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Reti private 5G: ecco il vero potenziale, oltre l’hype



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Architetture ibride, edge computing e reti su misura: il 5G privato promette prestazioni rivoluzionarie, ma richiede visione strategica, competenze avanzute e investimenti significativi per superare le barriere tecnologiche

Pubblicato il 31 dic 2024

Davide Di Labio

Associate Partner KPMG



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Il 5G privato è una promessa o un’opportunità non realizzata? Tra le luci abbaglianti di hype e tecnologie all’avanguardia, si nasconde una realtà che mischia promesse di trasformazione industriale con sfide ardue.

Non si tratta solo di velocità e latenza, ma di un cambiamento profondo nel modo di operare di settori strategici: fabbriche, porti, ospedali e molto altro. È una corsa al futuro o un rischio calcolato?

I principali settori trainanti per il 5G privato

I settori che stanno guidando la corsa all’adozione delle reti wireless private 4G e 5G sono chiari e definiti.

In testa troviamo i media, con le loro produzioni televisive sempre più sofisticate e le trasmissioni in diretta che richiedono connessioni ultra-affidabili. A seguire, troviamo le smart city, il settore pubblico e la difesa, che stanno sfruttando queste tecnologie per migliorare i servizi ai cittadini e garantire la sicurezza nazionale. Il settore finanziario, con banche e assicurazioni in prima fila, sta investendo in reti private per garantire transazioni sicure e veloci.

Non sono da meno l’agricoltura, l’energia, la sanità, il retail, l’intrattenimento e i trasporti, tutti settori che stanno scoprendo come le reti private possano rivoluzionare i propri processi e aprire nuove frontiere di business. Questi comparti, oltre a rappresentare una fetta importante della domanda attuale, sono anche quelli dove gli impatti più significativi della tecnologia 5G si faranno sentire, ridefinendo completamente il modo di lavorare e di interagire.

Il fascino del 5G privato: più di una connessione

Immagina un impianto dove robot e macchinari non solo collaborano, ma si anticipano l’uno all’altro; un porto in cui droni e veicoli autonomi si muovono come se leggessero la mente dei loro operatori; un ospedale dove i dati vitali dei pazienti sono trasmessi in tempo reale e gestiti con la massima sicurezza. Il 5G privato promette questo e molto di più: una connettività cucita su misura, che offre throughput multi-Gbps, latenze sotto i 10 millisecondi e una capacità di connessione massiva.

Ma non è solo questione di numeri. Rispetto al Wi-Fi o all’LTE, il 5G privato distingue le aziende per il controllo totale della rete, garantendo un livello di affidabilità che si adatta a contesti complessi come tunnel sotterranei, hub logistici e catene di montaggio. Eppure, questa prospettiva affascinante porta con sé un prezzo alto: investimenti cospicui, competenze avanzate e una strategia lungimirante.

Le sfide di un ecosistema in evoluzione

Dietro l’entusiasmo c’è il peso delle sfide. I costi iniziali elevati per le infrastrutture e i dispositivi, la costruzione di competenze interne e la necessità di navigare un panorama normativo spesso incerto sono solo alcuni dei freni. Mentre in Germania le bande dedicate offrono vantaggi, in altre nazioni la regolamentazione può rappresentare un ostacolo. E la complessità tecnica? Altro capitolo. L’implementazione di reti private spesso comporta architetture ibride, mescolando edge computing, cloud pubblico e sistemi locali. E se queste architetture possono ottimizzare i carichi di lavoro, aumentano le difficoltà gestionali, soprattutto per le PMI.

Storie di successo: quando il 5G privato fa la differenza

Il 5G privato non è solo teoria: ha già dimostrato il suo valore in casi concreti. Nel settore manifatturiero, Baosteel ha migliorato il rilevamento dei difetti del 90% e risparmiato milioni. Tesla, con la sua Gigafactory di Berlino, ha sfruttato il 5G per far dialogare macchinari mobili con latenza ridotta al minimo. JD Logistics ha ridotto i tempi di timeout del 70% e Shanxi Coking Coal ha automatizzato la gestione dei macchinari, dimezzando il personale operativo. Anche la sanità beneficia di queste tecnologie: per guardare sempre alla Cina il West China Second University Hospital usa il 5G per le visite virtuali in terapia intensiva neonatale.

