Sono aperte per un mese, fino al 20 dicembre, le consultazioni pubbliche della Strategia nazionale per la banda ultralarga e per la crescita digitale.
Due strategie distinte ma intimamente correlate capaci di portare l’Italia al 100% digitale: un lavoro di squadra che il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio – Graziano DelRio – cita come modello virtuoso per ambizione, concretezza e regia unitaria. Hanno lavorato serratamente, per mesi, guidati dalla Presidenza del Consiglio, il Ministero dello sviluppo economico, l’Agenzia per l’Italia digitale e l’Agenzia per la coesione, nonché membri del Parlamento, Infratel Italia ed esponenti della comunità scientifica.
Ci sono tutti gli ingredienti per “svoltare” accelerando lo sviluppo e la crescita nazionale rendendo digitale l’economia italiana: visione, capacità attuative e soprattutto risorse pubbliche. Questa volta ci si affaccia alla nuova programmazione 2014/20 con le idee chiare – gli stakeholders pubblici sono tutti uniti per scalare quelle classifiche europee che ci vedono occupare sempre gli ultimi posti quando si parla di digitale. Ora, quindi, la parola al mercato e ai cittadini perché commentino le soluzioni proposte, propongano soluzioni migliori e si assumano le proprie responsabilità. È sempre così, ma questa volta lo è ancor di più: la pervasività del cambiamento proposto chiama tutti in causa a fare la propria parte, a cambiare le proprie abitudini e a ripensare a nuovi modelli di business.
Oltre 10 miliardi di euro saranno messi in campo nel prossimo settennio per realizzare le due strategie per il digitale, ma quanto il mercato sarà disposto a investire? Quanto i cittadini sapranno accogliere lo switch-off dei tradizionali canali di interlocuzione con la PA?
L’Italia può essere “ultrabroadband ready”, “digital first” solo se tutti gli italiani comprendono il valore di questo sforzo. Partecipare alla consultazione pubblica è una grande occasione per guidare con maggiore consapevolezza e inclusione il più lampante dei sentieri dritti al futuro.