il quadro

Così è un datacenter moderno: ecco tutte le ultime tendenze

Le applicazioni stanno indirizzando le decisioni di sourcing dell’infrastruttura, incluso i requisiti di prestazione, l’accessibilità degli strumenti, la prossimità alla location, i requisiti di scalabilità e le politiche regolatorie. E si va verso un modello ibrido a maglio che include cloud, reti private e dei partner

Pubblicato il 07 Mar 2018

Enrico Martini

ministero dello Sviluppo Economico

datacenter ovh danni

Negli ultimi quattro decenni, infrastrutture e data center si sono evoluti insieme alle innovazioni tecnologiche in termini di prestazioni, velocità ed efficienza. I professionisti I&O sono oggi più che mai indotti a progettare e fornire ai clienti servizi digitali efficaci, andando a rafforzare il ruolo delle infrastrutture.

Nella maggior parte delle organizzazioni (imprese, Pubbliche Amministrazioni), le road map relative alle infrastrutture e ai data center sono dipendenti l’una dall’altra ma sono sempre rimaste distinte, in considerazione delle differenze di funzione, stakeholder e ciclo di vita. Oggi, i servizi cloud hanno reso normale la possibilità di acquisire infrastrutture (di elaborazione, archiviazione e networking) e data center come un unico servizio integrato. Questo incoraggia le organizzazioni a ridurre la separazione di strategie tra infrastrutture e data center e a progettare architetture che ottimizzino il sistema nel suo complesso a scapito di quelle che agiscono a livello di singola componente.

Oltre al cloud, in un recente paper, gli analisti di Forrester indicano alcune tendenze che continueranno a indirizzare il mercato nei prossimi anni.

Le nuove tendenze dei datacenter

  • Grazie alla virtualizzazione, le componenti del data center sono divenute astratte e questo ha cambiato, dalle fondamenta, il modo di utilizzare le risorse informatiche, ma non ha eliminato la necessità di tenere conto di parametri fondamentali quali la capacità disponibile, la larghezza di banda e la latenza.
  • L’omogeneità nel data center consente scalabilità operativa, efficienza ed dati economici favorevoli. In realtà, la maggior parte delle aziende non si può permettere tale lusso e utilizza più piattaforme cloud e non cloud e servizi. Questo aumenta la complessità di gestione. In un prossimo futuro, i team interni non dovranno più preoccuparsi della salute dell’infrastruttura che supporta le applicazioni acquisite con soluzioni SaaS, ma dovranno integrare i dati che risiedono all’interno dei sistemi, e questo richiede avere a disposizione la telemetria di base degli aspetti fisici e virtuali.
  • Oltre a una incrementata diversità delle infrastrutture, la proliferazione di sistemi Internet of the Things (IoT) sta incoraggiando lo sviluppo di hardware specifico come i gateway IoT. Dato che molti utenti provengono dall’esterno delle organizzazioni tecnologiche, i venditori, i fornitori di servizi e gli integratori di sistemi hanno integrato queste soluzioni il più possibile, in modo tale che i clienti ricevano un sistema chiuso completamente gestito a cui possano accedere da un piano di controllo virtuale e un’interfaccia utente familiare. In questo caso, il data center e le risorse dell’infrastruttura vengono consegnate in un pacchetto preconfezionato etichettato secondo l’uso – un gateway per la traduzione del protocollo, un punto di aggregazione per le analisi locali, o un host locale per un’applicazione.
  • Un data center era tradizionalmente costruito in questo modo: l’organizzazione individua un luogo vicino al quartier generale, sceglie un fornitore di infrastrutture che soddisfi i requisiti di prestazione, seleziona soluzioni software che si adattino alle esigenze degli utenti, e crea poi tutte le app aziendali su questa piattaforma. Grazie a una gamma di servizi di infrastruttura ricca come mai prima d’ora, le applicazioni stanno indirizzando le decisioni di sourcing dell’infrastruttura, incluso i requisiti di prestazione, l’accessibilità degli strumenti, la prossimità alla location, i requisiti di scalabilità e le politiche regolatorie. Anche in questo caso, data center e infrastruttura costituiscono un unico blocco ma possono essere costruiti su misura per applicazioni specifiche.
  • Con una maggiore disponibilità di soluzioni per collegamenti di interscambio, interconnessione e connettività privata, le organizzazioni possono estendere le loro reti private in soluzioni cloud e dei partner. Di conseguenza, il disegno di WAN hub-and-spoke (multi-livello) sta lasciando il posto a un più ricco e interconnesso disegno di tipo mesh-fabric (a maglie) per supportare un ambiente di infrastruttura ibrida. In questo modo, man mano che si integreranno infrastrutture e dati tra piattaforme, servizi e location, la WAN diventerà una rete di data center.
  • A parte queste tendenze, la principale evoluzione dell’ultimo decennio è il cloud, che ha trasformato il modo in cui le imprese acquistano, accedono e gestiscono le risorse dell’infrastruttura. Le piattaforme cloud sono ancora in esecuzione in data center che assomigliano ancora alle stanze refrigerate ronzanti del passato. Però, grazie al cloud, le imprese hanno avuto accesso a un più ampio mercato di infrastrutture informatiche.

