Agenzia per l'Italia Digitale

Liscia (Netcomm): “Tante incognite aperte sulla governance”

Pubblicato il 14 Mar 2013

Roberto Liscia

Presidente Netcomm

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Il Ministro Corrado Passera proprio “in zona Cesarini” con un tweet sabato ha annunciato la nascita dell’Agenzia per l’Agenda Digitale. Si tratta indubbiamente di un ente di fondamentale importanza per completare il percorso iniziato con l’approvazione della legge 221 a dicembre, ma già qualche osservatore ha sollevato qualche perplessità nel merito della tempistica adottata, essendo il precedente Esecutivo in carica per gli affari correnti e soprattutto la formazione del nuovo Governo molto in fieri. Certo va dato atto al Ministro Passera che il varo dell’Agenzia è «un passo avanti per l’Agenda digitale e per dotare i cittadini di servizi più efficienti».

Come Consorzio per il Commercio Elettronico Italiano, concordiamo che sia una tappa importante che l’agenzia diventi operativa. Un buon segnale è che uno dei principali ostacoli al suo funzionamento, ovvero il lavoro congiunto di 4 ministeri, sia superato, anche se in realtà mancano ancora parecchi passaggi: un conto è approvare lo statuto di questa nuova agenzia, un altro è passare alle nomine. Allo stato attuale l’Agenzia ha al suo vertice il direttore, Agostino Ragosa, ma non è ancora stato eletto un direttivo, le cui nomine spettano ai dicasteri di Pubblica amministrazione, Sviluppo economico, Istruzione, Economia. E con una compagine politica che dopo il voto si ritrova piuttosto fluida non è chiaro come ci possa essere una comunanza di interessi e strategie in questa specifica e delicata materia.

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