Trentino, smart territory dalla città alla montagna

Terza italiana nella classifica del Forum PA, Trento è al centro di un territorio con servizi all’avanguardia, dal capoluogo alle montagne, e si candida a competere con le più blasonate smart cities europee

Pubblicato il 27 Dic 2012

trentino-121215163817

Attenzione al territorio e all’ambiente integrata a servizi innovativi per residenti e turisti: nonostante una conformazione orografica complessa per lo sviluppo e la fruizione di infrastrutture tecnologiche, il Trentino si posiziona con determinazione ai primi posti tra le smart communities italiane, per la sua capacità di fare sistema con tutte le realtà locali e realizzare progetti che portano i benefici della tecnologia dal centro del suo capoluogo al rifugio di montagna.

Classificatasi terza nella classifica del Forum PA, Trento si è posizionata quarantacinquesima – prima fra le città italiane – in un’indagine condotta nel 2007 dall’Università di Vienna fra le smart cities europee di medie dimensioni (fra 100.000 e 500.000 abitanti). Riconoscimenti che la città non vede come un traguardo: “E’ sicuramente un risultato di soddisfazione – dice l’ing. Claudio Covelli, Dirigente del Servizio Sistema Informativo del Comune di Trento – che però va visto come un punto di partenza e non di arrivo”.

Un punto di partenza, dunque, di un percorso reso complesso dalla situazione economica attuale: “Trento soffre, come tutti i Comuni italiani, di continue riduzioni di bilancio – osserva Covelli – che portano inevitabilmente a tagliare investimenti nel campo delle nuove tecnologie e dei servizi innovativi, ossia proprio nei settori che più di altri contribuiscono alle caratteristiche di una città smart. Inoltre aggiungerei, sulla base della mia esperienza, che i Comuni oggi sono talmente oberati di lavoro di backoffice (spesso a causa delle continue turbolenze normative a livello nazionale) che è molto difficile, se non impossibile, disporre di risorse umane e finanziare per migliorare il frontoffice ed i nuovi servizi per il cittadino”.

Nonostante fattori critici di rilievo, Trento ritiene di avere le carte in regola per poter accelerare nel processo di innovazione e riuscire a competere, alla pari ed in un breve futuro, con le altre città smart europee: “La città possiede due importati punti di forza che possono contribuire significativamente nel suo processo di allineamento alle altre smart cities europee:

  • a Trento operano circa cinquecento ricercatori nel settore delle ICT, un vantaggio competitivo che poche altre città italiane possono vantare. Questi ricercatori sono distribuiti fra Università, Istituti di ricerca ed aziende locali che operano nel campo delle nuove tecnologie (spesso spin-off dell’Università e della Fondazione Bruno Kessler).
  • il Comune di Trento ha stretto, nel giugno 2012 (con delibera di Giunta) un importante accordo di collaborazione con Trento Rise, Ente che ha l’obiettivo di fare diventare Trento – ed il Trentino – uno dei sei poli europei di eccellenza nel campo delle ICT. In base a questo accordo la città di Trento sarà il laboratorio dove si sperimentano i risultati dei prodotti delle ricerche effettuate da Trento Rise, con un duplice vantaggio: per l’Ente sarà possibile sperimentare i risultati delle sue ricerche su scala urbana; mentre il Comune potrà disporre di nuovi prodotti e servizi innovativi da offrire ai suoi cittadini, impegnando solo le proprie risorse umane e senza dover sostenere onerosi costi di investimento.

Non meno importante, a llivello di integrazione, è il rapporto di collaborazione sottoscritto dalla città di Trento con il Consorzio dei Comuni Trentini, in base al quale verranno sviluppati congiuntamente progetti innovativi, da testare inizialmente presso il capoluogo e da diffondere poi sui rimanenti Comuni interessati.

Per quanto riguarda la città, i progetti innovativi in corso si orientano attualmente su quattro fronti: internet, mobilità, sensori rfid e open data: “Internet e il web – puntualizza l’ing. Covelli – sono gli elementi tecnologici che considero più importanti fra quelli innovativi, in quanto hanno più di tutti contribuito, negli anni recenti, ad un profondo cambiamento nei rapporti fra Comune e cittadino”.

In questo ambito Trento ha attivato il progetto Rete Civica in collaborazione con il Consorzio dei Comuni: il nuovo sito web dell’amministrazione comunale [http:// www.comune.trento.it] è stato sviluppato circa quattro anni fa impiegando esclusivamente tecnologie open (tra cui eZ Publish, PostsgreSQL, Apache). “E’ il punto di riferimento per tutte le attività interne, ma è anche il luogo ove il cittadino può trovare informazioni di vario tipo, non solo amministrative, della sua città. Nei prossimi anni il Consorzio diffonderà questa tecnologia, messa a disposizione dal Comune di Trento, presso gli altri Comuni trentini interessati al riuso in modo da disporre di uno standard informativo a livello provinciale e realizzare significative economie di scala nei costi di gestione” illustra Covelli, che prosegue illustrando SensorCivico, “una nuova modalità di interazione fra cittadino e città. Si tratta di un progetto realizzato direttamente dal Consorzio ed utilizzato, inizialmente e sperimentalmente, solo dal Comune di Trento. Una volta messo a punto, anche questo progetto verrà diffuso nei Comuni trentini che intenderanno riutilizzarlo. Con SensorCivico il cittadino dispone di un’interfaccia web con la quale può inviare segnalazioni di qualsiasi tipo, oppure reclami e suggerimenti, al Comune. L’interfaccia consente di scrivere alcune informazioni riguardanti la segnalazione , di geolocalizzarla e di associare ad essa delle foto od altri documenti. Segnalazioni, reclami e suggerimenti arrivano all’URP del Comune che le inoltra al Servizio di competenza per la loro gestione, e che informa il cittadino della chiusra del problema, ad iter procedurale interno completato”.

Sul fronte della mobilità sono stati avviati progetti che si fondano sulla possibilità di utilizzare telefoni cellulari, smartphone o tablet a scopo informativo e di geolocalizzazione, e quindi di ottenere informazioni contestualizzate dal punto di vista geografico. ”Il Comune di Trento ha sempre visto nelle tecnologie mobili uno dei principali strumenti innovativi e vi ha investito già nel 2005 quando, in collaborazione con il Consorzio dei Comuni e con i Comuni di Rovereto e Pergine, ha realizzato il progetto Cosmos, che prevede la possibilità, per il cittadino, di richiedere informazioni al Comune via SMS. Ogni SMS può essere scritto in linguaggio naturale, ossia senza alcun formalismo sintattico, visto che il punto distintivo del progetto è la presenza di un motore semantico in grado di capire automaticamente il contesto al quale il messaggio in arrivo si riferisce e di fornire la risposta adeguata.

Sempre in ambito mobilità sono state progettate due app: la prima, realizzata dal Consorzio dei Comuni con il Comune di Trento, si chiama Il Comune in Tasca. Utilizzabile da smartphone con sistemi Apple iOS e Android, è in grado di fornire al turista informazioni di vario tipo (turistiche, culturali, storiche etc), contestualizzate dal punto di vista geografico. Obiettivo del 2013 è diffondere questa app in vari altri Comuni trentini che saranno interessati all’iniziativa. La seconda, attualmente in fase di test presso l’Università di Trento, è denominata SmartCampus. Frutto della collaborazione con Trento Rise , l’applicazione consentirà la pianificazione dei propri spostamenti con mezzi pubblici, sia all’interno della città che nel Trentino e di fornire informazioni di mobilità alternativa e sostenibile.

La tecnologia RFID, ci spiega ancora Covelli, è alla base di tre progetti: “Uno di questi è stato realizzato circa un anno fa per la Biblioteca Comunale per consentire l’autoprestito: il cittadino depone su uno specifico dispositivo i libri che intende prelevare e la propria tessera. Il sistema registra il prelievo e disattiva il controllo dell’antitaccheggio. Analogamente è possibile la restituzione automatica ed il controllo dei libri in prestito”. Il secondo progetto prevede l’installazione di tag presso tutti i giochi dislocati nei parchi urbani, per semplificare la raccolta dei dati necessari alla loro manutenzione: “Grazie ad uno smartphone ed ai tag RFID installati presso ogni gioco, l’operatore addetto alla manutenzione potrà segnalare all’Ufficio comunale addetto alla gestione dei giochi, eventuali richieste di manutenzione”. Inoltre, è in studio un progetto di Smart Lightning in collaborazione con Trento Rise per la gestione ottimizzata dell’energia elettrica impiegata nell’illuminazione pubblica.

“Infine – conclude Covelli – in tema di Open Data è in corso un progetto, sempre in collaborazione con Trento Rise, che prevede la pubblicazione di alcuni dati delle banche dati comunali in modalità open. I primi ad essere aperti saranno quelli di tipo cartografico”. Con tale progetto il Comune mette a disposizione gratuita dei cittadini i propri dati , in modo che essi possano essere usati non solo per scopi di studio, ma anche per favorire progetti innovativi basati sul loro utilizzo.

La realizzazione del nuovo complesso ''Le Albere'' a Trento, esempio di progetto di ''smart building''

Tra le iniziative di maggior rilievo – e con caratteristiche assolutamente “smart” – che la città di Trento può vantare è obbligatorio citare la realizzazione di Le Albere, un progetto firmato dall’architetto Renzo Piano per la riqualificazione di una ex area industriale (un tempo occupata dagli stabilimenti Michelin) in un quartiere completamente nuovo, ecosostenibile e funzionale con abitazioni, uffici e spazi commerciali progettati secondo criteri innovativi. Si tratta di undici ettari di smart building progettati per ridurre al minimo la dispersione termica, con un sistema energetico centralizzato, sostenuto da coperture con pannelli fotovoltaici e dalla vicina centrale di rigenerazione. Ogni unità – abitativa o commerciale – è raggiunta da connettività FTTH fornita da TrentinoNetwork in collaborazione con Mc-Link, che permette l’implementazione di servizi broadband anche nelle aree comuni. Un progetto che costituisce un importante banco di prova per la sperimentazione di nuove tecnologie a misura di cittadino.

