L’indice Desi 2020 fornisce una fotografia in chiaroscuro che – sebbene relativa al 2019 – dimostra come, su diversi fronti, gli sforzi fatti dal nostro Paese abbiano dato risultati incoraggianti.
Luci e ombre Desi 2020
Penso alla copertura della connettività che si assesta sulla media europea, mentre lo scorso anno era ben al di sotto, e alla preparazione al 5G dove siamo al terzo posto e ben oltre la media europea. Molto c’è da fare, invece, sul versante del capitale umano e sull’e-government.
Siamo fiduciosi, tuttavia, che le politiche messe in atto da questo Governo sul fronte della digitalizzazione, daranno già nel corso di quest’anno risultati importanti.
Desi 2020
L’Italia ha perso due posizioni in classifica Desi della Commissione europea nel rapporto 2020 uscito ieri. Siamo 25esimi in digitalizzazione in UE, come nel rapporto 2018, contro la posizione 23 del 2019.
Principali problemi: competenze digitali di base e avanzate molto basse, idem il numero di specialisti e laureati nel settore dell’innovazione.
La Commissione rileva come “queste carenze in termini di competenze digitali si riflettono nel modesto utilizzo dei servizi online, compresi i servizi pubblici digitali. Solo il 74% degli italiani usa abitualmente Internet. Sebbene il paese si collochi in una posizione relativamente alta nell’offerta di servizi pubblici digitali (e-government), il loro utilizzo rimane scarso. Analogamente, le imprese italiane presentano ritardi nell’utilizzo di tecnologie come il cloud e i big data, così come per quanto riguarda l’adozione del commercio elettronico”.
Ci sono però segnali di progresso possibile.
Le misure governative promettenti
“Nel 2019 a livello politico è cresciuta l’attenzione verso il potenziamento della digitalizzazione dell’economia e della società italiane”.
La commissione nota che:
- nel 2019 è nato un nuovo Ministero per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, con funzioni di coordinamento
- Il ritmo di attuazione dei grandi progetti di digitalizzazione della pubblica amministrazione “è aumentato significativamente nel 2019”.
- Iil governo ha rinnovato il Piano Nazionale ‘Impresa 4.0’ e ha lanciato il piano ‘Transizione 4.0’, con una maggiore attenzione all’innovazione, agli investimenti verdi e alla partecipazione delle PMI
- A questo possiamo aggiungere la ripresa del piano banda ultralarga, con il prossimo arrivo dei voucher banda ultra larga e pc, della copertura delle scuole con fibra e delle aree grigie per migliorare la presenza di connettività di altissimo livello (oltre 100 Megabit)