Le società moderne oggi richiedono un modello di Pubblica Amministrazione che assorba minori risorse, semplifichi i rapporti con i cittadini e le imprese, crei valore cooperando con il settore privato ed il no-profit. La tecnologia digitale costituisce un fondamentale fattore nel processo di rinnovamento della pubblica amministrazione e della società.
Il tema dell’Agenda digitale, ossia l’insieme di azioni necessarie per permettere alla società di sfruttare pienamente e in maniera sicura i vantaggi della digitalizzazione sul piano dello sviluppo economico, della sostenibilità ambientale e sociale e della qualità della vita dei cittadini, è ormai da alcuni anni oggetto delle politiche europee e nazionali. L’Unione europea ne ha fatto uno degli obiettivi della strategia Europa 2020 e il Governo italiano a sua volta ha avviato la propria agenda definendo le strategie nazionali per la diffusione della banda ultralarga e per la crescita digitale, con le quali si definiscono gli interventi essenziali per la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione e di tutto il paese.
Le città, e in particolare le grandi aree metropolitane, sono di fatto al centro di questo sforzo: oltre due terzi della popolazione italiana ed europea è urbanizzato, dunque i Comuni sono il motore dello sviluppo economico e dell’innovazione. Con questa consapevolezza, le città metropolitane italiane si stanno dotando di proprie agende digitali e la tavola rotonda “L’Agenda Digitale: Città a confronto” che si tenuta a Torino lo scorso 11 marzo è stata l’occasione per città come Milano, Firenze, Genova, Bologna, Bari e Catania, oltre a Torino, di confrontarsi proprio sul tema dell’agenda digitale e sulle modalità di attuazione e di collaborazione fra le diverse realtà metropolitane.
Nello specifico Torino, in raccordo con gli orientamenti europei, nazionali e regionali, ha elaborato un’Agenda digitale cittadina, che costituisce il primo passo per verso quella metropolitana, condivisa da tutti i soggetti del territorio. Nell’Agenda, Torino ha identificato due grandi linee di intervento, da realizzare entro il 2020:
- i servizi digitali per cittadini ed imprese: si tratta di interventi di diretta competenza della Pubblica Amministrazione per la costruzione o il potenziamento dei servizi digitali erogati via web a cittadini ed imprese in una logica di semplificazione e di abbattimento della burocrazia per ciò che riguarda le pratiche edilizie, lo sportello unico per le imprese, i tributi locali, l’assistenza sociale, la scuola e i servizi educativi;
- le soluzioni per una Torino intelligente e sostenibile: la Città crea le condizioni per favorire l’avvio di processi inclusivi che coinvolgano diversi soggetti nella realizzazione di servizi per uno sviluppo sostenibile attraverso, ad esempio, la partecipazione attiva dei cittadini, la mobilità intelligente, l’efficienza energetica.
Per poter realizzare questi interventi occorre rendere disponibili degli elementi comuni a tutti i progetti, che ne costituiscono la base: dai grandi progetti dell’Agenda digitale italiana, alla nuova Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, al Sistema Pubblico per l’Identità Digitale ai sistemi per i pagamenti e la fatturazione elettronica verso la PA, alla diffusione delle competenze digitali tra i dipendenti pubblici ed i cittadini. Verranno attuati anche interventi infrastrutturali per il miglioramento dell’efficienza, dell’efficacia e della trasparenza dell’Amministrazione (connettività, piattaforma cloud per la PA, sistemi per la dematerializzazione dei documenti e dei procedimenti, razionalizzazione dei sistemi informativi esistenti, ecc.).
Tale sforzo è sostenuto anche dal Programma operativo nazionale “Città Metropolitane” (PON Metro), finanziato dall’Unione europea e dallo Stato, nell’ambito del quale la Città di Torino otterrà fino al 2020 oltre 7 milioni di Euro per la realizzazione entro il 2020 di alcuni dei più importanti progetti previsti dall’Agenda digitale metropolitana, con interventi concentrati sui servizi ai cittadini, in particolare nelle aree dell’assistenza e del sostegno sociale, dell’edilizia, dei tributi, dell’ambiente e del territorio, dei lavori pubblici. Grazie agli interventi del Programma PON Metro, i servizi digitali raggiungeranno anche i cittadini dell’area metropolitana.
In conclusione, credo che oggi ci troviamo in presenza di un quadro importante di grande cambiamento: sono convinto che la riforma Madia abbia dato una forte spinta per riportare il tema della digitalizzazione al centro dell’attenzione, ma sono altrettanto convinto che per fare innovazione sia davvero necessario cambiare modo di pensare, poiché se non riusciamo a passare dalla logica di applicativo gestionale a digital first, cioè centrata sui reali bisogni dei cittadini, perderemo l’unica vera possibilità di innovare che avremo da qui ai prossimi cinque anni.