La Strategia nazionale a banda larga del Regno Unito è finalizzata a promuovere la disponibilità della banda larga superveloce, nel rispetto degli obiettivi fissati dall’Agenda Digitale per l’Europa, sulla base di un programma di innovazione delle infrastrutture digitali nel Regno Unito per garantire una copertura del 95% con 24 Mbps entro il 2017.
Il Dipartimento Governo per la Cultura, Media e Sport (DCMS) è l’organo responsabile della direzione del programma nazionale in materia di banda larga. Nel rispetto della strategia nazionale, le amministrazioni decentrate sviluppano e gestiscono programmi locali a banda larga utilizzando i fondi di finanziamento da utilizzare all’interno dei rispettivi territori.
In particolare, il Governo scozzese è responsabile della gestione delle reti a banda larga in Scozia, in base al programma Scozia Digital Future per sfruttare tutte le opportunità economiche, sociali e ambientali offerti dall’era digitale e promuovere la connettività, la diffusione di servizi pubblici digitali, un’economia digitale fiorente ed un libero accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Il Governo gallese provvede alla gestione delle reti a banda larga in Galles, sulla base del programma Superfast Cymru di investimento nel settore dell’Information and Communication Technology (ICT) e delle infrastrutture a banda larga, per sostenere un processo di inclusione economica e digitale, garantendo l’accesso alla banda larga superveloce entro il 2016.
Il Dept of Enterprise, Trade and Investment, dell’Irlanda del Nord è responsabile della gestione delle reti a banda larga in Irlanda del Nord, il cui programma di governo (PfG) fissa una serie di priorità strategiche per il Paese per perseguire un’economia innovativa e produttiva e una società equa mediante la promozione di una connettività internazionale, la fornitura di infrastrutture di rete di nuova generazione e la stimolazione della banda larga.
La strategia nazionale Gran Bretagna Superfast Broadband Future è stata adottata nel 2010, è stata aggiornata nuovamente nel 2012 e nel 2013 e resterà in vigore fino al 2017. Per raggiungere gli obiettivi della strategia nazionale a banda larga sono previsti investimenti imponenti finalizzati a fornire, mediante un mix di tecnologie fisse, wireless e satellitare, la banda larga superveloce su tutto il territorio del Regno Unito.
Nel 2011, il governo ha stanziato un fondo urbano a banda larga di £100 milioni destinato a sviluppare dieci città super-connesse in tutto il Regno Unito, seguito nel 2012 da un ulteriore fondo di £ 50 milioni per ulteriori 12 città che hanno beneficiato di questo programma.
Il programma banda larga rurale eroga finanziamenti in favore degli enti locali (le amministrazioni decentrate, in Scozia, Galles e Irlanda del Nord), che hanno elaborato, stabilito ed attivato piani locali per fornire la banda larga. Nel corso del tempo è cresciuta la spesa della strategia nazionale a banda larga predisposta dal DCMS mediante il lancio del Programma banda larga rurale per un importo pari a £ 530 milioni di sterline, del Programma Superfast per un importo pari a £ 250 milioni, del Programma Competitive Broadband Fondo Pilots per un importo pari a £ 10 milioni, del Programma Super-Connected Cities per un importo pari a £ 150 milioni, prevedendosi un ulteriore fondo di finanziamento fino a £ 150 milioni di investimenti per migliorare la qualità e la copertura dei servizi di telefonia mobile e servizi dati (il cd. Progetto Mobile Infrastructure).
Attraverso tali interventi il Regno Unito sta fornendo sostegno finanziario ad importanti progetti a banda larga per garantire la fornitura di reti di nuova generazione superveloci anche all’interno delle comunità rurali marginali, a rischio digital divide, allo scopo di realizzare la copertura superveloce entro il 2017, con un minimo di 2 Mbps per tutti entro il 2015.
Gli interventi
Con la strategia nazionale a banda larga il governo intende realizzare una revisione globale di crescita e di sviluppo delle infrastrutture a banda larga, considerata un fattore indispensabile per il rilancio economico del paese, mediante un investimento di £530 milioni per avere la migliore rete a banda larga ultraveloce in Europa entro il 2015.
