LE E-AGENDE DEI COMUNI

Piacenza, servizi digitali “speciali” in vista dell’Expo 2015

La città vuole trasformarsi in una smart city per cogliere le opportunità legate all’evento. Pasinelli: “Puntiamo a promuovere e valorizzare il territorio”. Si lavora anche alla realizzazione di una fabbing area per la stampa 3D

Pubblicato il 29 Gen 2015

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Non ha ancora approvato formalmente un documento relativo all’Agenda digitale locale il Comune di Piacenza. Ma l’amministrazione è comunque in campo con una serie di iniziative grazie al coinvolgimento diretto al progetto Madler della Regione Emilia Romana, volto appunto alla definizione di una Agenda digitale locale in linea con quella regionale ma anche con i documenti nazionale ed europeo. “L’obiettivo è approvare il documento dopo un percorso di partecipazione che avverrà nei prossimi mesi”, annuncia Aldo Pasinelli, responsabile Sistemi Informativi e coordinatore dell’unità di progetto Smart City del Comune di Piacenza. L’approvazione formale da parte della Giunta comunale dovrebbe avvenire entro il mese di giugno 2015 “ma l’adozione è vincolata alle fasi di approvazione del bilancio e della relativa Relazione Previsionale Programmatica e quindi potrebbe subire ulteriori slittamenti”, puntualizza Pasinelli.

Nel frattempo sono in corso diverse iniziative e progetti connessi ai temi dell’Agenda digitale fra cui quello legato alla gestione documentale. “Si sono già fatte alcune significative esperienze – dalla dematerializzazione completa degli atti comunali alle pratiche Sueap – ed è in corso la predisposizione di un progetto complessivo di ente”, dice Pasinelli. Si lavora anche al completamento dei servizi erogati telematicamente relativi al Suap comunale volti anche alla semplificazione dei rapporti con i vari stakeholder. “In termini di semplificazione è stato attivato, già a partire dal 2013, un Forum della semplificazione per le imprese che ha visto il coinvolgimento delle principali associazioni ed enti del territorio”, aggiunge il responsabile dei Sistemi informativi. E nel corso del 2014 è stato adottato libreoffice come suite open source per la produttività individuale. “In questo periodo è in corso l’attivazione di un progetto pilota per il sistema di collaboration e posta elettronica: zimbra”. In cantiere anche l’estensione del servizio wi-fi cittadino. “È un obiettivo di mandato dell’Amministrazione comunale incrementare il numero delle aree (hot spot) coperte da tale servizio. A tal proposito si sta valutando da qualche tempo la possibilità di dare un accesso libero, ovvero senza riconoscimento, oltre che gratuito”, annuncia Pasinelli.

Riflettori puntanti anche su alfabetizzazione e competenze digitali. “Il tema dell’acculturamento digitale è molto sentito dall’amministrazione. Sono già numerosi i corsi di alfabetizzazione digitale organizzati dall’ente; solo nel 2014 sono stati erogati 8 moduli formativi da 20 ore cadauno che ha visto la partecipazione di oltre 150 cittadini”. Il Comune prevede poi lo sviluppo di un applicativo per dispositivi mobili per turisti e cittadini con la possibilità di visitare “virtualmente” i musei civici e lavora anche a un progetto per la valorizzazione dei dati pubblici (open data).

“Tra gli obiettivi per il 2015 uno tra i più rilevanti è sfruttare l’opportunità rappresentata da Expo 2015 per promuovere e valorizzare il territorio attraendo eventi e turisti/visitatori. In questo senso l’app per smartphone rappresenta un asset strategico su cui si vuole puntare per promuovere il territorio e le sue ricchezze. Altra azione strategica prevista è la costituzione dell’Associazione Piacenza Smart City, sul modello di simili associazioni nate nel territorio nazionale, che si occupa di promuovere ed integrare le politiche di promozione della città intelligente, creando interazione sulle stesse e soprattutto coordinando l’attività di raccolta di risorse sia a livello locale che regionale che nazionale ed europeo. L’orientamento per la città Intelligente, sostenibile ed inclusiva è l’orientamento strategico di Piacenza ed il modo concreto per riscrivere il patto per lo sviluppo e la crescita”. In previsione anche la costituzione dell’hub delle Industrie Culturali Creative ed Innovative Piacentine nel Quartiere Roma “dove si realizzerà una Fabbing Area per la promozione dei makers, ovvero a vantaggio di coloro che, operando in una logica open source, realizzano oggetti costruiti attraverso la stampa in 3D, apparecchi elettronici e realizzazione robotiche o produzioni artigianali realizzate anche con tecnologie avanzate ma accessibili, e per la messa a disposizione di spazi temporanei a favore dei creativi”.

Quanto alle infrastrutture di rete il Comune si è dotato di una rete a banda larga in fibra ottica a livello cittadino per l’erogazione del servizio wi-fi gratuito. Le aree coperte dal servizio sono circa una ventina e ne sono previste altre entro la fine del 2015. Il Comune aderisce inoltre al sistema pubblico di connettività attraverso Lepida. “In termini di diffusione sul territorio della rete a banda larga la situazione è in linea con altri capoluoghi della Regione – puntualizza Pasinelli -. Resta un’area in digital divide la cui copertura è prevista nei finanziamenti del Mef e dovrebbe essere completata entro il 2016. Siamo in contatto con alcuni operatori Wisp locali e nazionali per favorire la copertura a banda larga via wireless anche per le aree attualmente definite a fallimento di mercato e che verranno servite da Adsl completati i lavori del Mef”.

Si confida molto, inoltre, sull’utilizzo delle tecnologie digitali per contenere le spese dell’ente. “In particolare il progetto di gestione documentale, il Suap, ecc. sono progetti concreti già avviati che mirano alla completa dematerializzazione dei documenti e del processo di lavoro. Ci si attendono consistenti risparmi dei costi operativi derivanti dalla gestione cartacea dei documenti. Parallelamente, i progetti di adozione di software open source hanno consentito all’ente di risparmiare ingenti stanziamenti per il rinnovo delle relative licenze d’uso. Altre azioni di contenimento sono connesse all’introduzione della tecnologia Voip per il sistema di telefonia che ha già comportato diversi benefici e riduzione di costi eliminando costose linee telefoniche tradizionali. E abbiamo iniziative legate all’utilizzo esteso delle Pec e della firma digitale sempre in ottica spending review”.

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