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Sistema Pubblico di Connettività: lotti e criteri della gara SPC3



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I requisiti di partecipazione al nuovo Sistema Pubblico di Connettività puntano sulla solidità finanziaria dei candidati e sull’innovazione tecnica proposta. Il criterio tecnico prevale nettamente su quello economico nella selezione

Pubblicato il 22 apr 2025



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Il tanto agognato bando per il rinnovo del Sistema Pubblico di Connettività della Pubblica Amministrazione italiana (SPC3), Centrale e Locale, è stato pubblicato nel vivo della Settimana Santa, il 15 aprile 2025.

Condizioni di partecipazione al sistema pubblico di connettività

Entro poco meno di 60 giorni (il 13 giugno alle ore 16.00) vanno presentate le offerte per conquistare una fetta della torta di oltre 3 miliardi di euro (3,156 miliardi di valore globale) per l’erogazione dei servizi di connettività, servizi di telefonia fissa, servizi di sicurezza e servizi professionali. La durata dell’Accordo Quadro è di sessanta mesi, prorogabile fino ad ulteriori 12 mesi, in costanza di massimale.

I requisiti di partecipazione sono abbastanza semplici, ed oltre alla tradizionale “idoneità professionale” legata alle iscrizioni e autorizzazioni generali, viene fissata una soglia di fatturato triennale (i “migliori tre esercizi degli ultimi cinque”) sostanzialmente pari al 50% del valore del lotto di interesse. Il superamento della soglia abilita la partecipazione anche ai lotti di dimensione inferiore.

Struttura dei lotti nel Sistema Pubblico di Connettività 3

In altri termini, con un fatturato triennale di 500 milioni di euro è possibile candidarsi a tutti e sette i lotti.

Al di là dell’orientamento atteso di una gara basata su una significativa componente tecnica, oltre che economica, sono molti gli aspetti originali che i concorrenti dovranno indirizzare.

Sette lotti per 3 vincitori

Come era emerso nel recente procedimento Antitrust che ha approvato l’operazione Swisscom-Vodafone Italia, i lotti in palio sono sette, tre per le Pubbliche Amministrazioni Centrali (PAC) e quattro per quelle Locali (PAL).

A differenza dal passato, i tre lotti della PAC sono articolati in funzione della complessità delle amministrazioni. Il primo lotto da 1.002 milioni di euro comprende le amministrazioni con almeno 600 sedi, mentre il secondo (420 milioni) quelle con un numero di sedi tra 150 e 600 e il terzo (180 milioni) le amministrazioni con meno di 150 sedi. In questo modo, viene anche garantito un “ricambio” dei fornitori, visto che nella precedente gara il criterio era di un maggiore bilanciamento tra amministrazioni medie, grandi e piccole all’interno dello stesso lotto.

Servizi principali del sistema pubblico di connettività

Per quanto riguarda i quattro lotti della PAL, il lotto 4 raggruppa tutte le regioni del Nord Italia (Lombardia, Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige) e vale 588 milioni di euro. Il valore del lotto 5 delle regioni centrali, con la Sardegna, (Lazio, Marche, Toscana, Umbria e Sardegna) vale invece 420 milioni di euro. Le rimanenti regioni del Mezzogiorno vengono articolate in ulteriori due lotti: il lotto 6 dell’Abruzzo, Molise, Campania e Puglia (210 milioni) e il lotto 7 (336 milioni) di Basilicata, Calabria e Sicilia.

Per quanto riguarda i servizi, il peso prevalente riguarda i servizi di connettività per oltre il 2/3 (38% avanzata e 31% standard), seguiti da quelli di sicurezza (15%) e di telefonia fissa (14%), con una quota residuale dei servizi di supporto (2%).

Limitazioni per i vincitori del sistema pubblico di connettività

Al fine di evitare un’eccessiva concentrazione degli aggiudicatari, a maggior ragione dopo la fusione di due dei tre attuali fornitori di SPC2 (Fastweb e Vodafone), il numero massimo di lotti aggiudicabili allo stesso fornitore è tre e non è possibile conquistare sia il lotto 1 che 2 (a meno di un numero di candidati inferiore a tre). Inoltre, nel caso in cui un concorrente risultasse primo in graduatoria su più di tre lotti (probabile), al medesimo saranno aggiudicati i lotti in ragione del seguente ordine: lotto 1, lotto 2, lotto 3, lotto 4, lotto 5, lotto 7 e lotto 6. Di conseguenza, uno scenario abbastanza probabile, nel caso di almeno quattro concorrenti che partecipano su tutti i lotti, sarà quello di un soggetto che conquisterà il 56% della torta, un altro il 37% e il terzo il rimanente 7%.

Prevalenza tecnica nella valutazione del sistema pubblico di connettività

Se era ampiamente prevista una valutazione tecnico-economica con un peso tecnico significativo, l’entità della componente tecnica, 90 punti su 100, era invece difficilmente immaginabile. Non solo, all’interno dei criteri qualitativi, la componente discrezionale raggiunge valori difficilmente riscontrabili in passato, vale a dire ben 46 punti.

In sostanza, sarà la Commissione di valutazione ad attribuire i 46 punti in base ai contenuti delle relazioni che verranno presentate dai concorrenti e, in particolare: (i) la supervisione contrattuale e il monitoraggio dei servizi; (ii) il modello di erogazione dei servizi (gestione, manutenzione e assistenza tecnica); (iii) l’attivazione e migrazione dei servizi; (iv) i servizi aggiuntivi SD-WAN e Layer 2; (v) le caratteristiche tecniche del SOC (Security Operation Center), nonché l’innovazione tecnologica e qualità dei servizi di sicurezza.

