In merito al nuovo decreto sulla golden power 5G, c’è da dire che le nuove cornici giuridiche servono veramente solo se spingono gli organismi competenti a potenziare le loro capacità tecnico- operative. Buona parte degli accordi raggiunti dalle grandi aziende telecom sono noti, in altri casi le trattative tra operatori e/o vendor sono ancora in corso, ma presto saranno di pubblico dominio.
In questo scenario è comunque positivo ricevere tempestivamente informazioni ufficiali sia su accordi societari sia su contratti di collaborazione industriale, supply chain, appalti e forniture pubbliche.
Tuttavia non possiamo dimenticare un aspetto cruciale: al di là del rafforzamento degli strumenti giuridici gli attacchi ostili, lo spionaggio industriale e l’apertura di falle nei perimetri di protezione sono invisibili finché non sono identificati.
Potenziare la nostra cyberdefence in ottica Nato
La partita vera che si vince o si perde è questa. La gravità delle ingerenze esterne varia, ma quando tocca la sicurezza nazionale essa può chiamare direttamente in causa l’ art. 5 dell’ Alleanza Atlantica e la sicurezza collettiva dell’ Unione Europea. Pertanto al di là del decreto – ed al di là degli adempimenti formali ad essi connessi – molto dipenderà dalla efficacia della polizia di prevenzione e dall’incisività del controspionaggio dentro e fuori i confini.
Anche quando ci occupiamo del settore civile l’ispirazione di fondo deve essere coerente con quanto l’Europa sta mettendo in campo in stretto collegamento con la consolidata strategia Cyberdefence della NATO.
A cui per inciso MISE e MEF dovrebbe guardare con maggiore attenzione.
Le incertezze e le oscillazioni nella politica internazionale rendono il quadro relativamente fluido, ma la salvaguardia degli interessi nazionali e la promozione delle libertà costituzionali dei cittadini costituiscono i presupposti per prevenire i profili illiberali ed i rischi di controllo statale sulla vita dei cittadini che la rivoluzione del 5G può obiettivamente facilitare. L’imperativo è innovare senza cedere alle sirene del totalitarismo digitale.