il commento

Piano banda ultralarga, Romano (M5S): “Accelerare è vitale, ecco come”

I dati confermano che il piano aree bianche è in ritardo. Mentre il Governo riparte sulle aree grigie. Se i problemi sono di natura burocratica, M5S è disponibile a ulteriori semplificazioni

Pubblicato il 18 Lug 2019

Paolo N. Romano

deputato M5S

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Come tutti ormai saprete il Governo ha deciso di accelerare i lavori per la banda ultra larga per raggiungere le cosiddette aree grigie e bianche, quelle a “fallimento di mercato” (come anche per distribuire i voucher, Ndr.). Progetto ambizioso che comprende il termine dei lavori entro 36 mesi, con una concessione statale ventennale rilasciata alla società Open Fiber.

Sono 7430 i comuni interessati ma, ad adesso, i lavori sono completati solo in 170 (quindi più o meno il 5%). Per questo qualche giorno fa ho presentato un’interrogazione a risposta immediata in IX commissione alla Camera: manca poco tempo, abbiamo preso un impegno con i cittadini e c’è un contratto da rispettare, entro il 2020 i lavori devono essere completati, per questo sono seriamente preoccupato degli scarsi avanzamenti dei lavori. Il Governo presterà la massima attenzione, seguendo passo per passo gli sviluppi.

Non vanno benissimo nemmeno i collaudi: dei 170 comuni solo in 22 c’è un Pcn che li rende collaudabili, per 9 la documentazione è risultata insufficiente , negli altri 13 Infratel ha svolto i collaudi in 5 comuni (il collaudo di altri 8 è previsto a breve) con 3 collaudi falliti e 2 con “prescrizioni sanabili da Open Fiber a breve”.

Spero che Open Fiber possa concentrarsi maggiormente e con più celerità sulle aree a fallimento di mercato, è inaccettabile vivere in un Paese con un tasso così elevato di digital divide, se pensiamo che molte aree coperte attualmente da OF sono già servite da altri operatori, il compito di OF, affidatogli da Infratel, dovrebbe essere quello di portare connettività prioritariamente dove ancora non è disponibile.

Inoltre auspico che tutti i servizi del bando siano messi a disposizione, consentendo anche ai piccoli operatori di realizzare una propria rete Ftth o di utilizzare il FWA che in molte situazioni potrebbe tranquillamente sopperire all’ultimo miglio in fibra e renderebbe più facile e veloce l’attivazione del servizio.

L’accesso ad una rete internet dovrebbe essere cosa scontata, se i problemi di Open Fiber sono di natura burocratica siamo ovviamente disponibili a semplificare più possibile le procedure, per riuscire a rispettare i piani di copertura.

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