CASI EUROPEI BANDA LARGA

Polonia: tre leggi per i 30 Megabit a tutti

La strategia nazionale a banda larga in Polonia, adottata nel novembre 2013, si è aggiornata ancora con una norma di luglio. I continui interventi normativi permettono al Paese di rispettare la tabella di marcia verso gli obiettivi dell’Agenda digitale europea 2020

Pubblicato il 06 Ago 2014

Angelo Alù

studioso di processi di innovazione tecnologica e digitale

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Il Piano nazionale a banda larga della Polonia persegue l’obiettivo di dotare il 100% delle famiglie e delle imprese di un accesso ad Internet con almeno 30 Mbps entro il 2020, con l’ulteriore ambizioso obiettivo di fornire al 50% alle famiglie ed alle imprese una connettività ad Internet con una velocità di 100 Mbps entro il 2020, nel rispetto di quanto previsto dall’Agenda Digitale della Commissione Europea per l’Europa.

Il Dipartimento delle Telecomunicazioni del Ministero dell’Amministrazione e della Digitalizzazione (Ministerstwo Administracji y Cyfrycacji) rappresenta l’organo politico preposto allo sviluppo di reti e servizi di telecomunicazioni, con il compito di coordinare l’implementazione delle reti a banda larga, collaborando con le organizzazioni internazionali di telecomunicazione, quali l’Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU). La funzione del Ministero consiste nell’attuazione del Piano Nazionale Banda Larga, supervisionando anche le attività del Presidente dell’Ufficio delle comunicazioni elettroniche e dell’Istituto Nazionale delle Telecomunicazioni.

Il Dipartimento dei Fondi strutturali (Departament Funduszy Strukturalnych) esercita un ruolo rilevante nel finanziamento di progetti per lo sviluppo della banda larga, mentre il Dipartimento del bilancio e delle finanze (Departament Budżetu i Finansów) si occupa di questioni finanziarie rilevanti in materia.

L’Ufficio delle comunicazioni elettroniche (Urząd Komunikacji Elektronicznej) rappresenta l’autorità nazionale di regolamentazione per il mercato delle telecomunicazioni e dei servizi postali.

Il Dipartimento della Società dell’Informazione istituito presso il Ministero dell’Amministrazione e della Digitalizzazione agisce come centro di competenza nazionale dal 2011.

Gli interventi

La strategia nazionale a banda larga in Polonia è stata adottata nel novembre 2013 e rimane valida fino al 2020, al fine di garantire che il 100% delle famiglie e delle imprese abbia accesso a Internet con una velocità di almeno 30 Mbps entro il 2020 e il 50% delle famiglie e delle aziende abbia accesso a Internet con una velocità di 100 Mbps entro il 2020.

Per perseguire tali obiettivi, a livello normativo, la legge del 16 luglio 2004 sulle telecomunicazioni, la legge del 7 maggio 2010 e il MEGA-Act del 2010 sono stati emanati al fine di sostenere lo sviluppo di reti a banda larga in Polonia mediante specifici interventi legislativi, la cui disciplina è integrata dal progetto “Broadband Mapping Polonia” elaborato dall’Ufficio delle comunicazioni elettroniche che fornisce una costante mappatura sulla copertura delle infrastrutture e sulle aree prive di sufficienti condizioni di accessibilità e connettività a rischio digital divide.

In base alla strategia nazionale (più volte aggiornata) si evince chiaramente l’importanza della banda larga che svolge un ruolo sempre più importante ai fini dello sviluppo economico e sociale globale.

I progressi tecnologici realizzati nel corso del tempo richiedono una maggiore capacità di rete, soprattutto mediante un rilevante sviluppo delle reti di nuova generazione (NGN/NGA), per promuovere l’inclusione sociale e la competitività.

Pertanto, è necessario sviluppare una strategia politica finalizzata a garantire l’accesso universale a Internet a banda larga (fissa e wireless), aumentando gradualmente la velocità fino a 30 Mb/s, sostenendo una progressiva diffusione delle reti di accesso di ultima generazione per favorire l’utilizzo di connessioni ad alta velocità superiore a 100 Mb/s.

Per realizzare tali risultati, è stato predisposto anche un documento del Ministero dell’Amministrazione e della Digitalizzazione “Polonia 2030”, che delinea una strategia a lungo termine per l’attuazione dell’obiettivo strategico dell’integrale copertura del paese mediante nuove ed aggiornate infrastrutture digitali in grado di fornire servizi a banda larga avanzati.