LEGGI: IMPATTO DEL CLOUD SUI DATACENTER

Direttive da seguire per un datacenter moderno

Bisogna comprendere che la collaborazione è la chiave. Combinare l’infrastruttura e le strategie del data center per servire meglio le applicazioni richiederà più collaborazione di prima. I team dedicati alle applicazioni devono lavorare direttamente con i team di infrastruttura e architettura per determinare le caratteristiche della singola applicazione che guideranno andando avanti le scelte di sourcing e di rete.

Con più applicazioni che si spostano verso i servizi cloud, le organizzazioni devono accettare che il lock-in si sposterà dalle soluzioni hardware e middleware alle piattaforme cloud. Se la maggior parte dei dati si sposta in una piattaforma cloud, aumenteranno anche la difficoltà e il costo di spostamento dei dati e dei relativi carichi di lavoro verso la nuova posizione. Gli analisti di Forrester raccomandano di progettare servizi in un’architettura indipendente dalla tecnologia, garantendo la funzionalità del caso d’uso senza costruire vincoli arbitrari basati sulle capacità di una singola piattaforma.

Considerare come le soluzioni open source possono aggiungere scelta e flessibilità. Oltre a una progettazione di servizi indipendenti dalla tecnologia, strumenti provenienti da comunità open source, come Cloud Foundry e Kubernetes, forniscono uno strato coerente di astrazione che può collegarsi a qualsiasi piattaforma di infrastruttura, creando coerenza dello sviluppo insieme alla portabilità dell’applicazione. L’open source promuove nuovi standard che i principali cloud e i fornitori di infrastrutture stanno già adottando. Le imprese dovrebbero indagare sui progressi di queste comunità e valutare se queste soluzioni possono aggiungere valore alla propria organizzazione.

Per i leader I&O, come per le loro organizzazioni, continuare ad adottare servizi esterni potrebbe tradursi però in alcuni svantaggi, secondo Forrester.

Lasciare le responsabilità a servizi esterni riduce visibilità e accesso necessari per risolvere i problemi. Gli strumenti di monitoraggio possono aiutare a colmare le lacune, ma solo in misura limitata – in pratica si può vedere un problema insieme al proprio fornitore di servizi cloud, ma soltanto quel provider potrà poi ripararlo.

Outsourcing e astrazione continueranno a rimuovere conoscenza e competenze relative ai componenti rimpiazzati. Mentre si recupera il tempo speso per compiti generici, tende a ridursi la conoscenza sui sistemi sottostanti che guidano le decisioni su architettura e ingegneria. Gli analisti mettono in guardia che se si continuerà a sostituire i sistemi interni con servizi cloud ed esterni, l’organizzazione potrebbe poi non più disporre delle competenze sufficienti per sfruttare le prossime evoluzioni tecnologiche.

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