Il futuro della rete autostradale italiana sarà imperniato su quattro assi: green, servizi, sicurezza e innovazione. Vediamo punto per punto come Autostrade per l’Italia ha immaginato il futuro e cosa sta facendo oggi.
Le parole d’ordine delle autostrade del futuro
Sicurezza, sviluppo sostenibile, servizi all’avanguardia. Monitoraggio delle infrastrutture, sistemi di pagamento innovativi, informazioni in tempo reale e assistenza diretta al viaggiatore. Potenziamento dei servizi digitali, aree di servizio “connesse”, aumento progressivo delle stazioni di ricarica per le auto elettriche.
Tutto questo, naturalmente, all’insegna del green e di una centralità del cliente in termini di sicurezza e piacevolezza della esperienza di viaggio.
Queste sono le autostrade che ci aspettano nell’immediato futuro, in linea con l’ambizioso piano dell’Unione europea volto a promuovere la coesione economica, sociale e territoriale, sostenendo la transizione verde e digitale nell’ottica di una crescita sostenibile. Senza dimenticare che “libertà di muoversi” significa anche inclusione e che le arterie autostradali sono forza trainante per lo sviluppo economico del Paese.
Non una dichiarazione di intenti ma un piano concreto, quello introdotto da Autostrade per l’Italia: un piano fatto di un cronoprogramma, progetti già avanzati e risorse stanziate. Consapevoli del ruolo cruciale svolto dagli operatori autostradali in questo processo europeo e globale, fatto anche di trasporto verde e sostenibile, ci troviamo di fronte ad uno sforzo collettivo che non intendiamo disattendere.
Dunque, cosa si potrà aspettare il cittadino di domani entrando in autostrada?
Innovazione e sicurezza
Troverà sistemi tecnologici in grado di estrarre energia al solo passaggio del traffico. Potrà contare su app che gli consentiranno di pianificare il tragitto conoscendo precise previsioni di traffico, e avrà modo di prenotare la colonnina alla successiva stazione di ricarica rapida per la sua auto elettrica. Saprà inoltre che potrà avere un’assistenza in tempo reale in caso di necessità e poi che la sua auto “dialogherà” con l’infrastruttura, mettendolo in condizione di valutare l’itinerario migliore o l’area di servizio meno congestionata. Potrà inoltre controllare la sua automobile da un monitor, mentre mangia un panino all’interno dell’autogrill… e molto altro ancora.
Sul piano della sicurezza delle infrastrutture, molto è stato fatto e molto ancora si sta facendo. Parole d’ordine, aumento della sicurezza dei viaggiatori, grazie al rafforzamento dei processi di monitoraggio e all’ottimizzazione della pratica manutentiva dell’infrastruttura (ad esempio, basata su manutenzione preventiva e predittiva). Ma anche aumento della sicurezza del personale operativo, grazie all’adozione di piattaforme di pianificazione, esecuzione degli interventi e monitoraggio delle attività abilitate dal digitale.
Sistemi di pagamento innovativi
Altro capitolo, sistemi di pagamento innovativi/pedaggio che vedono nuovi processi di ingresso e uscita dall’autostrada, con ottimizzazione del processo di pagamento e dematerializzazione della carta. E poi più informazione in tempo reale, ovvero, miglioramento della viabilità e del livello di servizio offerto, grazie all’adozione di strumenti e modelli avanzati per l’analisi dei dati e l’ottimizzazione della gestione della rete e delle emergenze. Non solo. Comunicazione e assistenza diretta al viaggiatore: nuovi canali digitali per un aggiornamento in tempo reale al viaggiatore e aree di servizio connesse, snodo fondamentale per la mobilità integrata, in connessione con le città metropolitane ed i loro servizi di mobilità alternativa.
Per supportare tutto questo, sono stati lanciati anche progetti infrastrutturali di grande respiro, come il completo raddoppio di tutto il cablaggio in fibra del tracciato autostradale, per una copertura di 3000 chilometri. Questo consentirà la sensorizzazione di tutte le opere, la collezione di grandi volumi di dati per una loro elaborazione near-real time.
Autostrade, un bene comune
Si tratta ovviamente di un percorso articolato e complesso, che passa da una conversione industriale profonda di Autostrade per l’Italia. La nostra azienda sta ancora attraversando diverse difficoltà – tra cui l’attesa dell’approvazione del nuovo Piano Economico Finanziario da parte del Governo – ma come nuovo management abbiamo una linea di innovazione chiara, condivisa e concreta che intendiamo applicare con la massima determinazione. Lo dobbiamo ai milioni di automobilisti che ogni giorno viaggiano sulla nostra rete. Per questo il nostro Piano Industriale prevede una pianificazione di respiro triennale. Questa trasformazione porterà ASPI a diventare sempre più un’azienda data-driven, sicura, veloce, trasparente e innovativa tramite il digitale.
Come operatori autostradali siamo convinti che sia necessario uno sforzo collettivo in questo percorso sostenibile, tenendo ben presente che le infrastrutture che ci troviamo a gestire sono un bene comune, nonché forza trainante dello sviluppo economico del paese.
Conclusioni
La sfida per contrastare il cambiamento climatico passa necessariamente dalla diffusione di trasporti verdi, sicuri e innovativi. Siamo pronti a sostenere gli investimenti per creare nuovi scenari di mobilità e contribuire all’obiettivo emissioni-zero. Il cambiamento in atto dell’economia verso un modello green vede già la partecipazione attiva di molte imprese: del resto la svolta non sarebbe possibile senza la partecipazione attiva di tutti gli attori presenti sulla scena. Tra queste aziende, Autostrade per l’Italia ha raccolto la sfida: una sfida che coniugherà green, servizi, sicurezza e innovazione. In una parola, futuro.