Nell’affrontare il tema del Business process management (Bpm) ci siamo soffermati sullo stretto rapporto tra flussi, carichi di lavoro, collaboratori e digitalizzazione. Un quadrilatero i cui confini, se tracciati in modo opportuno, rendono le aziende più agili e consentono ai collaboratori di dare il meglio di loro stessi, con ricadute positive sia sul business propriamente detto sia sull’esperienza dei clienti. Tutti elementi necessari per imporsi sul mercato e coronare il successo di un progetto imprenditoriale.
Tra le tante soluzioni disponibili, ne abbiamo selezionate alcune in base a questi principi:
- Installazione on-premise o soluzione cloud
- Facilità d’uso
- Possibilità di implementazione
- Possibilità di integrazione con il software già presente nelle aziende
Non sono gli unici parametri importanti ma sono quelli che per primi vanno presi in considerazione da chi intende dotarsi di un software Bpm.
Va sottolineato che i software Business process management vivono dei dati attinti dalle anagrafiche, uno dei tesori che ogni azienda dovrebbe curare con devozione. La qualità dei risultati forniti da una piattaforma Bpm è (e sarà sempre) proporzionale alla qualità dei dati con cui è alimentata.
IBM Blueworks Live
Piattaforma in Cloud che, come tale, non necessita l’istallazione di software su dispositivi fissi o mobili. Permette agli utenti coinvolti di lavorare contemporaneamente e in collaborazione e non richiede nozioni di programmazione, consente infatti di mappare i processi già in uso e di crearne nuovi con pochi click. La comunicazione tra collaboratori avviene mediante messaggi istantanei e live feed, inseriti in un’interfaccia grafica chiara e di facile utilizzo e consultazione.
I modelli predefiniti sono un ottimo spunto da cui partire per progettare e dispiegare processi aziendali.
Esistono diverse licenze a seconda della soluzione scelta, che può essere provata gratuitamente per 30 giorni. Il prezzo minimo parte da 53 dollari per utente al mese (50,20 euro al cambio attuale).
Appian BPM Solution
È una soluzione SaaS e completamente fruibile via web che si smarca dalla concorrenza principalmente grazie a due aspetti: il primo è la facilità di integrazione coi sistemi esistenti, dai quali attinge le informazioni necessarie all’allestimento e al monitoraggio dei flussi. Il secondo è la reportistica in tempo reale che viene gestita e assemblata mediante un cruscotto di facile uso.
Non necessita di nozioni di programmazione e il funzionamento della piattaforma può essere personalizzato tramite il classico drag and drop, ossia trascinando gli elementi utili.
La versione Free, anche se limitata, permette di prendere dimestichezza con la piattaforma. I prezzi, rilasciati a chi ne fa richiesta, variano a seconda del numero di utenti e delle funzionalità.
Oracle Fusion Middleware
Per definizione, un middleware è un software che ne collega diversi. Tecnicamente, così come suggerisce il nome, si situa tra un sistema operativo e le applicazioni aziendali distribuite.
Nello specifico, Oracle Fusion Middleware non è propriamente un software Bpm ma una suite di prodotti e strumenti che consente di creare soluzioni ad-hoc. Una sorta di lavagna bianca sulla quale disegnare ciò che più serve al cliente finale. Gestisce lo sviluppo, la diffusione e il controllo di applicazioni che tengono conto degli accessi, della Business intelligence, della messaggistica e della collaborazione. Si tratta di quella che, in gergo, viene definita Service-Oriented Architecture (SoA) ed è improntata alla diffusione di servizi di diversa natura.
Oracle Fusion Middleware include soluzioni su web server o serve applicativi, può quindi fare al caso di quelle organizzazioni che vogliono trattenere dati e informazioni al loro interno. Tuttavia, per costruire un Bpm occorre una capacità di programmazione che è più confacente alle aziende grandi e strutturate.
Oracle BPM
È un’applicazione web-based che consente la creazione di processi aziendali e si inserisce nella suite Oracle Fusion Middleware citata sopra. Votata all’intuitività e alla modellazione dei flussi, consente la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, siano questi collaboratori, dipendenti, analisi o sviluppatori di processo.
Particolarmente indicata quando ci sono processi ancora non strutturati giacché consente di analizzare e monitorare ogni situazione in tempo reale, aiutando così a dare forma anche ai processi che esigono maggiore elasticità e non possono essere circoscritti in modo chiaro, poiché variabili a seconda del contesto in cui sono inseriti e delle condizioni che si vengono a creare.
Anche in questo caso, le politiche di prezzo sottostanno alle logiche di Oracle, non sempre economiche e per lo più appannaggio di realtà aziendali almeno medio-grandi.
