reti superveloci

Supercomputer e ricerca, la rete LightNet di Trieste modello da seguire: ecco perché

Accanto alle infrastrutture di sistemi sempre più potenti, cruciali per lo sviluppo di ricerca e conoscenza, ne servono altre di dimensioni minori per facilitare lo sviluppo di simulazioni e la formazione di un numero sempre crescente di addetti ai lavori. L’Italia eccelle su entrambi i fronti, grazie a Cineca e a LightNet

Pubblicato il 06 Feb 2020

Giorgio Giorgetti

Università degli Studi di Trieste - AREA dei Servizi ICT - Unità di Staff Reti di Ateneo – Direttore Tecnico LightNet

Antonio Lanza

SISSA – Direttore ITCS (Information Technology and Computing Services) – Presidente Comitato Tecnico Scientifico LightNet - Trieste

data server_200147459

La simbiosi tra sviluppo tecnologico dei supercomputer e l‘evoluzione della rete verso collegamenti sempre più veloci rappresenta la nuova forma d’eccellenza dell’infrastruttura di comunicazione disponibile a breve per la comunità della ricerca del Friuli Venezia Giulia. La rete LightNet, che da Trieste sarà estesa a livello regionale per supportare le tre Università e gli Enti di Ricerca locali, faciliterà l’utilizzo in modalità remota dei supercomputer per le simulazioni numeriche e per l’analisi di grandi mole di dati, attività che contribuiscono alla evoluzione della ricerca scientifica alimentando l’innovazione tecnologica con innegabili vantaggi per la società intera.

L’Italia e i supercomputer

Oggi, infatti, i laboratori sperimentali producono una quantità di dati (basta pensare ai laboratori del CERN, o ai satelliti utilizzati per le osservazioni astronomiche e cosmologiche) che è impossibile pensare che una mente umana possa razionalizzarli in breve tempo per estrarre nuove conoscenze e formulare teorie appropriate.

Il calcolo scientifico offre un’alternativa per entrambe esigenze. Lo sviluppo della potenza di calcolo dei cosiddetti supercomputer (tanti computer collegati tra loro con una rete superveloce, formando un cluster) non solo rende possibile l’analisi in tempi ragionevoli di grandissime mole di dati da cui estrarre nuove correlazioni e quindi nuove conoscenze, ma anche per le risoluzioni di modelli matematici complessi che rappresentano teorie sempre più rappresentative della complessa realtà.

La disponibilità di infrastrutture di sistemi sempre più potenti è quindi importante per lo sviluppo della ricerca e della conoscenza.

L’Italia, grazie al CINECA (Consorzio Interuniversitario per il Calcolo Automatico) che da anni ospita un supercomputer a disposizione della comunità scientifica, ha avuto un ruolo importante nello sviluppo di tali infrastrutture.

Il supercomputer Leonardo

È di quest’anno la notizia che la collaborazione tra MIUR, CINECA, INFN e SISSA è stata scelta dall’Unione Europea come soggetto ospitante di un supercomputer con potenza di calcolo dell’ordine dell’exascale grazie alle competenze acquisite negli anni per la gestione, progettazione e per le simulazione e modellazione numerica nelle varie discipline che spaziano dall’infinitamente piccolo, le nano-scienze e la scienza dei materiali, all’infinitamente grande, l’astrofisica e la cosmologia, ivi incluse l’ingegneria, la matematica applicata, e le scienze della vita e della salute e quelle della terra e dell’ambiente.

Competenze che si traducono anche in termini di trasferimento tecnologico e di servizi alle imprese. Per comprendere la potenza di calcolo di cui si parla, oggi i supercomputer più veloci al mondo raggiungono velocità dell’ordine di milione di miliardi di operazioni con decimali al secondo. Un computer con potenza di calcolo dell’ordine dell’exascale è 1000 volte più veloce ovvero capace di eseguire un miliardo di miliardi di operazioni con decimali al secondo.

Il supercomputer, a cui è stato dato il nome di Leonardo, verrà installato a Bologna in un sito che ospiterà la nuova sala dati del Cineca.

