smart data capture

Customer experience, come cambiano i negozi grazie alla realtà aumentata

Un’esperienza utente basata sulla raccolta intelligente di dati (barcode, testi, documenti d’identità) e sulla realtà aumentata può dare una nuova vita ai punti vendita, che ora vengono spesso utilizzati solamente come punto di ritiro dopo aver fatto un acquisto online. Ecco tutte le opportunità

Pubblicato il 06 Feb 2023

Maurizio Costa

Key Account Manager di Scandit Italia

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La digital transformation in atto in questi anni cambierà il volto delle customer e store experience, grazie anche alla realtà aumentata, che potrà essere ampiamente sfruttata nel settore retail.

Un numero sempre più grande di aziende ritiene che lo store fisico assumerà una natura ibrida, tra online e offline. Dall’altra parte, le sfide collegate alle nuove esigenze dei consumatori saranno il principale ostacolo che consentirà il concretizzarsi di questa esperienza mista. La tecnologia, quindi, può essere la risposta a molte attività che gli store potrebbero implementare per potenziare la customer experience attuale.

Nello specifico, la smart data capture con una visualizzazione in realtà aumentata può favorire il raggiungimento di una customer experience che fonde i punti di forza dell’esperienza web con quelli dello store fisico.

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La smart data capture in aiuto agli store fisici

Cosa si intende per smart data capture? Si tratta di una tecnologia che combina molteplici fonti di dati (barcode, testi, documenti d’identità) e fornisce insight approfonditi nel punto di raccolta dati. Nel contesto della customer experience, consente di visualizzare informazioni sui prodotti e di aumentare l’engagement durante lo shopping. Per il personale in-store, la smart data capture è di supporto all’automazione delle attività su scala, ottenendo dati da barcode, testi e documenti di identità. Questa acquisizione intelligente di dati, quindi, permette alle aziende di fornire insight ai propri dipendenti e clienti direttamente da un dispositivo smart dotato di fotocamera.

I lavoratori e gli utenti finali possono accedere a dati in tempo reale con nuove modalità, attraverso la realtà aumentata, ad esempio. La smart data capture può essere di supporto a svariati settori e può essere implementata in tutti gli ecosistemi o applicazioni, utilizzando dispositivi come smartphone, robot, droni e smart device indossabili. Dal punto di vista del dipendente, questa è in grado di snellire le task manuali, ripetitive e che richiedono numerose scansioni. Grazie a questa tecnologia possono disporre dei giusti tool e dati per prendere decisioni rapide e operare con velocità, efficienza e precisione.

Invece, dal punto di vista dei consumatori, la smart data capture porta il mondo digitale nella realtà quotidiana, per creare delle shopping experience connesse e diversificate. Questo approccio innovativo, guidato dalla visualizzazione nella realtà aumentata, consente agli utenti di ricevere insight, offerte personalizzate, ma anche di visualizzare recensioni dei prodotti per favorire l’engagement. Un altro applicativo consente, inoltre, di evitare le code grazie alla comodità dei servizi self-service, come il self-scanning da mobile o il check-in automatico.

Le possibilità AR(tistiche) offerte dalla smart data capture

La realtà aumentata (AR), come ormai tutti sappiamo, migliora l’esperienza che viviamo in prima persona sovrapponendo elementi digitali a quelli fisici, grazie a un overlay AR appunto. Un’innovazione che le aziende e gli utenti finali apprezzano sempre più in ogni suo utilizzo e per molteplici obiettivi. La realtà aumentata può assumere molte forme e viene ampiamente sfruttata nel retail, e più vengono associate all’e-commerce, più le applicazioni AR aumentano. Una modalità digitale fatta di interazioni con i prodotti che restituiscono insight e porta a un tasso di conversione più elevato, pari al 94%.

Personalizzazione in-store

Per gli store fisici, addirittura, le possibilità sono più estese di quanto si pensi: scansionando i barcode è possibile fornire alle persone una grande quantità di informazioni direttamente sui loro smartphone per migliorare l’esperienza d’acquisto. Infatti, il 78% dei consumatori è più propenso a tornare presso quelle catene che personalizzano la shopping experience in questo modo.

Tailorizzando lo shopping in base alle preferenze personali, la customer loyalty ne può giovare immediatamente. Infatti, facendo leva sui dati e sulla profilazione di una fidelity app, i retailer possono venire a conoscenza di molte informazioni utili che migliorano l’esperienza d’acquisto. I consumatori possono scansionare facilmente un intero scaffale di prodotti con il loro smartphone e ricevere offerte personalizzate, tramite la fidelity app di quello store.

I retailer possono così preparare offerte ad hoc più specifiche a seconda delle esigenze dell’utente finale. Un’altra soluzione però può essere una sorta di gamification, che grazie alla smart data capture può anche rendere la spesa più piacevole, e in ultima analisi rafforzare la customer loyalty. E se mettessero a disposizione prodotti in omaggio posizionati strategicamente in tutto lo store? Sarebbe un modo infallibile per ottenere un maggior engagement, aumentare l’utilizzo delle fidelity app, ma soprattutto ridare loro del valore alle persone e un motivo per tornare a fare acquisti fisicamente.

Maggiori informazioni su un prodotto

Come già avviene nell’online, le persone vogliono più informazioni e consigli sui prodotti che acquisteranno poi nello store fisico. La ricerca dei prodotti e di maggiori insight può andare in diverse direzioni. Se prendiamo in considerazione un grocery store, due delle informazioni più richieste e che l’AR può fornire, riguardano gli elementi nutrizionali e gli allergeni. Le intolleranze alimentari possono avere un impatto notevole se le persone non sono in grado di controllare facilmente gli ingredienti, mentre ora i consumatori possono essere più consapevoli e fare scelte più sane.

Le fidelity app potenziate dalla smart data capture possono offrire informazioni aggiuntive e immediate sui prodotti più adatti che i consumatori stanno vedendo, proprio in quel momento, grazie alla scansione del barcode. Questo sicuramente aiuta a fare scelte più consapevoli, oltre che a risparmiare del tempo, anziché leggere le etichette minuscole dei prodotti. Semplicemente avvicinando lo smartphone allo scaffale e inquadrando con la fotocamera il prodotto desiderato.

Di insight offerti però ce ne sono di diversi. Dalla selezione di alcuni alimenti per seguire una dieta, fino ala selezione di prodotti locali per i consumatori più vicini alla sostenibilità. Finché i dati sono a disposizione, possono essere visualizzati. Utilizzando le funzionalità AR attivate sulla fidelity app utilizzata dagli smartphone degli utenti, i grocery store possono mettere in evidenza quali prodotti alimentari hanno il minore impatto ecologico, oppure quelli sugar free, e quant’altro.

Conclusioni

In conclusione, è importante ricordare che gli store, e i brand in generale, possono aiutare consumatori a prendere decisioni più consapevoli e a migliorare la loro esperienza in-store grazie al loro stesso smartphone. Inoltre, la smart data capture può dare una nuova vita ai punti vendita, che ora vengono spesso utilizzati solamente come punto di ritiro dopo aver fatto un acquisto online. Grazie a questa tecnologia, i retailer possono riportare in auge gli store, creare più engagement e invogliare i consumatori a una shopping experience ibrida, sfruttando tutte le potenzialità della realtà aumentata.

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