KiSSFLOW BPM Solution
Soluzione SaaS che copre ogni comparto aziendale e che prevede, oltre alla creazione di schemi e flussi ex-novo, anche la possibilità di partire da template personalizzabili e che guidano attraverso qualsivoglia procedura aziendale guardando tanto ai flussi interni quanto a quelli esterni.
Rientra nelle soluzioni no-code e, come tale, non richiede nozioni di programmazione. Lavora con form visuali e considera l’assegnazione algoritmica di task, individuando le risorse più adatte a ogni singolo scenario.
Favorisce la collaborazione, il reporting e l’integrazione con software di terze parti. È usata da oltre 10mila aziende, alcune della quali di caratura internazionale, proprio per via della sua duttilità.
È possibile organizzare una demo gratuita. La politica di prezzo varia a seconda del pacchetto scelto. Si parte dai 3.600 dollari per la versione Small business (minimo 20 utenti) ai 24mila dollari annui (minimo 100 utenti) per la versione Corporate. La versione Enterprise, destinata ad aziende di grandi dimensioni, ha un prezzo che varia a seconda delle funzionalità e del numero di utenti.
BP3 Brazos Platform
Si tratta di una soluzione web che è orientata all’automazione dei processi (Robotic process automation, Rpa) e che ben si presta a essere declinata all’uso dell’ingegnerizzazione dei processi intesi come singole entità che conducono alla presa di decisione. Considerarla soltanto una piattaforma Bpm è restrittivo, perché guarda oltre e punta all’automazione propriamente detta. L’Rpa è comunque molto affine alla pianificazione e al monitoraggio dei flussi aziendali, perché funziona al meglio nei contesti digitalizzati e nei quali ci sono dati esaustivi per qualità e quantità.
I prezzi sono divulgati a chi ne fa richiesta.
Bonitasoft Bonita
Altra soluzione che si presta all’ingegnerizzazione dei flussi e anche alla loro automazione. Esiste in due versioni, ovvero Community ed Enterprise.
La prima, prelevabile gratuitamente, può essere installata su sistemi Unix, macOs e Windows. È Open source e quindi gestita da una comunità fatta di utenti e appassionati.
La versione Enterprise, a pagamento, offre un servizio professionale di assistenza e scenari, cruscotti e template pronti all’uso.
Abbiamo selezionato Bonitasoft proprio perché, nella versione gratuita, è completamente personalizzabile e può adattarsi a tutte le esigenze di qualsivoglia impresa. Una piattaforma gratuita che però necessita del lavoro di un gruppo di programmatori per essere messa in produzione, cosa facilitata da un ambiente runtime proprietario e che può essere installata on-premise e aperta al web, grazie a Tomcat, webserver Open source di Apache.
Pega Systems Software Solution
Azienda con sede principale a Cambridge (Massachusetts) e uffici anche a Milano, offre soluzioni che vanno dall’ingegnerizzazione dei processi aziendali fino alla loro automazione. Permette lo sviluppo di applicazioni low-code e si presta molto bene all’integrazione con i software già in uso, oltre a essere utilizzabile in Cloud.
Permette anche l’installazione on-premise e, in questo caso, lascia ampio margine di scelta per quanto riguarda il database relazionale da associare alla piattaforma, contemplando anche il mondo z/OS grazie a IBM DB2. Altrettanto vale per il webserver che può essere scelto tra diversi a pagamento od Open source.
Altri prodotti Pega Systems riguardano la gestione e l’assistenza dei clienti, andando così a formare una suite di software capaci di coprire tutte le esigenze aziendali. La sua modularità è un fattore che abbiamo interpretato come positivo.
Può essere provata gratuitamente, così come è possibile organizzare un demo online. Le politiche di prezzo vengono comunicate a chi ne fa richiesta.
ProcessMaker
Usufruibile via web, ha dalla sua una predilezione per la scalabilità. Aggiungere utenti o processi è estremamente facile, così come lo è assegnare diritti di accesso a ogni singolo utilizzatore. Pensata per le collaborazioni su flussi complessi, mantiene lo status di low-code grazie alla quantità di Api disponibili che mette in condizione chi ne fa uso di integrare ProcessMaker con qualsivoglia software già in dotazione all’azienda.
Offre un periodo di prova gratuito e i prezzi vengono forniti su richiesta.
Emakin
È tra le soluzioni più complete che si possano trovare. Copre ogni ambito vitale, dalla pianificazione dei processi al loro monitoraggio, garantendo analisi e statistiche che si spingono fino all’interazione tra gli utenti coinvolti in ogni singolo flusso.
Concepita in Cloud e per non richiedere l’intervento di programmatori, offre una nutrita quantità di Api ed è elastica al punto da potere essere integrata in qualsiasi realtà aziendale.