La visione ibrida e il ruolo delle tecnologie emergenti

I modelli ibridi, che combinano Wi-Fi e 5G, sono un compromesso realistico per molte aziende. L’adozione di RedCap (un 5G “semplificato” per dispositivi meno complessi, ideale IoT) e 5G Advanced (velocità maggiori, latenza ancora più bassa e una capacità di gestire un numero ancora più grande di dispositivi connessi contemporaneamente) potrebbe essere la chiave per abbattere le barriere all’ingresso: dispositivi IoT più economici e performance ottimizzate abbatteranno i costi e semplificheranno la gestione. RedCap, per esempio, offre connessioni affidabili a dispositivi semplici senza sacrificare la velocità, mentre il 5G Advanced estende le capacità per applicazioni avanzate come la produzione adattiva, l’automazione e la manutenzione predittiva. Quando il 5G incontra l’intelligenza artificiale, le operazioni non sono più solo migliorate, ma si trasformano in sistemi autonomi e reattivi.

Un futuro non garantito, ma possibile

Il panorama delle reti private 5G si configura come il crocevia di una rivoluzione industriale digitale, con un’accelerazione che sfida i paradigmi tradizionali dell’adozione tecnologica. Non si tratta più di chiedersi se adottare il 5G, ma come sfruttarlo per acquisire un vantaggio competitivo sostenibile.

Dopo anni di sperimentazioni e proof of concept, le imprese nei mercati più avanzati stanno finalmente superando la soglia critica, scalando le loro implementazioni e traghettando il settore verso un’era di maturità. Tuttavia, questa crescita porta con sé complessità inedite: la diversità degli scenari di deployment, le esigenze sempre più specifiche delle imprese e l’accesso frammentato allo spettro delineano un terreno competitivo stratificato e impegnativo.

5G privato, una dichiarazione di intenti strategica

Il 5G privato, però, non è solo una tecnologia; è una dichiarazione di intenti strategica. È il cuore pulsante di un futuro connesso, dove la capacità di unire reti avanzate, piattaforme edge e intelligenza artificiale diventa cruciale per affrontare la tensione tra capex e opex e accedere a modelli di business innovativi. I system integrator, emersi come attori chiave, orchestrano ecosistemi collaborativi complessi, mentre le piattaforme edge convergenti ridefiniscono il concetto di valore, bilanciando carichi mission-critical on-premises con elaborazioni in cloud.

Il successo delle reti private 5G dipende da una pluralità di modelli di implementazione e attori industriali che stanno rapidamente evolvendo. I system integrator dominano oggi il mercato, grazie alla loro capacità di adattarsi ai contesti specifici delle aziende e di offrire soluzioni su misura, spesso collaborando con grandi vendor di rete come Nokia, Ericsson e Cisco. Tuttavia, non sono gli unici protagonisti. I provider di cloud pubblico ed edge, come AWS e Microsoft, stanno avanzando con soluzioni ibride che portano la flessibilità del cloud direttamente nei siti aziendali. Allo stesso tempo, gli operatori telco si posizionano come partner essenziali grazie alla loro capacità di fornire reti private as-a-service sfruttando lo spettro licenziato, con modelli innovativi che spaziano dalle reti slice ai servizi su licenze pubbliche.

Infine, l’ascesa dei neutral host aggiunge un ulteriore livello di diversificazione: attori come Cellnex in Europa o Critical Mobility negli Stati Uniti stanno costruendo reti per specifici settori o location condivise, dimostrando che l’ecosistema del 5G privato è in piena espansione. È un mosaico ricco di opportunità, dove partnership e strategie intelligenti saranno il collante per costruire una rete industriale trasformata. Per chi ha la visione (e le risorse!), le reti private 5G sono la possibilità di riscrivere le regole del gioco industriale e trasformare ogni impresa in un nodo attivo di un ecosistema globale interconnesso

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