Bene che dopo gli emendamenti non sia più un taglio sulla spesa PA nella Legge di Stabilità, ma solo un’obiettivo di risparmio. Nella spesa Ict ci sono sicuramente sprechi, ma il modo giusto per individuarli sarebbe dare seguito alla mia proposta di commissione d’inchiesta che è ferma alla camera e nonostante le mie sollecitazioni non viene calendarizzata.
La spinta all’aggregazione è buona. Serve a risparmiare e standardizzare. Bisognerà fare particolare attenzione alle procedure per evitare che il passaggio per i soggetti aggregatori diventi un collo di bottiglia. Se si informatizza bene e si ingegnerizzato bene i processi, le cose andranno in netto miglioramento.
Bene il fatto che i risparmi vadano riusati per l’innovazione.
Anche il piano triennale è una buona cosa, ma è importante coordinarlo con i piani delle performance dei vari enti, altrimenti rischia di diventare l’ennesimo adempimento che si traduce in un pdf e non porta risultati. Sarebbe fondamentale raccogliere in un’unica piattaforma online tutti gli obiettivi assegnati ai vari uffici e dirigenti relativi alla realizzazione del piano triennale. In questo modo si potrebbe controllare via software l’avanzamento del piano cosa che invece, se rimane un documento, non si può fare.
Molto male, invece, l’esclusione di specifici soggetti dall’obiettivo di risparmio. L’esclusione deve essere fatta su categorie di spesa, non “ad personam”.