C’è la possibilità di assistere a una demo online. I prezzi sono riservati a chi ne fa richiesta.
K2 (Legacy)
Piattaforma prodotta da Nintex e orientata alla legacy, ossia alla digitalizzazione dei processi già esistenti e per lo più intesi ancora come analogici.
Oltre a mappare i processi e a essere dotata di connettori per la Rpa, ha una vocazione più analitica che orientata alla programmazione. Permette infatti di disegnare e ridisegnare flussi ed è valido strumento per il dispiego di flussi automatizzati in tutta l’azienda.
Composta da diversi moduli suddivisi nei pacchetti Pro (da 25mila dollari l’anno) e Premium (da 50mila dollari l’anno), esiste anche nella versione Custom che, a differenza delle altre due, può essere installata on-premise.
Promapp
Altra soluzione fornita da Nintex orientata alla governance dei processi e all’automazione definita Rpa attended e unattended, ossia che non necessita dell’intervento dell’uomo per procedere. Per chiarezza, specifichiamo che la RPA attended, al contrario, lavora in collaborazione con l’uomo e un caso di applicazione classico è legato ai virtual assistant i quali rispondono o reagiscono a fronte di domande o richieste specifiche.
Zvolv
Zvolv è una soluzione no-code per quanto riguarda la creazione e la gestione dei flussi e, in modalità low-code, è anche capace di creare bot per l’automazione dei compiti. La comunicazione tra tutte le parti coinvolte in un processo è affidata a tool visuali che mostrano lo stato di avanzamento di ogni singolo compito.
Mette a disposizione tre piani, il primo dei quali gratuito ma limitato a 10 utenti e a processi fino a 25 blocchi (Zblocks, nickname assegnato alle fasi di un flusso). Il piano Business parte da 2.000 dollari al mese e per il piano Enterprise, destinato alle aziende i cui flussi possono essere di elevata complessità, i prezzi vengono rivelati su richiesta. È possibile organizzare una demo online per comprendere le potenzialità della piattaforma.
Bizagi BPM Suite
Quella creata da Bizagi è una piattaforma che si distingue per la capacità di analizzare in profondità i processi fino a scovarne potenzialità inespresse. Orientata anche all’automazione che permette di realizzare in modalità low-code, punta molto sulla velocità di sviluppo e di adozione di procedure e applicazioni. La piattaforma è in Cloud e scalabile, oltre a permettere di connettere database e applicazioni di terze parti.
Generali, che usa la piattaforma, ha rilasciato una propria considerazione sull’uso, dichiarando di essere stata in grado di automatizzare 38 processi in sei mesi, risparmiando il 90% dei costi grazie alla possibilità di riutilizzare i medesimi processi con obiettivi e finalità diverse.
Alfresco Process Services (powered by Activiti)
Soluzione basata sul motore Open source Activiti, si dimostra molto flessibile proprio in virtù della sua natura Open. Alfresco offre un’ampia gamma di soluzioni per il business e Process Services può integrarsi con ognuna di esse, motivo che può indurre quelle aziende che già ne fanno uso a optare per questa soluzione di analisi, gestione e automazione dei flussi.
Esistono diversi pacchetti i cui prezzi fanno leva su una logica di licenza per utente.
Blueprint Business Transformation Platform
Soluzione modulare che suddivide la migrazione dei processi da analogici a digitali, la loro analisi e, infine, la loro ottimizzazione.
Si pone come middleware al di sopra di sistemi e soluzioni Microsoft ed è pensata soprattutto per le imprese che necessitano una rivisitazione radicale dei propri flussi, alle quali mette a disposizione tecnologie no-code per ottenere anche l’automazione e la digitalizzazione di processi.
C’è la possibilità di organizzare una demo, mentre sui prezzi vige un elevato riserbo.
PMG Digital Business Platform
Un’altra soluzione a tutto tondo che usa l’analisi dei processi nella prospettiva della loro automazione. Oltre a facilitare lo sviluppo dei flussi aziendali si fa carico di gestire le attività che non possono essere definite di routine, quindi non sempre ricorrenti e non sempre da svolgere nel medesimo modo. Per esempio, permette la prototipazione, a seconda dei casi, di processi manuali, semi-automatici o automatici. Inoltre, laddove la soluzione viene usata anche al di fuori dall’azienda – se, per esempio, la si estende a fornitori e altri stakeholder, tiene conto dei service level agreement (Sla) per controllare che le metriche di servizio siano rispettate.
Gli strumenti di analisi e di reporting sono visuali, si tratta di una piattaforma low-code, e favoriscono la collaborazione tra tutte le parti coinvolte.