A tal fine, un mix di tecnologie – fissa, connessione wireless e satellitare – sarà necessario per fornire banda larga ultraveloce in tutto il territorio del Regno Unito, allo scopo di eliminare il digital divide esistente, per la presenza di una minima ma significativa percentuale di individui non in grado di utilizzare la stessa gamma di servizi e applicazioni a banda larga, a differenza della maggior parte delle persone nel Regno Unito, a causa di fattori geografici ed infrastrutturali che alimentano il divario digitale. L’accesso alla banda larga consente inoltre di incoraggiare una maggiore attività di innovazione per la diffusione di nuove idee e conoscenze, la trasformazione di modelli di business mediante una maggiore collaborazione tra imprese e mondo accademico attraverso reti virtuali e nuovi modi di lavorare.
Alla luce di tali linee guida, Investing in super-connected cities Programme è stato lanciato dal governo nel 2011, creando il Fondo Urbano per la banda larga (UBF) per un importo di £100.000.000 destinato a finanziare dieci città “super-connesse” nel Regno Unito. Nel 2012 fu istituito l’ulteriore fondo di 50 milioni di sterline per una “seconda ondata” di finanziamenti che copre ulteriori 12 città beneficiarie di questo programma. Le città supercollegate potranno usufruire di banda larga più veloce e migliore per le piccole imprese, saranno dotate di una copertura wireless nei centri urbani e all’interno di edifici pubblici, avranno connessioni a banda larga più affidabili presso i centri commerciali. Le città di super-connesse sono: Birmingham, Bristol, Brighton and Hove, Cambridge, Coventry, Derby, Leeds e Bradford, Londra, Manchester, Newcastle, Oxford, Portsmouth, Salford e York in Inghilterra; Aberdeen, Edimburgo e Perth in Scozia; Cardiff e Newport in Galles; Belfast e Derry/Londonderry in Irlanda del Nord.
Rural broadband programme è finalizzato a potenziare gli investimenti nelle infrastrutture digitali esistenti in aree rurali o nelle zone che sono più difficili da raggiungere, mediante l’erogazione di fondi per gli enti locali.
Nel giugno 2013 il governo ha lanciato il Superfast extension programme prevedendo un ulteriore fondo di £ 250m di finanziamenti per sostenere una maggiore copertura della banda larga superveloce al 95% dei locali del Regno Unito entro il 2017.
Il governo ha inoltre annunciato un supplemento di £10 milioni per un fondo competitivo attivo dall’inizio del 2014 destinato a realizzare soluzioni innovative volte a fornire servizi a banda larga superveloci nelle zone più difficili da raggiungere nel Regno Unito.
Peraltro, per migliorare i servizi a banda larga nelle zone rurali più difficili da raggiungere, il Dipartimento per la Cultura, i Media e lo Sport (DCMS) e il Dipartimento per l’Ambiente (Food and Rural Affairs) hanno creato il Rural Community Broadband Fund, destinando £ 20.000.000 per aiutare i piccoli progetti comunitari finalizzati ad ottenere una velocità della banda larga superiore a 2Mbps.
Naturalmente, una così imponente strategia nazionale ha contribuito a realizzare traguardi particolarmente positivi, dal momento che secondo una recente ricerca del 16 aprile 2014 elaborata da Ofcom (l’Autorità nazionale indipendente di regolazione della concorrenza per il settore delle comunicazioni nel Regno Unito), una su quattro connessioni a banda larga fisse residenziali nel Regno Unito è ‘superfast’ e le relative velocità sono cinque volte più veloce rispetto a cinque anni fa. In particolare, la percentuale di connessioni superveloci – quelle che offrono una velocità di almeno 30Mbit/s o più – è passata dal 5% nel novembre 2011 al 25% nel novembre 2013. Allo stesso modo la velocità media di connessione superveloce ha continuato a crescere, raggiungendo 47.0Mbit/s nel novembre 2013, con un incremento del 47%, o 15.1Mbit/s dal maggio 2010.
