet Governance regionale, ossia la definizione delle policy, in accordo con gli orientamenti e gli attori nazionali ed internazionali, di gestione complessiva della rete Internet, per la parte di pertinenza dell’amministrazione regionale. “I progetti sui quali si sta lavorando sono numerosi e ricompresi in tutte le aree di intervento. Tra gli altri, abbiamo dato avvio ai primi interventi di realizzazione della banda ultralarga sui primi 23 Comuni del Lazio, siamo in fase di completamento del progetto Open Data Lazio, abbiamo attuato la fatturazione elettronica e avviato la sperimentazione della ricetta digitale in ambito sanitario”, sottolinea Antonella Giulia Pizzaleo, responsabile Agenda digitale regionale e Internet governance. “Siamo poi partiti con alcuni dei grandi progetti compresi nella strategia della Agenda Digitale regionale: la ridefinizione del Sistema Informativo Territoriale, il progetto “Spazio Attivo” per la riforma degli incubatori in luoghi di accesso ai servizi regionali per le imprese e i lavoratori, il progetto “Startup Lazio!” con misure e finanziamenti per le startup innovative e creative, il progetto “Porta Futuro” per realizzare un network sul territorio che fornisca un’offerta integrata di formazione breve, orientamento personale e alla professione, orientamento di secondo livello”.

Di qui a fine anno si procederà nella realizzazione e avanzamento dei progetti avviati e al contempo si completerà la pianificazione per i progetti in cantiere per il 2016. In tema di digitalizzazione della PA “sono in fase di realizzazione una serie di progetti che si concluderanno entro il 2015 e consentiranno un significativo avvicinamento al traguardo delle completa dematerializzazione, prevista entro il primo semestre del 2016”, annuncia Pizzaleo.

Tra i progetti più significativi nell’ambito sanità il progetto di punta è “Escape”, che riguarda la digitalizzazione dell’intero flusso documentale dei referti dei dipartimenti diagnostici delle dodici Aziende Sanitarie Locali e delle otto Aziende Ospedaliere del Lazio. “L’ambito di applicazione riguarda sia la gestione dei referti verso i cittadini, sia la gestione dei referti verso i reparti e le strutture interne”, puntualizza Pizzaleo. Sul fronte della semplificazione dei procedimenti interni è in corso di realizzazione il progetto Pro.SA che nasce dall’esigenza di creare un’infrastruttura per la gestione online dei processi amministrativi regionali, integrando le procedure informatiche già esistenti. Già realizzato il progetto di Fatturazione elettronica grazie al quale la Regione Lazio, prima Regione italiana, ha anticipato al primo luglio 2014 l’obbligo della Fatturazione digitale per i fornitori, previsto per legge al 31 marzo 2015.

Alla e-cittadinanza e alle competenze digitali è dedicata una intera area di intervento dell’Agenda Digitale regionale: “Questi temi – puntualizza Pizzaleo – sono, al pari delle infrastrutture per la connettività, essenziali per la piena realizzazione dell’Agenda digitale e, soprattutto, per lo sviluppo di una nuova cittadinanza, basata sulla riduzione dei divari digitali e la consapevolezza dei nuovi diritti”. Tra le azioni che saranno messe in campo in questa area ci sono misure di informazione e formazione sulla cittadinanza digitale e sono previste anche azioni per la scuola digitale. In calendario anche percorsi formativi per le imprese innovative e le startup digitali e creative. “Essenziale per la digitalizzazione delle imprese è anche il completamento dello Sportello Unico per le Attività Produttive, con un unico sistema informatico, un’unica modulistica, un’offerta omogenea e completa di servizi per tutti i Comuni del Lazio”.

Lo stanziamento attuale per l’Agenda Digitale regionale ammonta a circa 220 milioni di euro (Programmazione Europea 2014-2020 e residui del ciclo di Programmazione 2007-2013): 8 milioni sul Suap; 186 per lo sviluppo della banda ultralarga; 25,3 milioni per il consolidamento e la razionalizzazione dei data center regionali. “A queste risorse si aggiungeranno ulteriori risorse del Bilancio Regionale – annuncia Pizzaleo -. Potranno inoltre sommarsi risorse provenienti da fondi nazionali”.

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