Accanto a queste grandi infrastrutture, è necessario svilupparne altre di dimensioni più ridotte per facilitare lo sviluppo di simulazioni e lo svolgersi della formazione rivolta ad un numero sempre più crescente di addetti ai lavori.

Il cluster Ulysses della SISSA (realizzato nel 2014) serve a questo scopo. Grazie al contributo di 1 milione di euro della Regione Friuli Venezia Giulia (FVG), all’interno di un piano di finanziamento strutturale per le tre Università (Trieste, Udine e SISSA) e i due Conservatori (Trieste e Udine), il cluster è stato aggiornato tecnologicamente aumentando il numero di risorse disponibili agli utenti e la potenza di calcolo. Recentemente, grazie alla collaborazione di due Dipartimenti di Eccellenza, riconosciuti dal MIUR sia in SISSA che al Dipartimento di Matematica e Geoscienze dell’Ateneo triestino, il cluster ha visto l’aggiunta di una partizione dedicata all’analisi di grandi mole di dati e sviluppo di algoritmi di Intelligenza Artificiale.

L’utilizzo di tali infrastrutture presuppone l’esistenza di una rete superveloce che permetta di trasferire grandi mole di dati tra Università e Istituti di Ricerca. Esigenza già recepita da GARR (l’associazione fondata da INFN, CNR, ENEA e Fondazione CRUI) che si occupa della progettazione e gestione della rete nazionale dedicata alla comunità della ricerca e dell’istruzione, in grado di collegare già oggi gli utenti con velocità oltre i 100G, ma con l’obiettivo futuro di raggiungere velocità dell’ordine dei 400G per singolo collegamento e decine di Terabit/s sui backbone cioè da 10 a 100 volte più veloce.

La rete LightNet

Già nel 2016 in occasione delle celebrazioni dell’Internet Day in FVG abbiamo avuto l’occasione di discutere della necessità di realizzare in regione una rete ad alta velocità di supporto alle tre Università e agli Enti di Ricerca locali che fanno uso di risorse computazionali o che producono grosse quantità di dati per poter essere in grado di utilizzarle da remoto o per trasferire la mole di dati facilmente. L’idea si basava sulla auspicabile collaborazione della Regione FVG e Insiel S.p.A. appoggiandosi al programma regionale di diffusione della banda larga denominato Ermes la cui fibra ottica potrebbe essere in parte utilizzata a tale scopo.

L’iniziativa è stata trasformata in un progetto congiunto tra Università di Trieste e SISSA (con la partecipazione dell’Università di Udine) che la Regione ha finanziato con 1.5 milione di euro allargando, attraverso un apposito regolamento, l’utilizzo delle fibre del programma Ermes anche per scopi di ricerca. Il progetto consiste nell’estendere la rete metropolitana triestina denominata LightNet a livello regionale.

LightNet, inizialmente un’Associazione Temporanea formalizzata nel 2006, e oggi una Convenzione tra tutti gli enti soci e l’Università di Trieste come capofila, è la rete dell’area metropolitana della città di Trieste, progettata e realizzata grazie a un’iniziativa congiunta e autofinanziata delle organizzazioni locali di ricerca e sviluppo e GARR, che ora ne detengono la proprietà e la gestione in totale autonomia.

Il progetto non solo ha permesso di ridurre notevolmente i costi dei singoli enti per il cosiddetto local loop, ma è stato un progetto molto innovativo: è stata la prima infrastruttura completa di rete metropolitana in Italia che ha implementato un sistema DWDM (Multiplazione per divisione di lunghezza d’onda dei laser trasmissivi) cioè utilizzando “i colori della luce” per trasmettere e consentendo di avere, sulla stessa singola fibra, più canali su una lunghezza d’onda (colore) diversa, moltiplicando virtualmente la sua capacità e procurando un utilizzo indipendente da parte di ciascuno. La gestione diretta dell’infrastruttura fisica, operata da un presidio ad essa dedicato, ha permesso e permette tutt’ora di costruire, in modo rapido ed economico, decine di collegamenti di rete separati, su base permanente o transitoria, a seconda delle necessità. Un esempio da esportare ad altre realtà dal punto di vista tecnologico, ma anche di gestione. Ogni singolo ente che ha partecipato all’iniziativa, anche se con contributi economici diversi proporzionali al numero di collegamenti di rete utilizzati, è rappresentato alla pari in seno al Comitato Tecnico Scientifico, organo di governo della rete e delle politiche di sviluppo, divenuto strumento di coesione dell’intera comunità accademica e della ricerca locale.