Società a capitale pubblico nata nel 2005, TrentinoNetwork è la società della provincia di Trento che si occupa delle infrastrutture di telecomunicazione del territorio. “Trentino Network – ci spiega l’amministratore delegato Alessandro Zorer – ha due macro-aree di intervento: le infrastrutture sul territorio e i servizi per la Pubblica Amministrazione. Il territorio può contare su una dorsale in fibra ottica di 900 km, che raggiunge i 217 comuni della provincia, integrata da un network wireless (Hiperlan e WiFi) con oltre 700 access point. Riusciamo a raggiungere anche gli angoli più remoti della provincia, e pur trovandoci in un territorio quasi completamente montuoso portiamo connettività ovunque, inclusi 55 rifugi di montagna. Con il progetto WiNet, inoltre, sono state create 500 agorà pubbliche, ossia punti WiFi ad accesso libero. La realizzazione di queste infrastrutture – iniziata nel 2007 allo scopo di abbattere il digital divide – ci permette di dire che entro fine 2012 il Trentino sarà l’unica provincia italiana ad offrire al 100% della propria popolazione una copertura capillare di servizi di connettività a banda larga per residenti e aziende”.

La realizzazione del servizio di connettività per un rifugio in alta montagna

Parallelamente, è stata realizzata una rete radiomobile – TETRANET – per le unità operative impegnate nella Protezione civile e per soddisfare le esigenze dei collegamenti necessari al sistema di emergenza sanitaria ed all’organizzazione dei Vigili del Fuoco per l’espletamento degli interventi di soccorso sul territorio provinciale. La rete supporta la trasmissione di fonia e dati, effettuate con apparecchiature di rete (centrale di commutazione e stazioni radio base SRB), distribuite su 54 siti (servizio PMR), 47 dei quali diffondono segnali radio digitali TETRA mentre i rimanenti 7 vengono utilizzati solo per il transito dei collegamenti di dorsale. La distribuzione territoriale delle postazioni è coerente con le esigenze di copertura del sistema radiomobile professionali per attività istituzionali e di emergenza.

Essere riusciti a superare i vincoli imposti dalla conformazione del territorio non porta solo i vantaggi che tutti conoscono sul piano della connettività e dell’accessibilità della rete: si tratta di un servizio che offre sicurezza a territori che rimarrebbero altrimenti isolati e che, in situazioni di difficoltà, possono attivare soccorsi, piani di emergenza e proteggere la popolazione e i turisti.

Un network complesso e articolato, realizzato con il supporto di più tecnologie, che si presta dunque all’utilizzo privato e aziendale, ma che è anche al servizio della Pubblica amministrazione: “Migriamo i vari enti pubblici sulla rete in fibra ottica – prosegue Zorer – offrendo loro soluzioni di comunicazione innovative, dai servizi voce su IP alla connettività veloce”. L’azienda partecipa inoltre all’ammodernamento delle infrastrutture dei singoli enti pubblici, puntando all’integrazione dei servizi innovativi offerti a beneficio della collettività e a “fare scuola”, estendendo le esperienze di successo ad altri enti e municipalità.

L’obiettivo della Provincia di Trento è trasformare il Trentino nel territorio dell’innovazione e permettere a tutti i cittadini e le imprese di trarne i benefici. Il piano a medio-lungo termine per arrivare al risultato è basato su tre step:

  1. Interventi rapidi per il superamento del Digital Divide di 1° generazione, conl’obiettivo di fornire al 100% della popolazione un collegamento con velocità dialmeno 2 Mbps (completato)
  2. Miglioramento della fruibilità dei servizi per i cittadini, attraverso lo sviluppo di unarete in grado di fornire al 90% della popolazione un collegamento con velocità dialmeno 20 Mbps (termine previsto per primavera 2013)
  3. Realizzazione di una NGN (rete di accesso di nuova generazione), che preveda un collegamento in fibra ottica fino in casa dell’utente o al sito dell’impresa (FTTH) (termine previsto per 2018-2019)

A questo scopo, la provincia di Trento ha costituito due anni fa un’apposita società – Trentino NGN – a capitale misto pubblico-privato e aperta al coinvolgimento di altri operatori di Telecomunicazioni, riscuotendo l’interesse di Telecom Italia, che nel febbraio 2011 ha siglato un’intesa con la provincia per mettere a disposizione del progetto i propriasset infrastrutturali e agevolare lo sviluppo della rete in fibra di Trentino NGN.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati