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Network-as-a-Service e automazione: strumenti e strategie per l’efficienza delle telco



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L’adozione di AI e ML sta trasformando il settore delle telecomunicazioni, migliorando l’efficienza operativa e riducendo i costi. Con l’automazione delle reti e il modello Network-as-a-Service (NaaS), le telco stanno diventando leader nell’innovazione. Questa sinergia offre maggiore agilità e flessibilità, aprendo nuove opportunità di crescita

Pubblicato il 30 lug 2024

Davide Di Labio

Associate Partner KPMG



tlc telecom telco

La trasformazione digitale nel settore delle telecomunicazioni ha subito un’accelerazione significativa grazie all’adozione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale (AI) e il machine learning (ML) anche sull’elemento chiave della rete. Questi strumenti non solo migliorano l’efficienza operativa e riducono i costi, ma posizionano le telco come pionieri dell’innovazione, pronte a cogliere nuove opportunità di crescita.

L’automazione delle reti: dalla teoria alla pratica

L’automazione delle reti, alimentata dall’AI e dal ML, permette alle telco di ottimizzare le operazioni, migliorare l’efficienza e ridurre i costi. Secondo il TM Forum, il 91% delle telco prevede di investire in Autonomous Network (AN) entro i prossimi tre anni. L’AI applicata alle reti consente di prendere decisioni basate su analisi predittiva e di rilevare proattivamente i guasti, ottimizzando la qualità del servizio e riducendo i costi operativi. Questo è fondamentale in un contesto dove il 73% delle aziende telco considera l’efficienza operativa e la riduzione dei costi come driver principali per la trasformazione digitale.

I livelli di automazione

L’automazione delle reti si sviluppa su più livelli, ognuno rappresentando un grado crescente di intelligenza e autonomia. Al Livello 0, tutto è manuale, simile a guidare un’auto senza alcun aiuto: ogni operazione di rete richiede intervento umano. Passando al Livello 1, con funzioni di assistenza come il cruise control, le reti monitorano automaticamente e notificano i tecnici, che devono ancora intervenire. Al Livello 2, la gestione della larghezza di banda viene automatizzata, ma è ancora necessaria la supervisione umana per operazioni complesse. Orange ad esempio, come molti altri operatori, ottimizza la larghezza di banda durante i picchi di traffico, migliorando l’esperienza dell’utente senza intervento manuale continuo.

Il Livello 3 porta un’automazione più avanzata, dove le reti possono risolvere problemi noti autonomamente, richiedendo assistenza umana solo per situazioni nuove o impreviste. Un esempio è China Unicom: l’azienda ha già ottenuto risultati impressionanti concentrandosi su use case ad alto valore e utilizzando l’intelligenza artificiale generativa. China Unicom diagnostica 1,5 milioni di reclami dei clienti al mese con un tasso di risoluzione dell’80% al primo intervento. Inoltre, i sistemi intelligenti di risparmio energetico coprono il 98% delle stazioni, risparmiando oltre 40 milioni di Kwh mensili. Al Livello 4, le reti utilizzano analisi predittive e gestione automatica per risolvere quasi tutti i problemi, richiedendo intervento umano solo in circostanze eccezionali. Un operatore ha potuto spegnere porzioni della rete durante le ore di minor utilizzo, risparmiando energia e riducendo i costi operativi del 20%. Un altro operatore, China Telecom, mira a raggiungere questo livello di automazione nel 40% degli scenari ad alto valore entro il 2024.

Infine, il Livello 5 rappresenta il massimo dell’automazione, con reti che operano in totale autonomia, gestendo e ottimizzando tutte le funzioni senza supervisione umana, come le auto completamente autonome.

Attualmente, meno del 10% delle telco ha raggiunto il Livello 4, indicando che la maggior parte delle operazioni di rete sono ancora semi-automatiche e richiedono interventi umani per una gestione completa.

