Avvio della seconda fase del piano Voucher internet banda larga destinato alle micro, piccole e medie imprese (pmi) dopo la prima fase del bonus pc internet destinata alle famiglie a basso reddito e scuole.
Dal primo marzo avvio alle domande per le imprese.
Alla base, il decreto datato 23 dicembre 2021, con cui il Ministero dello Sviluppo Economico dà seguito alla Strategia italiana per la banda ultralarga, come approvata dal CITD – Comitato Interministeriale per la transizione digitale il 20 maggio 2021. La finalità è quella di velocizzare gli investimenti nella banda ultralarga del Paese, avvalendosi delle risorse del PNRR nella misura di circa 609 milioni di euro.
Il voucher banda larga per le pmi
Ciò che deve essere realizzato è il cd. step change e cioè l’incremento della velocità di connessione: i collegamenti internet a banda ultralarga costituiscono infatti il presupposto per l’esercizio di diritti essenziali, costituzionalmente garantiti, quali il diritto allo studio, al lavoro e, infine, tali da garantire la sopravvivenza delle imprese.
Verranno riconosciuti non solo contributi sotto forma di voucher ma saranno predisposte e finanziate anche azioni di comunicazione ed accompagnamento così da permettere alle imprese beneficiarie di conoscere la misura stessa e renderle consapevoli dei benefici derivanti dalla digitalizzazione. Il decreto ministeriale è stato inoltre adottato subito dopo la recente decisione della Commissione Europea n. C(2021) 9549 del 15 dicembre scorso, con cui le specifiche misure a sostegno della connettività per le imprese sono state ritenute compatibili con la normativa europea sugli Aiuti di Stato.
Il Piano per le imprese avrà una durata sino all’esaurimento delle risorse stanziate e, comunque, fino al 15 dicembre 2022 con possibilità di proroga per un altro anno (se le risorse non finiranno prima).
Chi ha diritto al bonus internet pmi
Beneficiare della misura sono unicamente le imprese iscritte al registro delle imprese di dimensione micro, piccola e media, ditta individuale e non è in liquidazione. La misura del contributo erogato varia in ragione delle caratteristiche di connettività e dei relativi costi. Lo step change da realizzarsi e la misura del voucher, che spetta una tantum alle singole imprese, saranno determinati secondo le classi di ammissibilità previste dal Manuale operativo in corso di redazione.
- Inoltre il soggetto: non è destinatario di alcuna sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo n. 231/2001 e non si trova in altre condizioni previste dalla legge come causa di incapacità a beneficiare di agevolazioni finanziarie pubbliche o comunque a ciò ostative;
- non ha già fruito del voucher di cui al decreto del Ministero dello sviluppo economico del 23 dicembre 2021 e, per il medesimo investimento, non beneficia di ulteriori forme di rimborso o remunerazione erogate in qualunque forma e a qualsiasi titolo;
- non supera, tenuto conto degli aiuti già concessi o ricevuti oppure degli aiuti richiesti e approvati, i massimali previsti dal Regolamento (UE) n. 1407/2013 sulle agevolazioni de minimis;
- è in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente e si trova in regola in relazione agli obblighi contributivi;
A quanto ammonta il voucher
Gli importi sono quelli individuati tuttavia dal decreto ministeriale, raggruppati e distinti in:
- voucher di fascia A, distinti in A1 e A2: voucher con contributo connettività pari a €300, per un contratto della durata da un minimo di 18 mesi a un massimo di 36 mesi che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download (V) compresa nell’intervallo 30 Mbit/s ≤ V < 300 Mbit/s (voucher A1) oppure 300 Mbit/s ≤ V ≤1 Gbit/s (voucher A2). Per connessioni che offrono V pari ad 1 Gbit/s, il valore del voucher può essere aumentato di un ulteriore contributo del valore massimo di € 500, per la copertura di parte dei costi di rilegamento sostenuti dai beneficiari, a fronte di adeguata giustificazione da parte degli operatori fornitori. Per i voucher di fascia A non sono previste soglie di banda minima garantita. Al finanziamento dei voucher di fascia A viene destinato il 40% delle risorse stanziate distribuito per il 20% a favore dei voucher A1 e per il 20% a favore dei voucher A2;
- voucher di fascia B: voucher con contributo connettività pari a €500, per un contratto della durata da un minimo di 18 mesi fino ad un massimo di 36 mesi che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download (V) compresa nell’intervallo 300 Mbit/s ≤ V ≤1 Gbit/s. Per connessioni che offrono V=1 Gbit/s, il valore del voucher può essere aumentato di un ulteriore contributo del valore massimo di € 500, per la copertura di parte dei costi i rilegamento sostenuti dai beneficiari, a fronte di adeguata iustificazione da parte degli operatori fornitori. Per i voucher di fascia B è prevista una soglia di banda minima garantita pari ad almeno 30 Mbit/s. Al finanziamento di tali voucher viene destinato il 50% delle risorse stanziate;
- voucher di fascia C: voucher con contributo connettività pari a €2.000 per un contratto della durata da un minimo di 24 mesi fino ad un massimo di 36 mesi che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download superiore a 1Gbit/s. Il valore del voucher può essere aumentato di un ulteriore contributo del valore massimo di € 500, per la copertura di parte dei costi di rilegamento sostenuti dai beneficiari, a fronte di adeguata giustificazione da parte degli operatori fornitori. Per i voucher di fascia C è prevista una soglia di banda minima garantita pari ad almeno 100 Mbit/s. Al finanziamento di tali voucher viene destinato il 10% delle risorse stanziate.