La componente “tabellare” (on-off di specifici criteri) rappresenta 29 punti e quella “quantitativa” (raggiungimento di valori minimi) 15 punti, ma su questi aspetti è ragionevole ipotizzare che il livello dei partecipanti sia tale da garantire delle valutazioni abbastanza uniformi.

Infine, i dieci punti della componente economica verranno assegnati sulla base di una formula con interpolazione lineare del rapporto tra ribasso offerto e sconto massimo. Va però ricordato come la soglia di “offerta anomala” (verificata per almeno due delle cinque macrovoci di offerta) tenga conto della media dei ribassi ricevuti e di un valore tra il 10% e il 15% in funzione del punteggio tecnico. Un aspetto che sicuramente sarà gradito agli operatori è, infine, la revisione annuale dei prezzi in base agli indici ISTAT.

Il ruolo della Commissione giudicatrice

Nello scenario appena descritto è chiara l’importanza e la delicatezza del lavoro della Commissione giudicatrice.

La valutazione dei criteri discrezionali verrà effettuata mediante il metodo Analytic Hierarchy Process (AHP), fondato sul calcolo dell’autovettore principale della matrice dei confronti a coppie. Per ciascun criterio, ogni Commissario costruisce una matrice completa dei confronti, in cui ogni elemento (i, j) rappresenta il livello di preferenza dell’offerta i-esima rispetto all’offerta j-esima, utilizzando una scala semantica, ispirata alla scala di Saaty e opportunamente modificata, così articolata: 1 = Parità; 1,1 = Preferenza minima; 1,25 = Preferenza piccola; 1,5 = Preferenza media; 2 = Preferenza elevata; 3 = Preferenza molto elevata; 5 = Preferenza massima.

Sono ammessi valori intermedi per una maggiore finezza nella valutazione. Nel caso in cui un criterio non sia stato valorizzato da un concorrente, viene attribuito punteggio 0, e la matrice viene costruita considerando esclusivamente i concorrenti restanti.

La costruzione della matrice prevede: (i) valore 1 sulla diagonale principale (confronto di un’offerta con sé stessa); (ii) Valore diretto (es. 2) se la preferenza è a favore dell’offerta i, oppure valore inverso (es. 1/2) se a favore dell’offerta j.

Al termine della compilazione:

  • Per ciascuna offerta si calcola la media geometrica degli elementi della riga, ottenendo il coefficiente provvisorio;
  • Si procede quindi alla riparametrazione dei coefficienti, attribuendo valore 1 all’offerta con il coefficiente massimo e ridimensionando proporzionalmente gli altri.
  • I coefficienti aggregati di ciascuna offerta si determinano come media aritmetica dei coefficienti definitivi assegnati dai singoli commissari.

Nel caso in cui il numero delle offerte sia inferiore a tre, la valutazione viene espressa collegialmente, attribuendo ai criteri discrezionali un coefficiente secondo una scala qualitativa: “Ottimo” (1), “Più che adeguato” (0,8), “Adeguato” (0,6), “Parzialmente adeguato” (0,4), “Scarsamente adeguato” (0,2), “Inadeguato” (0).

Tutti i passaggi sopra descritti sono effettuati senza procedere ad alcun arrotondamento, utilizzando tutte le cifre decimali disponibili attraverso uno specifico software.

Scenario competitivo nel sistema pubblico di connettività

A questo punto cosa succederà verosimilmente?

Il primo punto è già stato richiamato sopra e riguarda il numero di aggiudicatari, che sarà probabilmente pari a 3, con il primo che manterrà una quota simile a quella della precedente gara SPC2 (60% al primo – Tiscali, con il successivo subentro di Fastweb e 20% agli altri due -BT, con il successivo subentro di TIM, e Vodafone-Ericsson-). In SPC2 non era comunque inclusa la telefonia fissa (Telefonia Fissa 5: aggiudicatario della convenzione Fastweb e degli accordi quadro Fastweb, WindTre-Tiscali e BT-Vodafone). In linea molto teorica, è comunque possibile aggiudicarsi fino al 64% del totale (nel caso di aggiudicazione dei lotti 1, 4 e 5).

Visto il peso preponderante della componente tecnica, se i diversi attori parteciperanno a tutti i lotti, è molto probabile che la classifica sarà molto simile, con le eventuali differenze legata al punteggio economico, comunque marginale.

Un ulteriore aspetto da tenere in considerazione è naturalmente la congruità dei prezzi rispetto alle condizioni di mercato, visto il peso attribuito alle condizioni economiche. I prezzi a base d’asta sono stati definiti sulla base dell’analisi di mercato condotta dalla stazione appaltante, ma anche in questo caso si può immaginare la delicatezza e complessità relativa alla valutazione di tutte le componenti di offerta, anche se è stato indirizzato il problema riscontrato in passato e relativo al valore della banda. Rimangono, comunque, i livelli di flessibilità negli acquisti delle Amministrazioni pubbliche legate alle soglie di spesa comunitarie e alla specifica natura dei servizi.

Infine, un tema molto sensibile per gli outsider è l’accesso alle informazioni in materia di fabbisogni delle amministrazioni, aspetto sul quale l’Antitrust è stata molto attenta, ma la cui bontà si potrà valutare solo alla pubblicazione dei dati. Tutti i candidati dotati dei necessari requisiti possono chiederne visione, ma la pubblicazione avverrà solo a metà gara, “entro 7 giorni dopo la scadenza del 30 aprile, procedendo – mediante PEC – ad invii plurimi e contemporanei così da garantire che la conoscenza di tali informazioni, in capo ai soggetti titolati, avvenga contestualmente”.

Sarà sufficiente per garantire un’effettiva competizione ad armi pari, vista la situazione di partenza dei vari concorrenti?

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