Saranno il 2014 e il 2015 gli anni chiave per spingere la digitalizzazione del Comune di Napoli. È quanto annuncia ad Agendadigitale.eu Monia Aliberti, Assessore alla Comunicazione e promozione della città con delega a Comunicazione, immagine e promozione della città, made in Naples, promozione degli eventi.
Assessore Aliberti il Comune di Napoli ha un’Agenda digitale vera e propria?
Siamo in una fase interlocutoria avanzata per l’attuazione di diverse azioni e interventi previsti nell’ambito del Pon Metro.
Su quali servizi digitali state puntando maggiormente?
Appena sarà pronta la programmazione operativa partiremo con una campagna di comunicazione per rendere noti i contenuti
Cosa c’è in calendario per il 2014?
La programmazione interna passa per l’asse 2014/2015. Stiamo ristrutturando la comunicazione interna e mettendo a punto un modello di comunicazione in grado di sostenere la diffusione delle iniziative realizzate da questa amministrazione, rivolgendoci al cittadino in modo nuovo, semplice, veloce e trasparente. Stiamo riorganizzando le risorse interne per garantire una maggiore interoperabilità tra tutti i settori. Il valore da comunicare è la città nella sua interezza, quindi lavoriamo alla costruzione di una grande rete di relazioni che partono dal Comune, passano per le società partecipate e arrivano a tutti gli stakeholder del territorio.
Quanto contano le infrastrutture a banda larga per l’erogazione di servizi innovativi e a che punto è il Comune di Napoli su questo fronte?
Stiamo mettendo a punto la rete wi-fi cittadina per erogare il servizio di connettività a tutti i cittadini in modalità gratuita. Ma questo è solo il primo passo. Stiamo progettando una città 3.0, vicina ai cittadini e fortemente orientata ai servizi innovativi. Lo standard qualitativo al quale puntiamo è molto elevato; la strada è lunga ma è quella giusta.
Quanto è importante il ruolo dei Comuni, soprattutto quelli di medie-grandi dimensioni, per l’attuazione dell’Agenda digitale nazionale?
Il contributo dei Comuni ai fini dell’attuazione dell’Agenda Digitale nazionale è importantissimo. I Comuni rappresentano il punto di contatto reale con i cittadini che esprimono bisogni e necessità. Abbiamo recentemente avviato una campagna di ascolto dei bisogni della cittadinanza al fine di comprendere le necessità e allineare gli interventi politici nella direzione giusta.
Spending review: è un tema sempre più importante, complice la crisi. Il digitale può aiutare a tagliare le spese della PA? Avete già risultati in tal senso? O avete progetti ad hoc al via?
Tra poco tempo pubblicheremo il blog della città di Napoli, realizzato completamente a costo zero per l’amministrazione e senza intervento di sponsor privati, frutto di un grande impegno realizzato grazie al personale interno all’amministrazione e al mio staff. Si tratta di uno strumento complementare al sito web istituzionale, che per sua natura deve riportare le notizie in maniera differente. La comunicazione pubblica in Italia resta un grande tema da affrontare, da semplificare perché si riesca a dialogare in maniera semplice e diretta con i cittadini. Ridurre le spese delle PA è possibile ed è fondamentale e l’obiettivo è raggiungibile attraverso una rivisitazione diversa della comunicazione, che dovrebbe guadagnare un modello web-centrico.
La “rivoluzione” digitale della PA necessita di competenze: come è organizzato il Comune in tal senso? Prevedete specifiche attività di formazione?
Sta per partire una fase importante che vede l’adeguamento del sito web istituzionale ai dettami delle Linee Guida 2014 sull’Usabilità dei siti web delle PA, in collaborazione con il Dipartimento della Funzione Pubblica e del gruppo di lavoro Glu. Abbiamo identificato diverse competenze interne e stiamo provvedendo a un primo ciclo formativo in tema di usabilità, scrittura per il web, ottimizzazione per i motori di ricerca.