I voucher non sono riconosciuti in caso di cambio operatore fra servizi aventi prestazioni analoghe o in caso di meri passaggi di intestazione del contratto nella medesima sede di impresa. Come ricordato, a ciascun beneficiario può essere erogato un solo voucher mentre in caso di portabilità è prevista la possibilità di trasferire l’ammontare residuo del voucher.
Come richiedere il bonus banda ultra larga pmi, il modulo
Infratel ha predisposto un modulo per la richiesta da presentare agli operatori. Tutti i principali operatori però hanno già pubblicato sui propri siti annunci per aiutare le aziende a ottenere il voucher. “Pensiamo a tutto noi”. Basta insomma contattare l’operatore via web nelle pagine dedicate al voucher.
Nel modulo tra l’altro bisogna dichiarare, oltre ai requisiti per l’accesso al bonus (vedi sopra).
- di essere a conoscenza degli obblighi di pubblicazione delle agevolazioni ricevute, di cui all’articolo 1, comma 125 e seguenti, della legge 4 agosto 2017 n. 124 e successive
modificazioni e integrazioni; - di non essere impresa in difficoltà cosi come individuata all’articolo 2, punto 18, del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 e ss.mm.ii;
- l’impresa non ha ricevuto e non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
Il valore del bonus
Il Piano Voucher Fase 2 costituisce una misura di intervento a sostegno alla domanda di connettività delle micro, piccole e medie imprese a fronte dello step change, da intendersi come incremento della velocità di connessione, realizzato con qualsiasi tecnologia. La realizzazione dell’intervento, come anticipato, viene affidata ad Infratel Italia S.p.A. Le azioni di comunicazione, accompagnamento e valutazione di impatto della misura saranno invece realizzate dalla Direzione Generale Servizi di Comunicazioni Elettroniche, Radiodiffusione e Postali anche mediante affidamento a società in house.
L’ammontare complessivo delle risorse è pari a 608.238.104,00 euro, di cui 9.000.000,00 euro sono destinati alle azioni di comunicazione, accompagnamento e valutazione di impatto della misura
Il meccanismo del voucher: accreditamento operatori
Come già indicato, per realizzare le attività previste Infratel ha predisposto il 22 febbraio un Piano tecnico ed un manuale operativo contenente la descrizione dell’intervento, i criteri di ammissibilità per l’erogazione dei voucher alle imprese, le modalità di attuazione ed il relativo quadro economico.
Il meccanismo di funzionamento e richiesta del voucher ricalca quanto ad oggi previsto per i voucher a favore di famiglie scuole: in quel caso, infatti, gli operatori del settore TLC hanno sottoscritto una convenzione con Infratel previa fase di accreditamento. Infatti l’operatore che ha inteso offrire i servizi di connettività nell’ambito del Piano voucher, ha dovuto creare la propria utenza sul portale messo a disposizione da Infratel Italia, chiedendo in questo modo l’accesso al sistema.
L’accesso mediante autenticazione al portale, ha permesso di richiedere l’accesso al servizio voucher, iscrivendosi ad apposito elenco. Accedendo la prima volta al servizio voucher, l’operatore ha compilato un form nel quale ha inserito i propri dati caricando la documentazione richiesta per poter accedere al servizio stesso (copia documento di riconoscimento, form di accreditamento, offerte commerciali oggetto del voucher, etc.).
Infratel Italia, dopo aver preso visione dei dati e documenti inseriti dall’Operatore, valuta la richiesta di accreditamento, e in caso di esito positivo, a seguito della sottoscrizione della Convenzione, accredita l’operatore. A seguito dell’avvenuto accreditamento dell’Operatore e della stipula della Convenzione, ai fini della fruizione del contributo, il potenziale beneficiario ha presentato presso qualsivoglia canale di vendita reso disponibile dagli Operatori registrati una apposita richiesta corredata da tutta la documentazione necessaria. Le attività di comunicazione, accompagnamento e valutazione di impatto della misura saranno regolate invece da una apposita convenzione della Direzione Generale Servizi di Comunicazioni Elettroniche, Radiodiffusione e Postali con un soggetto in-house da stipulare entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto.
E la seconda fase dei voucher per le famiglie?
Intanto è certo che partirà anche la seconda fase dei voucher internet per le famiglie, stavolta rivolta non solo a chi ha basso reddito; e sarà solo per internet, non includendo anche un pc o tablet.
La necessità di prendere anche un dispositivo ha ostacolato la popolarità di questa misura, tanto che solo metà dei fondi disponibili sono stati assegnati.
Non si sa di preciso quando partirà, ma sarà nel corso del 2022. “Nei prossimi mesi”, ha detto ha dicembre la sottosegretaria Mise Anna Ascani, perché il ministero sta ancora analizzando i risultati della fase 1 per poi notificare la fase due alla Commissione.
L’importo dovrebbe essere di 200 euro a famiglia.
Alessandro Longo