A seguito dell’accordo sottoscritto nel 2016 dal Ministero per lo sviluppo economico, dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e dall’Agenzia per l’Italia digitale, è stato presentato il 13 luglio il progetto WiFi°Italia°it. Le reti wifi pubbliche della Regione Toscana, della Regione Emilia Romagna, della Provincia autonoma di Trento e quelle dei comuni di Roma, Firenze, Milano, Prato e Bari, iniziano ad essere collegate e vi si potrà progressivamente accedere tramite l’applicazione http://wifi.italia.it/it/ scaricabile sui telefoni cellulari con i sistemi operativi iOS e Android. Ad oggi le aree collegate sono ancora in numero limitato.
L’Italia si pone all’avanguardia in Europa per queste iniziative, essendo partita prima e con un progetto più organico e innovativo rispetto al progetto europeo wifi4EU, lanciato qualche settimana fa e al quale la Commissione europea ha deciso di destinare 120 milioni di euro come cifra iniziale, per sviluppare wifi pubblici in tutti i comuni europei.
Il progetto italiano, una volta che l’utente si è registrato nell’applicazione WiFi.Italia.it tramite sms (o Spid), prevede l’accesso alle reti che aderiscono in modo semplice e senza dover ridigitare user id e password, superando così quello che ha costituito negli anni scorsi un grosso disincentivo alla connessione alle reti pubbliche. È importante sottolineare che il progetto prevede in primis il collegamento delle reti pubbliche wifi operanti sul territorio nazionale. Potranno collegarsi anche altri operatori, ad esempio RFI ha già annunciato l’adesione. In questo caso le modalità di gestione e condivisione dei dati sono in via di definizione e la collaborazione a questi fini con le organizzazioni rappresentative del settore turistico potrà risultare molto utile per definire le migliori modalità.
Tra i servizi offerti a cittadini e turisti dalla connessione pubblica wifi, vi è la possibilità di condividere foto e video con amici, conoscenti, contatti. Questo fa ormai parte del nostro modo di vivere le vacanze e non solo. Qual è l’ultima vacanza o la semplice escursione che abbiamo fatto senza inviare foto e video a amici e parenti? Naturalmente questo è già oggi possibile grazie alla diffusione di reti mobili di qualità da parte degli operatori privati sul territorio nazionale, che permettono a cittadini e turisti di essere in costante accesso alla rete.
Ma è sulla gestione del business turistico dove il progetto, nel momento in cui coprirà il territorio nazionale, avrà i riflessi più innovativi e importanti: permetterà infatti di costituire una banca dati di informazioni fondamentali sui flussi turistici in Italia, sui punti più visitati, le permanenze e gli spostamenti, ovviamente utilizzando dati anonimizzati. Si potranno quindi sviluppare iniziative turistiche sulla base di dati con affidabilità molto maggiore di quelli attualmente disponibili (almeno in generale a livello di territorio nazionale). Inoltre, nel caso in cui chi si connetterà darà il consenso al trattamento dei dati, saranno possibili anche iniziative promozionali mirate e propositive, con la possibilità di un marketing attivo, informando le persone in Italia e in giro per il mondo, in modo selettivo, segmentato e personalizzato, riguardo a prossimi eventi, mostre, nuove realizzazioni.
L’enorme quantità di dati, disponibili in modalità open data, darà l’opportunità a società grandi e piccole, start-up, ma non solo, di sviluppare applicazioni e utilizzi innovativi di motori di ricerca consolidati e di nuova concezione e di offrire nuovi servizi ai cittadini. Questo non solo a fini turistici e commerciali, ma anche per tutti gli aspetti relativi a servizi di pubblica utilità (egovernment) e servizi sociali.
Va infine sottolineato l’effetto positivo sulle relazioni sociali e sul business nelle città. Per anni abbiamo parlato di utilizzo dei centri cittadini e del verde: la creazione di luoghi con disponibilità del servizio wifi, potrà portare più persone a recarsi nei luoghi serviti per entrare in connessione, lavorare, giocare, e così via. Questo può quindi creare un incremento di socializzazione nelle aree pubbliche di paesi e città e conseguentemente genera la possibilità di business aggiuntivi per i gestori di attività in questi luoghi.
Condivise le potenzialità del progetto WiFi.Italia.it, vi sono però diversi importanti punti di attenzione nella sua implementazione, perché possa svilupparsi con successo. Innanzitutto le aree coperte devono rapidamente aumentare di numero e devono essere implementate diverse azioni di miglioramento del servizio agli utenti, ad esempio è necessario un punto di contatto che fornisca tempestivamente risposte alle domande degli utenti in diverse lingue e la presenza nell’applicazione di una sezione FAQ multilingua (frequently asked questions). Utenti scontenti, con difficoltà irrisolte e nessun aiuto, dopo due o tre tentativi di accesso, disinstalleranno l’applicazione e sarà assai difficile recuperarli successivamente.
È anche importante che le nuove reti che verranno progressivamente aggregate offrano un livello minimo di servizio e quindi non dovrebbero essere collegate reti che non lo garantiscano: l’utente tenderà a valutare la qualità del servizio WiFi.Italia.it in quanto tale, indipendentemente dalla località/rete dove sarà collegato.
Inoltre è condizione sine qua non che le società che gestiranno le reti e gli accessi, prendano tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei collegamenti e dei dati. Il servizio sarà infatti utilizzato e utile, nella misura nella quale cittadini e turisti potranno collegarsi in modo semplice, ma anche da quanto si sentiranno sicuri nell’utilizzo e nell’inviare informazioni personali tramite la connessione. La sensibilità della connessione wifi a intrusioni, può rappresentare infatti uno dei punti deboli, in particolare se le reti vengono utilizzate per trasmettere dati personali sensibili.
In conclusione, WiFi.Italia.it è un importante progetto, che potrà fornire numerosi e migliori servizi ai cittadini e contribuire allo sviluppo economico del Paese, tramite il miglioramento dell’offerta turistica. La sfida ora è duplice: da un lato che il Ministero riesca a far collaborare le realtà di wifi pubblico per servire molto rapidamente un numero significativo di aree nazionali. Dall’altro che le società che gestiscono il servizio di accesso, dimostrino nei fatti la capacità di offrire agli utenti un servizio di qualità e sicuro, al passo con gli sviluppi tecnologici.