Dopo anni di crisi, il mercato italiano ICT è tornato a crescere, sia nei fatti (risultati trimestrali dei principali operatori), che nelle previsioni di chiusura del 2016 e di sviluppo nel 2017.
Al di là dei numeri, ciò che è importante è che la crescita riguarda i segmenti più innovativi dell’offerta (dalla fibra ottica al Cloud Computing), il cui sviluppo si fa via via più concreto e misurabile e ben depone per la solidità di questa tendenza anche in futuro.
In ambito telecomunicazioni il passaggio ai servizi ultra broadband di rete fissa e mobile è ormai un dato consolidato, e visti i piani di investimento in quest’area sia degli operatori privati che a livello pubblico (i bandi sono già partiti o in fase di pubblicazione) l’incremento di copertura delle reti in fibra non potrà che portare allo sviluppo ancora più significativo dell’adozione di tali servizi, con effetti molto positivi non solo sui risultati degli operatori, ma anche sui processi di digital transformation delle aziende (più banda per un utilizzo più intensivo di applicazioni ICT (Information & Communications Technology) a supporto della competitività e dell’efficienza delle imprese) e degli individui/famiglie, aprendo le porte a un consumo a crescente valore aggiunto delle applicazioni e dei servizi a valore aggiunto online (a cominciare dai servizi di video streaming).
Più nel dettaglio, il terzo trimestre 2016 si chiude con un bilancio positivo dei principali operatori TLC, che confermano il trend di miglioramento in termini di fatturato, EBITDA, portafoglio clienti ecc.
Come si è detto, l’ultra broadband è uno dei principali motori di crescita: prosegue infatti la crescita degli accessi a banda larga, che confrontati con lo stesso periodo del 2015 evidenziano incremento di circa 0,6 milioni (+4%), trainato dal progressivo ampliamento delle customer base ultra broadband degli operatori. Secondo i dati dell’Osservatorio Ultra Broadband EY, infatti, a settembre 2016 gli accessi FTTx erano 2,2 milioni, con un incremento di oltre il 75% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il ruolo della fibra come motore dello sviluppo del mercato delle telecomunicazioni, con impatti importanti anche sui restanti segmenti dell’ICT, grazie alle prestazioni che consente agli utenti, deriva a sua volta dalla disponibilità delle infrastrutture sul territorio, che negli ultimi mesi si è andata rafforzando significativamente, tanto che nel caso di un operatore sono già stati raggiunti i target di copertura inizialmente fissati per la fine del 2016, portando il management della società ad alzare ulteriormente gli obiettivi sia per la chiusura del 2016 che per il 2017. Questo trend di sviluppo non è l’unico del mercato, tutti i principali operatori di rete fissa stanno infatti consolidando la copertura territoriale dei propri servizi ultra broadband e un ulteriore stimolo dovrebbe venire dall’ingresso sul mercato di operatori di altri settori (utilities) con importanti piani di infrastrutturazione per reti di nuova generazione.
Ma lo sviluppo della copertura non è l’unico fattore evolutivo che caratterizza il mercato ultra broadband: ad esso si associa l’incremento delle prestazioni offerte dai principali operatori, ormai entrati, anche per il mercato consumer, nel range delle centinaia di Mbps fino al Gigabit.
In parallelo, continua la crescita della copertura LTE, che ormai, nel caso degli operatori leader di mercato, ha raggiunto valori tra il 95% e il 96% della popolazione italiana, cui corrisponde la crescita della clientela 4G, che nel caso di questi player è ormai al di sopra della soglia del 50% del totale clienti broadband mobile. E nuovi importanti investimenti sono attesi anche dagli operatori attualmente meno sviluppati in questo segmento di mercato.
In sostanza, una ripartenza che presenta solide basi non solo per proseguire nel tempo, ma anche per rafforzare l’ICT come driver del cambiamento digitale, economico e sociale, del nostro Paese.