Network-as-a-Service: una nuova era di flessibilità

Il Network-as-a-Service (NaaS) rappresenta una delle innovazioni più significative sinergiche rispetto all’AN. Questo modello consente alle telco di offrire servizi di rete on-demand, flessibili e scalabili, trasformandole in piattaforme di servizi digitali avanzati. Le aziende possono configurare e ottimizzare dinamicamente le risorse di rete secondo le necessità, simile all’uso di un servizio cloud. Questo approccio fornisce maggiore agilità, efficienza dei costi e capacità di adattarsi rapidamente alle esigenze aziendali in evoluzione.

Diverse aziende stanno sfruttando il NaaS per rivoluzionare le loro infrastrutture e offrire servizi all’avanguardia. AT&T, ad esempio, ha sviluppato un framework tecnico avanzato che rende le capability di rete facilmente accessibili attraverso i marketplace degli hyperscaler partner, semplificando l’integrazione per sviluppatori e aziende. Questa trasformazione ha migliorato significativamente la flessibilità operativa e ridotto i costi. Singtel ha adottato una strategia NaaS per modernizzare la propria infrastruttura, investendo in tecnologie cloud-native e automazione. Questa strategia consente la gestione e l’ottimizzazione delle prestazioni di rete attraverso un’interfaccia self-service, facendo risparmiare fino al 15% sui costi operativi. Lumen Technologies ha lanciato una piattaforma Internet-on-Demand che permette ai clienti enterprise di connettersi facilmente alla rete attraverso un portale digitale o API, rivoluzionando il modo in cui acquistano, utilizzano e gestiscono i servizi di rete. I tempi di provisioning sono stati ridotti notevolmente, consentendo di attivare in alcuni casi servizi internet in meno di 5 minuti.

I benefici del NaaS

Il NaaS offre vantaggi significativi, tra cui un notevole aumento dell’efficienza, riduzione dei tempi di delivery dei progetti e diminuzione delle operazioni manuali. Questo modello migliora la flessibilità del prodotto (di rete) e l’esperienza del cliente, permettendo di monitorare e gestire tutto il servizio in un unico sistema integrato accelerando i tempi di provisioning della rete fino al 50%.

Le sfide dell’implementazione

Nonostante i benefici, l’automazione delle reti comporta sfide complesse. Integrare soluzioni multi-layer richiede un’attenta orchestrazione per evitare interruzioni del servizio. La carenza di competenze interne richiede investimenti significativi in formazione e nella ricerca di talenti specializzati. La standardizzazione e l’interoperabilità delle API sono essenziali per evitare soluzioni frammentate, mentre la gestione del cambiamento culturale e la resistenza interna possono rallentare l’adozione.

Gli operatori asiatici sono leader nell’automazione delle reti e nel NaaS grazie a diversi fattori chiave. La forte competizione nel mercato ha spinto le aziende a investire pesantemente in AI e ML per migliorare l’efficienza operativa e ridurre i costi.

Le politiche governative in paesi come Cina, Giappone e Corea del Sud incentivano l’innovazione nel 5G e nell’AI, creando un ambiente favorevole per le telco. La disponibilità di talenti altamente specializzati facilita l’implementazione rapida di tecnologie avanzate.

Infine, le collaborazioni strategiche con giganti tecnologici “locali”, come Huawei e Samsung, hanno creato ecosistemi innovativi che accelerano lo sviluppo di soluzioni di rete all’avanguardia. Questi elementi combinati hanno permesso agli operatori asiatici di stabilire una posizione di leadership globale nell’automazione delle reti e nel NaaS

Conclusioni

Superare queste sfide con strategie precise, formazione e adattabilità è cruciale per sfruttare il pieno potenziale dell’automazione e migliorare la competitività delle telco nel mercato. Tale shift sarà ancora più fondamentale per operatori Wholesale/NetCo che introdurranno in maniera incrementale aspettative di automazione sempre più alte anche sull’ecosistema allargato di fruitori del servizio e partner.

La sinergia tra Network Automation e Network-as-a-Service rappresenta la chiave per ridefinire l’efficienza e l’innovazione nelle telecomunicazioni, aprendo la strada a un futuro di connettività più intelligente, flessibile e reattiva.

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