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L’interesse di Elon Musk per l’Italia, Pizzetti: “Ecco la strategia dietro i contatti con Meloni”



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La premiazione di Giorgia Meloni da parte di Elon Musk ha suscitato interesse mediatico, ma dietro la reciproca stima potrebbe celarsi un progetto per la digitalizzazione dell’Italia. I satelliti Starlink potrebbero accelerare il progresso tecnologico del Paese, ma solleva questioni cruciali riguardo all’impatto su TIM e Open Fiber, oltre a preoccupazioni sulla gestione dei dati

Pubblicato il 30 set 2024

Franco Pizzetti

professore emerito in diritto costituzionale, Università di Torino, ex Garante Privacy



giorgia meloni (1) Legge di bilancio 2025
Legge di bilancio 2025

La premiazione di Giorgia Meloni da parte di Elon Musk all’Atlantic Council è stata presentata dai media nostrani come la dimostrazione dell’indubbio appeal della Premier italiana e della attenzione del patron di Tesla alla di lei personalità “interna ed esterna”, come ha detto lui stesso.

Per fortuna si è evitato che partisse sulla stampa e sui media italiani una nuova ondata di gossip che non solo sarebbe stata infondata ma avrebbe anche testimoniato della poca capacità dei media italiani di comprendere i veri fenomeni di fondo dell’evoluzione economica del mondo, dell’Europa e anche dell’Italia in questa fase.

Meloni premiata da Musk: "Sono un leader, non un follower"

Musk-Meloni: verso una copertura di rete sostenibile grazie ai satelliti Starlink?

Non va dimenticato, infatti, che Musk è anche il creatore e l’Amministratore delegato di Starlink, il sistema di collegamenti satellitari a copertura globale in grado di garantire la copertura dell’intero territorio italiano a costi molto contenuti in un periodo di tempo che, secondo quanto scritto da Mastrolilli su Repubblica del 28 settembre, sarebbe stato quantificato dallo stesso Musk tra 6 e 9 mesi.

Non meno interessante sarebbe poi l’offerta di Musk di coprire lui stesso con Starlink il costo complessivo dell’operazione, aggiungendo a quanto già previsto dal PNRR un investimento pari a circa la metà dei costi complessivi.

La proposta sembra quantificare inoltre in circa 10 euro al mese i costi dell’abbonamento mensile al collegamento in rete fissando quindi un prezzo del servizio del tutto competitivo con l’attuale progetto per la coperta delle cosiddette “aree bianche” in Italia, che prevede invece il ruolo centrale di Tim e Open Fiber e che risulta in rilevante ritardo sui tempi previsti.

Va da sé che l’eventuale opzione in favore della offerta di Musk, così come ricostruita da Mastrolilli, potrebbe avere conseguenze rilevanti non solo su Open Fiber ma sulla stessa Tim, mettendone forse in discussione lo stesso futuro come fornitori di servizi in rete.

Per contro, non vi è dubbio che la offerta di Musk, sempre che la ricostruzione offerta da Mastrolilli risulti confermata, appare particolarmente interessante per l’Italia. E questo non solo per i costi contenuti per l’utente e per il fatto che lo stesso Musk reperirebbe i fondi ancora necessari oltre gli stanziamenti già previsti del PNRR ma anche, e soprattutto, perché assicurerebbe una rapida copertura della rete e un sostenibile collegamento a essa in tutto il territorio nazionale.

Connessione di rete satellitare, un boost per la competitività delle imprese

Questo assicurerebbe non solo una effettiva parificazione dei diritti di accesso alla rete da parte di tutti i cittadini e delle loro imprese, indipendentemente dal luogo di residenza. Inoltre consentendo la connessione in rete di tutte le attività economiche ovunque collocate sul territorio, concorrerebbe anche, secondo le stime generali, a un sostanziale incremento del PIL italiano e a uno sviluppo significativo dell’economia italiana.

Potremmo continuare a lungo su questo tema, ritornando a illustrare i peraltro ben noti effetti che il collegamento alla rete garantisce alle imprese nella società digitale e, per contro, i non meno ben noti limiti allo sviluppo economico che il mancato collegamento alla rete da parte di un territorio determina per gli operatori in esso residenti.

Insomma e per farla breve: dietro i contatti evidenti e rilevanti tra la premier italiana Meloni e il dinamico amministratore delegato di Starlink ci sarebbe ben più che una evidente e reciproca stima personale. La realtà vera sarebbe che dietro quei colloqui si staglia non solo l’indubbio e crescente interesse che Starlink va acquisendo sul piano globale ma anche la concreta prospettiva del Paese di riuscire ad entrare davvero, e finalmente, nell’epoca digitale, aprendo così la via a un reale e fondato sviluppo della propria economia anche nel nuovo mondo digitale.

L’impatto della copertura satellitare sugli operatori della fibra e l’occupazione

Ovviamente, se così fosse e se la scelta in direzione dell’offerta di Musk dovesse consolidarsi rapidamente, come sembra più che possibile, l’Italia dovrebbe affrontare rapidamente anche non pochi problemi.

Innanzitutto sarebbe giusto che il Paese, e soprattutto i rappresentanti eletti in Parlamento, cominciassero ad affrontare con serietà e concretezza i temi legati ai riflessi che una eventuale scelta di questo genere avrebbe non solo su Open Fiber ma probabilmente anche su Tim, con possibili e rilevanti ricadute anche in termini occupazionali.

Starlink e la tutela dei diritti fondamentali

In secondo luogo, sarebbe importante che il Paese e il suo Parlamento cominciassero ad affrontare seriamente gli effetti che l’eventuale dipendenza dei collegamenti in rete da una impresa legata ad un imprenditore della forza economica e della capacità operativa come Musk avrebbe in termini di tutela dei diritti fondamentali dei cittadini relativamente alla conoscenza e ai trattamenti dei loro dati anche nel quadro dell’uso crescente delle tecnologie riconducibili alla Intelligenza Artificiale.

Insomma, dietro ai contatti crescenti e alla stima evidente tra la Premier italiana ed Elon Musk non c’è solo il riflesso del reciproco apprezzamento tra due personalità sicuramente di grande rilievo ma anche il delinearsi di un possibile, nuovo ed estremamente interessante quadro di collegamenti tra la società italiana e il mondo nell’epoca digitale.

Conclusioni

L’epoca delle favole sta finendo e la stessa IA si palesa sempre più per quello che è, e cioè un insieme di tecnologie che possono avere effetti di enorme rilevanza sulla storia, la cultura e la stessa autopercezione delle società umane.

È sempre più vicina l’ora in cui anche società romantiche e sonnacchiose come quella italiana dovranno svegliarsi e guardarsi intorno.

Sarà bene che quando questo avverrà non si debba scoprire che il Principe Azzurro (Principe o mostro che sia), ha già baciato la fanciulla mentre era ignara della sua presenza a causa del suo cullarsi nel bellissimo sogno di una realtà ignorata e per questo appunto solo “sognata”.

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