Da giugno 2023 (non sono, probabilmente, molti a saperlo) è disponibile un nuovo strumento per il monitoraggio dell’avanzamento dei progetti infrastrutturali sulle reti ultraveloci (banda ultralarga). Il nuovo portale “Connetti Italia – Reti Ultraveloci” si propone di fornire una vista d’insieme dei progetti pubblici inseriti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che hanno l’obiettivo di superare il digital divide infrastrutturale della banda ultralarga in Italia.
Il portale si aggiunge alla Broadband Map dell’Agcom, che è servita anche per definire l’accesso ai voucher per la banda ultralarga a famiglie e imprese, nonché alla piattaforma per il monitoraggio dell’avanzamento comunale del Piano Aree Bianche.
I 6,7 miliardi di euro per le reti ultraveloci
Vale, innanzitutto, la pena di ricordare come il 27% delle risorse complessive del PNRR sono destinate alla transizione digitale, all’interno delle quali rientrano i 6,7 miliardi dedicati ai Piani sulle “Reti ultraveloci”, che rappresentano l’evoluzione della strategia nazionale per la Banda Ultra Larga avviata nel 2015.
Di fatto, le risorse sono dedicate, oltre al completamento del piano di copertura delle aree bianche (le aree più remote) e delle misure di sostegno alla domanda di connettività (i “voucher”), a cinque piani pubblici per coprire le aree a fallimento di mercato in cui l’offerta di infrastrutture e servizi a banda ultralarga è assente o insufficiente. Sul nuovo portale vengono rappresentati i dati forniti dai beneficiari sull’avanzamento mensile dei lavori dei piani: Italia 1 Giga, Italia 5G (distinto in 5G Densificazione e 5G Backhauling), Scuole connesse, Sanità connessa, Isole Minori.
Ad agosto 2023 risultavano lavori avviati in 1.834 comuni per Italia a 1 Giga, 134 per Italia 5G Densificazione e 757 per Italia 5G Backhauling, 709 per Scuola connessa e 648 per sanità connessa, oltre ai 12 comuni del piano Isole Minori.
Inserendo il nome del proprio comune è possibile verificare l’avanzamento dei lavori, con l’indicazione del soggetto che ha in carico i lavori. È anche possibile visualizzare l’avanzamento per singolo civico del Piano Italia 1 Giga, con la curiosità di poter contribuire al “walkin” confermando o meno l’esistenza del civico per destinazione d’uso (abitazione, impresa o pubblica amministrazione).
Fig. 1 – I Piani monitorati da Connetti Italia
Fonte: www.connetti.italia.it, Agosto 2023
La velocità di esecuzione dei Piani
Analizzando gli avanzamenti regionali per singolo piano si può fare un punto della situazione, ma peccato che non vengono ricordati gli obiettivi stabiliti dai bandi, rispetto ai quali sono più volte stati annunciati ritardi e sono previste pesanti penali, sebbene con la possibilità di recuperare negli avanzamenti successivi.
Il piano Italia 1 Giga prevede di collegare 6,9 milioni di civici a fronte di un contributo di 3,5 miliardi di euro (Open Fiber e TIM). Ad agosto 2023 risultavano connessi il 3,41% dei civici, con ulteriori 14,24% di civici in lavorazione.
Per Italia 5G Densificazione sono previsti 1.385 interventi per circa 346 milioni di euro (RTI INWIT, TIM, Vodafone). Gli interventi completati sono il 3,26% e quelli in lavorazione il 13,95%.
Il piano 5G Backhauling comprende 11.098 siti da rilegare in fibra ottica con un contributo di 725 milioni di euro (TIM) e presenta un avanzamento pari al 10,01% dei siti rilegati e il 15,25% in lavorazione
Le scuole da attivare con il piano Scuola connessa sono 9.915, con risorse per 166 milioni di euro (TIM, Intred, Fastweb). Le scuole attivate risultano il 17,96%.
Riguardo al piano Sanità connessa le strutture sanitarie da attivare sono 12.279 con un contributo di 314 milioni di euro (Vodafone, TIM, Fastweb). Le strutture attivate sono finora solo lo 0,12%, mentre quelle in lavorazione sono il 20,74%.
Complessivamente, per l’avanzamento dei lavori i valori più elevati si riscontrano in Trentino, Molise, Marche, Basilicata, Friuli Venezia Giulia e Piemonte.
Cosa rimane da fare?
Le informazioni messe a disposizione sono sicuramente utili e ora si passa alla fase, sempre la più delicata, dell’aggiornamento continuo dei dati.
Tuttavia, sono almeno due i punti sui quali ci si deve aspettare un ulteriore salto di qualità:
- la coerenza dei dati forniti nelle diverse basi informative, a cominciare dalla definitiva risoluzione dell’annoso problema del numero effettivo di civici e di unità immobiliari presenti sul territorio nazionale e oggetto di intervento;
- strettamente collegato al punto precedente è la visibilità sull’avanzamento rispetto agli obiettivi contrattuali, a maggior ragione vista l’entità delle penali in gioco, nonché la previsione di effettiva disponibilità dei servizi per singola area di intervento. È nota a tutti la scadenza del 30 giugno 2026, ma il rispetto delle tappe intermedie è fondamentale, anche solo per eventuali ri-pianificazioni degli interventi. A titolo di esempio si ricorda che l’obiettivo di copertura dei civici era fissato nel 15% per il 30 giugno 2023, contro il 3,41% di realizzati e il 14,34% riportato ad agosto.
All’interno delle misure presentate dal Governo prima della pausa estiva ci sono specifiche risorse per indirizzare questo problema, ma la soluzione non sembra ancora dietro l’angolo.