LightNet serve la comunità accademica e della ricerca locale connettendo gli enti alla rete nazionale GARR attraverso il PoP (Point of Presence) situato all’interno della MAN (Metropolitan Area Network), ed interconnettendo fra loro varie realtà presenti, composte da uffici, laboratori didattici e di ricerca, biblioteche e archivi, centri di calcolo e server farm, osservatori astronomici e geofisici, acceleratori di particelle, science park e molte altre strutture quali il sito che ospiterà ESOF 2020 che vede Trieste Capitale Europea della Scienza. Oltre ai membri di LightNet, diversi altri soggetti, ospitati all’interno dei comprensori interconnessi, utilizzano l’infrastruttura LightNet per accedere alla rete, che è stata estesa anche ai licei scientifici Galilei e Oberdan di Trieste, per un totale di circa 40.000 utenti finali.

L’infrastruttura consiste in poco più di 250 km di fibra ottica che interconnette 27 nodi collocati all’interno delle sedi degli enti stessi e in due centrali dell’operatore TIM. La rete si estende all’interno della Provincia di Trieste, ad eccezione del collegamento del Polo universitario di Gorizia. Sono presenti due collegamenti in fibra ottica transfrontalieri con ARNES (rete nazionale della ricerca Slovena): uno a Trieste ed uno a Gorizia, elementi che hanno favorito il consolidarsi di una spiccata cooperazione transfrontaliera e determinato il riposizionamento del territorio provinciale da “cul de sac” terminale a principale “porta” di transito telematico verso il bacino dei Balcani.

Grazie al già citato finanziamento regionale, unitamente al cofinanziamento dell’Università e dei soci di LightNet, verrà realizzata un’analoga infrastruttura di telecomunicazioni, dedicata alla medesima comunità e per il medesimo utilizzo, ma estesa a livello regionale. A tal fine verranno utilizzate sia le fibre ottiche già acquisite in LightNet e che collegano gli apparati dell’attuale rete metropolitana, sia alcune tratte in fibra ottica disponibili sulla Rete Pubblica Regionale (RPR) grazie al programma ERMES della Regione.

Verrà collegata l’Università degli Studi Udine, assieme ad altri nuovi soggetti, e saranno inclusi due collegamenti di rete verso la RPR, equipaggiati con il medesimo livello di servizio e la medesima capacità trasmissiva prevista verso GARR ed ARNES.

L’attuale modello gestionale ed operativo di LightNet verrà esteso su scala regionale, mentre grazie agli apparati trasmissivi di ultima generazione, in fase di acquisizione mediante appalto europeo, sarà possibile valorizzare ulteriormente l’indole transfrontaliera e sperimentare, in stretta collaborazione con GARR, tecniche innovative come la condivisione di porzioni di spettro ottico trasmissivo ed il così detto trasporto “alieno” verso la rete nazionale e nei collegamenti cross-border. Una nuova frontiera da esplorare nel sistema di interconnessione delle reti della ricerca, che consentirà di inviare o ricevere nei collegamenti verso GARR o verso ARNES, senza terminazioni o rigenerazioni, i segnali ottici generati da apparati di terze parti (lambda aliene). Tecnologie come il trasporto ottico coerente e DCI (Data Center Interconnect) promettono di abbattere le limitazioni determinate dalla separazione geografica di datacenter e centri computazionali, collegandoli a tal punto da farli apparire come un’unica entità virtuale.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati