Non sono dei santi e non sono gli unici delle big tech USA.
Com’è noto, la Procura di Milano ha avviato un’indagine nei confronti di Amazon e tre dei suoi top manager per presunta frode fiscale, relativa a vendite a distanza in Italia tra il 2019 e il 2021. L’accusa è di aver evaso circa 1,2 miliardi di euro, cifra che potrebbe salire a 3 miliardi di euro considerando sanzioni e interessi.
Frode fiscale Amazon
In passato in Italia Amazon aveva raggiunto un accordo con l’Agenzia delle Entrate (dicembre 2017) accettando di versare 100 milioni di euro per risolvere controversie fiscali relative al periodo dal 2011 al 2015.
Più recentemente (dal 1º agosto 2024) Amazon ha modificato la sua struttura fiscale in Italia e tutti i servizi di vendita (logistica e altri servizi), sono stati trasferiti in Lussemburgo a Amazon EU sarl, modificando le fatturazioni che, da allora, sono fatte dalla filiale del paese in cui opera il venditore, applicando il regime fiscale locale.
Nonostante queste modifiche, Amazon è stata, successivamente e nuovamente, oggetto di ulteriori indagini da parte della Guardia di Finanza che (luglio 2024) ha sequestrato 121 milioni di euro ad Amazon Italia Transport per sospetta frode fiscale e irregolarità nel settore logistico.
Le accuse riguardano presunte evasioni dell’IVA e contributi previdenziali non versati da parte di subappaltatori. Ora sembra che Amazon abbia frodato il fisco italiano… penso che l’azienda possa rischiare grosso anche per le sanzioni previste dalle norma di conformità che potrebbero essere state violate.