L’acquisizione della maggioranza di TIM da parte di Poste Italiane segna un passaggio cruciale per il controllo delle infrastrutture digitali strategiche italiane. Questo cambiamento non solo riporta sotto il controllo nazionale un asset fondamentale nelle telecomunicazioni, ma rafforza anche il percorso verso una maggiore sovranità digitale nel settore Information & Communication Technology e della gestione dei Data Center collocati nel territorio nazionale.
In un contesto in cui la digitalizzazione è una priorità per lo sviluppo economico e la competitività internazionale, il ritorno di TIM in mani italiane rappresenta una buona notizia per la sovranità tecnologica e la sicurezza nazionale, con impatti positivi su tutto l’ecosistema digitale del Paese.
Indice degli argomenti
Vantaggi dell’operazione TIM e Poste italiane per la sovranità digitale
Questa acquisizione porta diversi vantaggi già evidenziati in altri articoli di stampa:
- Maggiore controllo sulle telecomunicazioni nazionali, riducendo il rischio di dipendenza da operatori esteri.
- Sicurezza dei dati pubblici e strategici, grazie a una gestione più trasparente e conforme alle normative italiane ed europee.
- Stabilità finanziaria e governance, la presenza di un azionista stabile e di lungo periodo come Poste Italiane può contribuire a rafforzare la governance di TIM, garantendo una maggiore stabilità finanziaria. Questo è particolarmente importante in un settore caratterizzato da rapidi cambiamenti tecnologici e da una forte concorrenza, dove decisioni strategiche tempestive e ben ponderate sono cruciali per il successo a lungo termine.
- Integrazione con Poste Italiane, che già opera in settori chiave come pagamenti digitali e servizi IT per la Pubblica Amministrazione, creando possibili sinergie per l’innovazione tecnologica del Paese.
TIM e Poste Italiane: un polo strategico nazionale per la sovranità digitale
Ritengo però che uno degli aspetti più rilevanti di questa operazione – e sottovalutati -sia il ruolo guida di TIM nel il Polo Strategico Nazionale (PSN), un progetto chiave per la creazione di un Cloud Nazionale Italiano.
La sicurezza di avere l’ownership non solo formale ma sostanziale dei dati prodotti dalla Pubblica Amministrazione (e che riguardano principalmente i cittadini e le aziende italiane) è uno dei requisiti fondamentali per parlare di sovranità digitale.
Approfondiremo il tema il 30 maggio a Capri nel corso del Vates Innovation Summit che riunirà istituzioni ed aziende europee per arrivare a una vera indipendenza tecnologica europea.
Il Polo Strategico Nazionale: nascita e obiettivi
Il Polo Strategico Nazionale (PSN) nasce nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) con l’obiettivo di garantire una maggiore sovranità digitale all’Italia. L’esigenza di una struttura come il PSN emergeva dalla necessità di consolidare e proteggere i dati della Pubblica Amministrazione, garantendo sicurezza, efficienza e accessibilità in un’unica infrastruttura cloud nazionale.
L’iniziativa è frutto della collaborazione tra il governo italiano e un consorzio di imprese strategiche, con l’obiettivo di ridurre la frammentazione della gestione dei dati pubblici e migliorare la digitalizzazione del Paese. Il PSN si pone quindi come un’infrastruttura di riferimento per il cloud pubblico italiano, assicurando che i dati sensibili della pubblica amministrazione siano custoditi in modo sicuro all’interno del territorio nazionale e rispettino le normative europee sulla privacy.
Gli obiettivi principali del PSN
Gli obiettivi principali del PSN includono:
- Sicurezza e protezione dei dati: ridurre la dipendenza da fornitori stranieri e garantire una gestione autonoma dei dati.
- Efficienza e interoperabilità: ottimizzare la gestione delle infrastrutture digitali pubbliche, favorendo la comunicazione tra enti.
- Resilienza e continuità operativa: creare un sistema robusto e affidabile in grado di proteggere i dati da minacce informatiche e interruzioni di servizio.
- Innovazione e sviluppo tecnologico: favorire la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione attraverso tecnologie all’avanguardia.
Il ruolo di TIM nel Polo Strategico Nazionale
TIM detiene una partecipazione del 45% nel Polo Strategico Nazionale (PSN), una società costituita per realizzare e gestire un’infrastruttura cloud destinata alla Pubblica Amministrazione italiana. Gli altri soci del PSN sono Leonardo con il 25%, Cassa Depositi e Prestiti (CDP) con il 20% e Sogei con il 10%.
Grazie alla sua esperienza nella gestione delle reti e dei servizi cloud, TIM contribuisce con:
- Infrastrutture e connettività: mettendo a disposizione le proprie reti in fibra ottica e i suoi data center per ospitare il cloud del PSN.
- Competenze tecnologiche: sviluppando soluzioni di cloud computing scalabili, sicure e in linea con le direttive governative.
- Supporto operativo: garantendo la manutenzione, il monitoraggio e la sicurezza dell’infrastruttura per assicurare un funzionamento continuo e affidabile.
L’acquisizione di TIM da parte di Poste Italiane rafforza ulteriormente il legame tra il PSN e un soggetto pubblico strategico, consolidando l’obiettivo di garantire una gestione nazionale e autonoma delle infrastrutture digitali.
Il futuro della sovranità digitale italiana
La relazione tra TIM e il Polo Strategico Nazionale rappresenta una tappa fondamentale per il futuro digitale dell’Italia. Con il PSN, il Paese si dota di un’infrastruttura strategica capace di garantire una gestione più sicura, efficiente e autonoma dei dati pubblici.
L’impegno di TIM, rafforzato dalla recente acquisizione da parte di Poste Italiane, contribuisce a consolidare il ruolo dell’Italia nel panorama digitale europeo, riducendo la dipendenza da tecnologie e fornitori stranieri. Questa sinergia tra attori pubblici e privati non solo rafforza la sicurezza nazionale, ma pone anche le basi per un’innovazione sostenibile e per un’amministrazione pubblica sempre più digitale e accessibile.
Guardando al futuro, il successo del PSN dipenderà dalla sua capacità di evolversi con le nuove tecnologie, mantenendo al centro della sua strategia la protezione dei dati e l’efficienza operativa. L’integrazione tra TIM e il Polo Strategico Nazionale rappresenta quindi una grande opportunità per il Paese, con il potenziale di trasformare radicalmente il modo in cui i servizi pubblici vengono erogati e gestiti.