Tante cose belle e buone nel piano banda ultralarga che il Governo dovrà mandare a Bruxelles entro questo mese: c’è una strategia d’azione nazionale, finalmente, un’idea di utilizzo di fondi diversi, con vari incentivi e agevolazioni degli operatori. Gli obiettivi sono pure sacrosanti.
Bisogna evitare che tutto questo resti un “piano dei desideri”, inattuato nella pratica. La sola via per evitare il pericolo è che tutti i tasselli e i relativi attori agiscano all’unisono, nell’interesse nazionale. Serve insomma una forte regia, degna di una missione Paese fondamentale com’è quella di dare all’Italia una rete a prova di futuro.