Al fine di conseguire gli obiettivi del progetto “Polonia 2030” è necessario adottare una serie di azioni per realizzare condizioni idonee allo sviluppo della digitalizzazione, partendo da un accesso universale e da un utilizzo di Internet a banda larga già nel 2015, per favorire la diffusione delle tecnologie ICT in tutti i settori dell’economia, anche mediante l’introduzione di norme volte a migliorare lo sviluppo delle reti digitali.

In Polonia, a partire dalla fine del 2011, oltre 10 milioni di utenti utilizzano servizi di accesso a Internet, quasi il 12% in più rispetto al 2010. Per quanto riguarda la connessione da dispositivi mobili, già alla fine del 2011, la Polonia ha registrato uno dei tassi di penetrazione più alti a livello europeo, superiore di 0,2 punti percentuali rispetto alla media UE, mentre la rete fissa a banda larga in Polonia rimane ad un livello inferiore a quello della maggior parte dei paesi dell’UE.

Rispetto a questo panorama nazionale, uno dei principali obiettivi è quello di investire nelle infrastrutture digitali basate su tecnologie moderne, monitorandone e migliorandone lo stato evolutivo, mediante l’erogazione di incentivi finanziari per sostenere la crescita della domanda.

Un altro importante obiettivo è quello di stimolare l’incremento della concorrenza nel settore delle telecomunicazioni, mediante la selezione di misure di regolamentazione ottimali, cercando di sviluppare la cooperazione tra gli operatori, tra l’Autorità e le imprese, nel rispetto dei principi di prevedibilità e trasparenza.

Nel mese di maggio 2014, il Presidente dell’Ufficio delle comunicazioni elettroniche ha presentato il “Rapporto sulla condizione, la disponibilità, la qualità del servizio e l’accessibilità dei servizi inclusi nel servizio universale“. Tale relazione contiene un quadro generale delle esigenze degli utenti finali e rappresenta la situazione del mercato nel fornire i vari servizi inclusi nel servizio universale sulla base di tutti i dati in possesso dell’Ufficio (indagini, rapporti di telecomunicazioni, dati riguardanti l’inventario delle infrastrutture e delle applicazioni per mappare la domanda) e, in conformità con i requisiti previsti dalla legge sulle telecomunicazioni, una valutazione in termini di disponibilità, qualità del servizio e relativa accessibilità, evidenziando anche una sintesi dei risultati preliminari delle consultazioni e delle valutazioni con le parti interessate, in particolare con gli utenti finali, consumatori e commercianti del settore delle telecomunicazioni.

A giugno 2014 il Presidente dell’Ufficio delle comunicazioni elettroniche ha presentato una relazione sul mercato delle telecomunicazioni in Polonia nel 2013, redatto sulla base dei dati presentati nel quadro delle relazioni annuali delle telecomunicazioni per il 2013, ai sensi dell’art. 7 della legge sulle telecomunicazioni.

In base alla relazione, risulta che nel 2013 il valore del mercato Internet è cresciuto di oltre il 3,7% rispetto all’anno precedente. Inoltre, è aumentato il numero di clienti che utilizzano i servizi online. In risposta alla crescente domanda di mercato, è aumentata (di 12.1 punti percentuali.) il numero di linee con elevata larghezza di banda. Nel 2013, più di un terzo della popolazione aveva una velocità di 30 Mb/s. Più che raddoppiato il numero dei collegamenti veloci (oltre 100 Mb/s). La costante diffusione di Internet mobile ha reso la Polonia uno dei paesi con uno dei più alti tassi di penetrazione di questo servizio nell’Unione europea (7° posto nel panorama europeo).

Merita di essere segnalato il progetto “Best Practice – Pomorskie Broadband” per lo sviluppo di reti a banda larga in aree sfavorevoli e remote, allo scopo di rimuovere il fenomeno del digital divide. Il progetto è iniziato nel febbraio 2012 ed è previsto per una durata di 31 mesi. Il costo totale del progetto è di circa 38 milioni di euro destinati a garantire la progressiva diffusione di nuove infrastrutture digitali in grado di fornire connessioni sempre più veloci ed efficienti su tutto il territorio nazionale.

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