Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il 23 ottobre 2024 la Legge di Bilancio 2025, formata da 144 articoli, che è stata trasmessa in Parlamento per il dovuto passaggio. Tra le principali misure emergono il taglio del cuneo fiscale, il riordino delle detrazioni e una revisione della spesa che risparmia la Sanità. Intanto, i partiti si preparano alla battaglia sugli emendamenti.
Le audizioni davanti alle commissioni Bilancio del Parlamento dovrebbero iniziare il 28 ottobre, mentre il termine per gli emendamenti sarà fissato tra l’8 e il 10 novembre. Ora vediamo dalla bozza del 23 ottobre i principali provvedimenti che la compongono.
Che cos’è la legge di bilancio
La Legge di Bilancio è lo strumento previsto dall’Articolo 81 della Costituzione italiana, attraverso cui il Governo comunica al Parlamento, con un documento contabile preventivo, le spese pubbliche e le entrate per l’anno successivo. Questa previsione non può introdurre nuovi tributi o nuove spese senza indicarne la copertura finanziaria. Dal 2016, la legge di bilancio è unificata con la legge di stabilità, in conformità alla Legge 243/2012.
Ogni anno la legge deve essere approvata entro la fine di dicembre, altrimenti il governo rischia di entrare nell’esercizio provvisorio, limitato alla gestione dell’ordinaria amministrazione.
Legge di bilancio 2025, le ultimissime novità
La Legge di Bilancio 2025 prevede uno stanziamento di circa 30 miliardi di euro, destinato a finanziare interventi per il taglio del cuneo fiscale, la sanità e il sostegno alla natalità. Il valore della manovra dovrebbe aumentare a 35 miliardi di euro nel 2026, fino a superare i 40 miliardi nel 2027. Una parte significativa delle risorse proviene dall’anticipo sulle imposte differite attive (DTA) delle banche e delle assicurazioni. Le DTA rappresentano crediti fiscali accumulati dalle aziende, che possono essere utilizzati per compensare future imposte da pagare. Questo meccanismo consente al governo di ottenere risorse immediate, utilizzando parte delle riserve fiscali accumulate dal settore finanziario.
Legge di bilancio 2025: digitalizzazione e Transizione 5.0
Un capitolo importante della manovra riguarda la digitalizzazione e il passaggio al modello di industria 5.0. Sono stanziati fondi per sostenere le imprese nell’innovazione tecnologica, con investimenti mirati alla cybersecurity, alla digitalizzazione dei processi produttivi e alla sanità digitale.
Questi fondi mirano a garantire una maggiore competitività delle aziende italiane e una modernizzazione delle infrastrutture pubbliche. Sul fronte della fiscalità digitale, l’imposta sui servizi digitali (la web tax italiana) viene estesa a tutte le imprese che realizzano ricavi derivanti da servizi digitali in Italia, senza più il limite precedente di 750 milioni di euro di ricavi globali. Inoltre, l’imposta sulle plusvalenze derivanti dalle criptovalute è innalzata dal 26% al 42%, una misura che ha sollevato preoccupazioni nel settore.
Legge di bilancio 2025, cuneo fiscale e pressione fiscale
Misure di sostegno al reddito. L’articolo 2 della bozza introduce una revisione delle aliquote IRPEF, che saranno:
- 23% per redditi fino a 28.000 euro,
- 35% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro,
- 43% per redditi superiori a 50.000 euro.
Inoltre, la detrazione per i lavoratori dipendenti viene aumentata da 1.880 euro a 1.955 euro. Per i redditi inferiori a 20.000 euro, viene introdotto un ulteriore sostegno percentuale, variabile tra 7,1% e 4,8% a seconda della fascia di reddito. Per i redditi da lavoro dipendente superiori a 20.000 euro, è prevista una detrazione addizionale pari a 1.000 euro per redditi fino a 32.000 euro, con riduzioni progressive fino a 40.000 euro.
Misure di contrasto all’evasione fiscale
Per migliorare la tracciabilità dei pagamenti elettronici e contrastare l’evasione fiscale, l’articolo 9 impone l’obbligo di utilizzare strumenti digitali per la registrazione e la trasmissione telematica dei dati relativi ai corrispettivi. A partire dal 2026, gli strumenti per accettare pagamenti elettronici dovranno essere integrati con quelli che registrano i dati fiscali, garantendo così maggiore trasparenza e una migliore interoperabilità.
Legge di bilancio 2025: le misure per la Sanità
La legge prevede un importante incremento delle risorse destinate al settore sanitario. Per il 2025, il finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard è aumentato di 1.302 milioni di euro, con previsioni in crescita per gli anni successivi: 5.078 milioni di euro per il 2026, 5.780 milioni per il 2027, fino a raggiungere 8.898 milioni di euro annui a partire dal 2030. Una parte di queste risorse sarà accantonata per i rinnovi contrattuali del personale sanitario, con 883 milioni di euro stanziati per il 2028 e 3.117 milioni di euro dal 2030.
A partire da gennaio 2025, è previsto anche un aumento di 50 milioni di euro per le indennità del personale dei servizi di pronto soccorso, che salirà a 100 milioni di euro dal 2026. Sono previsti incrementi simili per il personale medico-veterinario e per gli infermieri, che vedranno le loro indennità aumentate di 35 milioni di euro nel 2025 e di 285 milioni di euro dal 2026.
Legge di bilancio 2025 maternità: i sostegni alla natalità
Un elemento chiave della manovra è il sostegno alle famiglie. A partire dal 2025, le famiglie con un ISEE fino a 40.000 euro potranno beneficiare di un bonus di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato. Questa misura avrà un costo di 330 milioni di euro nel 2025, che salirà a 360 milioni di euro dal 2026. Il bonus verrà erogato il mese successivo alla nascita o all’adozione e sarà destinato anche ai figli di cittadini extra-UE con permessi di soggiorno a lungo termine.
Il bonus mamme lavoratrici verrà esteso alle lavoratrici autonome con almeno due figli, nel limite di 300 milioni di euro annui. L’esonero contributivo sarà valido fino ai 10 anni del figlio più piccolo, e dal 2027 si estenderà fino ai 18 anni per le madri con tre o più figli. In aggiunta, la manovra prevede un aumento del bonus asili nido, con una dotazione aggiuntiva di 97 milioni di euro per il 2025, che crescerà fino a 200 milioni di euro a partire dal 2029. Il congedo parentale sarà esteso fino a tre mesi con una copertura all’80% della retribuzione fino al sesto anno di vita del bambino.
Legge di bilancio 2025 pensioni e incentivi per rimanere al lavoro
Per quanto riguarda le pensioni, la manovra prevede una leggera crescita delle pensioni minime, con un incremento di 3 euro, passando da 614,77 euro a 617,89 euro. Vengono prorogate le misure di flessibilità come Quota 103, Ape sociale e Opzione donna per il 2025. I lavoratori che decidono di continuare a lavorare pur avendo raggiunto i requisiti di Quota 103 (62 anni di età e 41 anni di contributi) potranno ricevere la quota di contribuzione direttamente in busta paga.
Nel settore pubblico, i lavoratori potranno rimanere in servizio fino a 70 anni per attività di tutoraggio e affiancamento dei neoassunti, soprattutto per esigenze funzionali.
Agricoltura, turismo e imprese nella Legge di bilancio 2025
Il settore turistico beneficerà di una spesa aggiuntiva di 110 milioni di euro per il 2025, mentre 18 milioni di euro verranno stanziati per la ricerca agricola e zootecnica. Il Consiglio per la ricerca in agricoltura riceverà un contributo di 3 milioni di euro annui fino al 2027 per la gestione della Banca dati unica zootecnica.
Sul fronte imprenditoriale, il credito d’imposta per la quotazione delle piccole e medie imprese sui mercati regolamentati sarà prorogato fino al 31 dicembre 2027, con un limite di 6 milioni di euro per il 2025 e 3 milioni di euro per gli anni successivi.
Misure per la riqualificazione energetica degli edifici
L’articolo 8 prevede detrazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica e recupero del patrimonio edilizio. La detrazione sarà del 36% per le spese sostenute nel 2025, e del 30% per quelle sostenute negli anni 2026 e 2027. Tuttavia, per gli interventi effettuati su unità immobiliari adibite a prima abitazione, la detrazione per il 2025 potrà salire al 50%. Il limite complessivo per le spese detraibili è fissato a 96.000 euro per unità immobiliare.
Mutui per la prima casa
L’articolo 17 proroga il termine per le agevolazioni sui mutui per l’acquisto della prima casa fino al 31 dicembre 2027. La dotazione del fondo di garanzia per la prima casa sarà aumentata di 130 milioni di euro per il 2025 e di 270 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027.
Misure per la riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi
L’articolo 7 introduce una serie di misure volte a ridurre i sussidi ambientalmente dannosi, allineandosi agli obiettivi di transizione ecologica. La deducibilità per l’uso promiscuo di veicoli aziendali a combustione interna sarà ridotta al 50% del costo chilometrico per una percorrenza convenzionale di 15.000 chilometri. Tuttavia, per i veicoli a trazione esclusivamente elettrica, la deducibilità scenderà al 10%, mentre per gli ibridi plug-in sarà del 20%.
Il settore delle assicurazioni
L’articolo 11 stabilisce nuove regole per il pagamento dell’imposta di bollo sui contratti di assicurazione sulla vita. A partire dal 2025, l’imposta sarà versata annualmente dalle imprese assicurative, con la possibilità di computare tale imposta in diminuzione delle prestazioni erogate alla scadenza o al riscatto delle polizze.
Misure per i lavoratori frontalieri
L’articolo 15 introduce delle misure temporanee per i lavoratori frontalieri in attesa della ratifica dell’accordo tra Italia e Svizzera. Tra queste, la possibilità di svolgere fino al 25% del proprio lavoro in modalità di telelavoro senza perdere lo status fiscale di frontaliero.
Contrasto alla povertà
Per contrastare il disagio economico, l’articolo 16 prevede l’aumento della dotazione del fondo per la distribuzione di derrate alimentari di 50 milioni di euro l’anno a partire dal 2025. Inoltre, il fondo per l’acquisto di beni di prima necessità viene incrementato di 500 milioni di euro per il 2025. È inoltre previsto un ulteriore incremento di 2,3 milioni di euro per l’anno 2025 destinato alla carta “Dedicata a te”.
Contratti pubblici e rinnovo del pubblico impiego
L’articolo 18 stabilisce l’incremento dei fondi destinati al rinnovo dei contratti collettivi nazionali per il personale pubblico. Le risorse ammontano a 1.755 milioni di euro per il 2025, 3.550 milioni di euro per il 2026 e 5.550 milioni di euro per il 2027. Questi fondi saranno utilizzati per migliorare i trattamenti economici accessori del personale pubblico.
Misure per il personale della giustizia
L’articolo 20 introduce misure per il Ministero della Giustizia, autorizzando la stabilizzazione dei dipendenti assunti a tempo determinato che abbiano lavorato per almeno 24 mesi consecutivi. Questa misura è volta a sostenere l’efficientamento dei procedimenti civili e penali.