Abbiamo condotto una nuova analisi su dati di basi censuarie per approfondire il problema denunciato in precedenza, cioè che anche a Milano la fibra ottica è a macchia di leopardo, ossia ha zone a fallimento di mercato.
Ci possono essere due diverse cause per questo fenomeno.
- Da un lato potrebbero essere stati gli operatori che hanno progettato alla fine degli anni ‘90 l’infrastruttura più capillare a Milano (Metroweb, in stretto rapporto con Fastweb, di gran lunga il suo principale cliente dell’epoca) a tenersi troppo lontani da alcuni isolati meno promettenti o più costosi da raggiungere.
- Dall’altro, in alternativa, gli operatori che oggi stanno utilizzando quella infrastruttura, per commercializzare servizi FTTH potrebbero non aver ancora richiesto il rilegamento degli edifici a partire da punti di presenza in cui la domanda è più bassa.
In entrambi i casi, sembra, stando all’esercizio di classificazione proposto, che questi soggetti abbiano tenuto conto, nel definire le loro priorità, di criteri socioeconomici quali il livello di istruzione ed il tasso di occupazione della popolazione.
La disomogeneità riscontrata sui dati AGCOM potrebbe derivare quindi, in alternativa, o dalle scelte di offerta fatte a suo tempo da Metroweb (se alcune zone richiedessero lo sviluppo di infrastrutture passive costose, non ancora deciso da Openfiber, che ha recentemente assorbito Metroweb) o da carenza di domanda se, come risulta da molte discussioni in rete, Open Fiber è pronta a rilegare gli edifici relativamente vicini alla sua infrastruttura passiva su richiesta degli abitanti. Potrebbe inoltre esserci un gap temporale tra il rilegamento dell’edificio da parte dell’operatore wholesale e l’attivazione dell’offerta da parte del fornitore di servizi retail. Ulteriori fonti di incertezza derivano dal fatto che le mappe AGCOM, con riferimento alla copertura FTTH, indicano in verde le “zone infrastrutturate”.
La fibra a Milano, avanguardia d’Italia in Europa
Il piano che ha reso noto in Italia il caso Milano e ha fatto conoscere Fastweb come impresa votata ai servizi in fibra risale alla fine degli anni ’90 e i servizi al dettaglio a Milano sono partiti nel 2001. Per molti anni si è trattato dell’unica infrastruttura adatta a fornire servizi a banda ultralarga ad utenze residenziali in Italia. In realtà i servizi inizialmente offerti da Fastweb erano FTTB e a velocità non eccelsa (10Mb simmetrici) e basati su una tecnologia oggi superata, anche se largamente migliori dei servizi ADSL dell’epoca. In quegli anni l’iniziativa di Fastweb poneva l’Italia all’avanguardia in Europa, anche se sul versante della domanda il successo fu limitato (fig. 1), presumibilmente a causa del differenziale di prezzo.
Fig. 1
Negli anni successivi Fastweb ha esteso la sua offerta in Italia basandosi principalmente sull’unbundling del local loop in rame e l’ADSL. Successivamente ha iniziato ad offrire servizi VDSL e EVDSL basandosi sia sul subloop unbundling che sul VULA. A Milano l’upgrade dei servizi FTTB è cominciato nel 2010 con servizi a 100Mb/sec in download e 50Mb/sec in upload, in concomitanza con il lancio dell’iniziativa congiunta Fibra per l’Italia, presto interrotta, tra Fastweb, Vodafone e Wind. Nel 2016, anche a Milano, gli upgrade di prestazione di Fastweb sono stati introdotti con tecnologie EVDSL e solo successivamente è iniziata l’offerta di servizi FTTH a 1000 Mb/sec (presumibilmente come risposta alla competizione delle imprese che avevano aderito ai piani FTTH di Open Fiber (in primis Vodafone, Tiscali e Wind-Infostrada).
Possiamo considerare quindi il caso di Milano per certi aspetti atipico, nel quadro italiano, caratterizzato come fu, inizialmente, dalla alleanza tra un nuovo entrante e una municipalizzata, con una forte carica innovativa, all’epoca della irrazionale esuberanza dei mercati finanziari che condusse al crollo della primavera del 2000. Per altri aspetti esso è rappresentativo del punto di vista di operatori che dovettero successivamente affrontare significativi vincoli finanziari e videro nelle successive evoluzioni delle tecnologie Vdsl una strada per contenere gli investimenti. Infine esso risente oggi della competizione strategica tra TIM e Fastweb, da un lato, e Open Fiber e i suoi alleati retail dall’altra.
I rapporti tra copertura FTTH e copertura FTTC
Al fine di caratterizzare gli esiti sin qui prodotti da questa evoluzione, sono stati effettuati nuovi esercizi di classificazione delle sezioni censuarie ISTAT, analizzando i rapporti tra copertura FTTH e copertura FTTC.