A livello generale l’incremento della percentuale di crescita della velocità media di connessione, grazie a continuativi ed imponenti investimenti in materia di banda larga, genera senza dubbi rilevanti benefici per i consumatori, con risultati, tuttavia, irregolari e disomogenei nella misura in cui un numero significativo di famiglie, soprattutto nelle zone rurali, fruisce di una velocità notevolmente più lenta. In relazione a tali criticità, il 25 febbraio 2014 il Dipartimento per la Cultura, Media e Sport (DCMS) ha stabilito che i progetti locali in tutto il Regno Unito riceveranno un finanziamento aggiuntivo da un fondo di £ 250.000.000: un extra bonus di denaro pubblico potrà essere utilizzato per la banda larga superveloce, facilitando la creazione di imprese e di posti di lavoro soprattutto nelle aree rurali del Paese. Questo finanziamento si aggiunge ai 1,2 miliardi di sterline già investite dal governo centrale e locale per assicurare al 95% della popolazione del Regno Unito accesso alla banda larga superveloce entro il 2017. In questo modo sarà possibile realizzare il miglioramento della produttività delle imprese, creando ulteriori 56.000 posti di lavoro nel Regno Unito entro il 2024.
Il 13 maggio 2014 è stata annunciata la creazione di un nuovo fondo di 1 milione di sterline per aiutare le donne a promuovere il proprio business online. In questo modo, il governo ha realizzato concrete azioni per sostenere le donne a capo di start-up per creare più posti di lavoro e opportunità. Il fondo aiuterà le donne a sfruttare tutte le opportunità della banda larga superveloce per incrementare il proprio business, con ulteriori finanziamenti pari a1,6 milioni di sterline a sostegno delle imprese femminili nelle zone rurali.
I dati
Secondo la ricerca Ofcom, la media urbana di velocità di connessione nel novembre 2013 è stata 31.9Mbit/s, registrando un aumento del 21% dal maggio 2013, la media suburbana di velocità nel novembre 2013 è stata 21.8Mbit/s, con un aumento del 22% dal maggio 2013, mentre la velocità media nelle aree rurali aree è passata da 9.9Mbit/s a 11.3Mbit/s tra maggio e novembre 2013, a causa della limitata disponibilità di servizi a banda larga superveloci nelle zone rurali che incide sulla velocità inferiore di connessione che si registra rispetto alla media generale.
In tale prospettiva, la strategia nazionale a banda larga costituisce un programma fondamentale per il rilancio economico e per il futuro a lungo termine del Regno Unito, con un investimento pari a £ 780.000.000 per garantire che il 95% del Regno Unito abbia accesso alla banda larga superveloce entro il 2017.
Già nel dicembre 2010, il Dipartimento per la Cultura, Media e Sport (DCMS), in collaborazione con il Department for Business, Innovation and Skills, aveva pubblicato un documento strategico dal titolo Gran Bretagna Superfast Broadband Future per realizzare la migliore rete a banda larga superveloce in Europa entro il 2015, garantendo una velocità di almeno 2 Mbit/s entro il 2015. A tal fine, sono stati stanziati £ 530.000.000 per stimolare gli investimenti commerciali nella diffusione della banda larga ad alta velocità soprattutto nelle comunità rurali, allo scopo di misurare lo sviluppo della rete a banda larga del Regno Unito rispetto a quelli in altri paesi dell’UE, sulla base di quattro indicatori principali: la copertura e l’adozione, la velocità, il prezzo e la scelta. Nel mese di agosto 2012, il Segretario di Stato per la Cultura, Media e Sport ha confermato l’obiettivo di dotare il Regno Unito della banda larga più veloce rispetto a tutti i principali paesi europei entro il 2015. Rispetto a questi obiettivi, in base al Report di Ofcom European Broadband Scorecard, pubblicato il 12 marzo 2014, risulta che il Regno Unito occupa il primo posto della classifica rispetto alle cinque maggiori economie dell’UE nello sviluppo della banda larga mobile e fissa, in base a specifici indicatori. La relazione rileva che la disponibilità della banda larga superveloce è aumentata nel Regno Unito da circa il 60% dalla fine del 2011 al 73%. Peraltro, rispetto ai cinque grandi Paesi europei – “EU5” (Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito), il Regno Unito ha la massima diffusione della banda larga al 83%, la più alta percentuale di persone che hanno acquistato prodotti on-line per più di un anno (77%), il maggiore uso settimanale di internet (87%), la percentuale più bassa di persone che non hanno mai usato internet (8%).