L’Intergruppo parlamentare sull’Agenda Digitale ha tre funzioni principali:
- migliorare i provvedimenti nei quali ci sono contenuti relativi al digitale (vedi ad esempio l’analisi del terzo decreto Salva Roma, in cui è inserito un comma sulla webtax che è bene emendare per evitare contraddizioni con altri commi);
- aiutare la diffusione della cultura del digitale tra i parlamentari, sapendo che il divario culturale interessa anche mass media e in generale la classe dirigente;
- stimolare il Governo ad agire su questo tema. Da questo punto di vista siamo ancora in attesa che si completi l’emanazione dei decreti attuativi per l’Agenda Digitale (ne mancano ancora 38 su 55), sapendo che questo è solo il presupposto, perché naturalmente il digitale non si fa con la carta.
È necessario che il premier si faccia carico dell’Agenda Digitale, o assegnando una responsabilità politica specifica o coordinando in prima persona le politiche del digitale distribuite sui diversi Ministeri, sulla base della logica del digitale come pratica diffusa.
L’auspicio è, comunque, che ci sia con chiarezza e a breve una guida politica forte sui temi del digitale.