In particolare, sono state utilizzate variabili socioeconomiche ed urbanistiche a livello di sezione censuaria quali variabili esplicative per calcolare due diversi alberi di classificazione, rispettivamente aventi per variabili endogene la percentuale di copertura FTTH e FTTC delle sezioni. Queste due partizioni del territorio possono essere tra loro intersecate per verificare l’esistenza di coppie di foglie, una dell’albero FTTH e una dell’albero FTTC, cui appartenga un numero elevato di sezioni censuarie. Le sezioni appartenenti alla intersezione di due foglie condividono la caratterizzazione socioeconomica che esse hanno nei due alberi. Ne risulta una caratterizzazione più precisa di questi casi esemplificativi. Un ulteriore raffinamento può essere ottenuto considerando distintamente sezioni appartenenti a diverse Zone di decentramento.
A titolo esemplificativo presentiamo alcuni dati che caratterizzano cinque gruppi di sezioni individuate intersecando specifici nodi terminali dell’albero di classificazione FTTH e di quello FTTC. La scelta fatta assicura che, per ogni zona di decentramento, sia presente il gruppo di sezioni che, in quella zona, comprende più sezioni.
Limitatamente a questi cinque gruppi di sezioni, individuati con le lettere da A ad E, presentiamo in primo luogo le regole di classificazione scelte dall’algoritmo di costruzione degli alberi. In secondo luogo, nella successiva tabella presentiamo il grado di copertura dei servizi a banda ultralarga ed alcuni indicatori socioeconomici.
Per contenere l’arbitrarietà nella stima della disponibilità dei servizi FTTH, EVDSL e FTTH si è deciso di limitarsi a fare riferimento alla numerosità degli indirizzi stradali in cui è disponibile il servizio, rapportando questo dato, per ciascuno dei tre servizi, al numero degli indirizzi stradali in cui è disponibile il servizio ADSL.
Conviene notare, innanzitutto, nella seconda tabella, che, passando dai gruppi A e B al gruppo E, decresce la copertura FTTH e cresce quella VDSL e quella EVDSL. In particolare, nei gruppi A e B la copertura FTTC è praticamente nulla. La copertura FTTC, e in particolare quella EVDSL, sono significativamente presenti nei casi in cui quella FTTH è molto bassa.
Sia le variabili socioeconomiche utilizzate nella classificazione (prima tabella) sia le altre misurabili a valle di essa (seconda tabella) mostrano la forte disomogeneità socioeconomiche dei cinque insiemi di sezioni. Ad esempio, il rapporto tra numero di laureati e la popolazione con almeno 25 anni è non inferiore al 36%, nelle medie di zona per i gruppi A e B, e mai superiore al 14% nelle medie di zona dei gruppi D ed E. Il rapporto tra disoccupati e appartenenti alle forze di lavoro è compreso tra il 3% ed il 6% nelle medie di zona per i gruppi A e B, mentre è compreso tra il 10% ed il 12% nelle medie di zona del gruppo E. Il rapporto tra studenti con almeno 15 anni e la popolazione tra 15 e 24 anni è mediamente il 92% nel gruppo A e compreso invece tra il 47% ed il 58% nel gruppo E. Il rapporto tra forze di lavoro e popolazione con almeno 15 anni è intorno al 60% nel gruppo A mentre oscilla, nelle medie di zona, tra il 37% ed il 42% nel gruppo E.
Queste ulteriori analisi sembrano confermare che nemmeno nella privilegiata area di Milano l’interazione tra domanda e offerta determina i comportamenti di investimento che il piano del Governo ha ritenuto necessari per le zone a fallimento di mercato. Sarebbe paradossale sostenere che anche a Milano ci sono fallimenti di mercato e occorrono aiuti di Stato. Forse occorre, però, agire su incentivi e regole per far funzionare meglio il mercato.
Regole di classificazione per i gruppi di sezioni analizzate | ||
A | Rapporto tra Laureati e Diplomati e popolazione con almeno 20 anni | > ,811 |
Componenti medi per famiglia | > 2,198 | |
Percentuale della popolazione con almeno 55 anni | (,286, ,348] | |
Rapporto tra occupati e popolazione con almeno 15 anni | (,544, ,593] | |
B | Percentuale delle famiglie con almeno 5 componenti | <= 3,1% |
Rapporto tra Laureati e Diplomati e popolazione con almeno 20 anni | (,714, ,811] | |
Superficie media per abitante delle abitazioni | (43,178, 50,290] | |
Rapporto tra occupati e popolazione con almeno 15 anni | (,500, ,544] | |
C | Rapporto tra Laureati e Diplomati e popolazione con almeno 20 anni | (,500, ,616] |
Percentuale delle famiglie con al più 2 componenti | (,710, ,788] | |
Rapporto tra occupati e popolazione con almeno 15 anni | (,500, ,544] | |
Percentuale degli edifici residenziali in stato pessimo o mediocre | > ,000 | |
Superficie media per abitante delle abitazioni | (34,023, 38,409] | |
D | Componenti medi per famiglia | (1,808, 1,928] |
Rapporto tra occupati e popolazione con almeno 15 anni | <= ,438 | |
Percentuale degli edifici residenziali in stato pessimo o mediocre | <= 12,5% | |
Percentuale degli edifici residenziali costruiti prima del 1946 | <= ,000 | |
E | Quota delle persone con almeno 15 anni con al più la licenza media | > ,463 |
Rapporto tra Laureati e Diplomati e popolazione con almeno 20 anni | <= ,500 | |
Componenti medi per famiglia | (1,928, 2,043] | |
Rapporto tra occupati e popolazione con almeno 15 anni | <= ,438 | |
Percentuale degli edifici residenziali in stato pessimo o mediocre | <= 12,5% | |
Percentuale degli edifici residenziali costruiti prima del 1946 | <= ,000 |
Copertura dei servizi e caratterizzazione socioeconomica dei gruppi di sezione | |||||||||
Gruppo di Sezioni | Zona di decentramento | N° di sezioni censuarie | Rapporto tra numero di laureati e popolazione con almeno 25 anni | Rapporto tra disoccupati e appartenenti alle forze di lavoro | Rapporto tra studenti con almeno 15 anni e popolazione tra 15 e 24 anni | Rapporto tra appartenenti alle forze di lavoro e popolazione con almeno 15 anni | Rapporto tra numero di indirizzi serviti da VDSL e numero di indirizzi serviti da ADSL | Rapporto tra numero di indirizzi serviti da FTTH e numero di indirizzi serviti da ADSL | Rapporto tra numero di indirizzi serviti da EVDSL e numero di indirizzi serviti da ADSL |
A | Centro Storico | 13 | 58% | 3% | 92% | 59% | 0% | 92% | 0% |
Forze Armate – San Siro – Baggio | 5 | 50% | 3% | 92% | 60% | 0% | 74% | 0% | |
B | Centro Storico | 7 | 44% | 5% | 91% | 56% | 0% | 92% | 0% |
Porta Vittoria – Porta Romana – Rogoredo | 18 | 41% | 4% | 77% | 55% | 0% | 93% | 0% | |
Forze Armate – San Siro – Baggio | 7 | 39% | 4% | 79% | 55% | 0% | 86% | 0% | |
Porta Genova – Giambellino – Lorenteggio | 6 | 39% | 6% | 85% | 55% | 0% | 84% | 0% | |
Porta Venezia – Lambrate – Città Studi | 20 | 38% | 5% | 83% | 55% | 0% | 99% | 0% | |
Porta Volta – Fiera – Gallaratese – Quarto Oggiaro | 9 | 36% | 4% | 82% | 55% | 9% | 89% | 5% | |
C | Stazione Centrale – Greco – Crescenzago | 8 | 19% | 7% | 59% | 57% | 55% | 76% | 32% |
D | Porta Venezia – Lambrate – Città Studi | 5 | 14% | 7% | 61% | 45% | 78% | 49% | 24% |
Porta Ticinese – Vigentino – Gratosoglio | 8 | 10% | 11% | 50% | 44% | 86% | 59% | 0% | |
Porta Nuova – Bovisa – Niguarda – Fulvio Testi | 13 | 8% | 10% | 49% | 42% | 11% | 83% | 6% | |
Porta Vittoria – Porta Romana – Rogoredo | 17 | 7% | 10% | 51% | 44% | 57% | 56% | 5% | |
Porta Volta – Fiera – Gallaratese – Quarto Oggiaro | 9 | 7% | 9% | 52% | 38% | 73% | 56% | 46% | |
Porta Genova – Giambellino – Lorenteggio | 13 | 5% | 12% | 52% | 40% | 90% | 49% | 38% | |
E | Porta Volta – Fiera – Gallaratese – Quarto Oggiaro | 32 | 7% | 10% | 52% | 40% | 55% | 50% | 21% |
Porta Ticinese – Vigentino – Gratosoglio | 18 | 7% | 10% | 58% | 37% | 100% | 25% | 0% | |
Porta Nuova – Bovisa – Niguarda – Fulvio Testi | 11 | 7% | 10% | 56% | 41% | 5% | 76% | 5% | |
Porta Vittoria – Porta Romana – Rogoredo | 6 | 7% | 11% | 49% | 42% | 0% | 74% | 0% | |
Porta Genova – Giambellino – Lorenteggio | 17 | 7% | 11% | 47% | 41% | 80% | 35% | 37% | |
Forze Armate – San Siro – Baggio | 14 | 5% | 12% | 49% | 40% | 76% | 60% | 25% |