L’eCommerce ha conosciuto un’espansione senza precedenti negli ultimi anni, con un’impennata significativa delle importazioni di prodotti nell’Unione Europea. La rapida crescita ha messo a dura prova il sistema doganale, che deve assicurare che i prodotti importati rispettino le leggi fiscali, di sicurezza e di compliance dal punto di vista ambientale in vigore nell’UE.
Indice degli argomenti
La crescita delle importazioni eCommerce e la sfida per il sistema doganale europeo
Secondo i dati forniti dalla Commissione Europea, ogni anno vengono registrati circa 4,6 miliardi di pacchi di basso valore, con il 97% delle dichiarazioni doganali che riguardano acquisti online.
Questa crescita eccezionale del mercato digitale è una sfida crescente per la gestione delle importazioni. La quantità di prodotti che entrano in Europa ha infatti raggiunto livelli tali da richiedere un aggiornamento delle pratiche e degli strumenti utilizzati per monitorare i flussi doganali, al fine di garantire che tutte le operazioni siano conformi alle leggi in vigore.
Importazioni eCommerce e concorrenza sleale verso le imprese europee
Il fenomeno della crescente importazione di beni da Paesi terzi a prezzi molto competitivi, spesso non conformi alle normative europee, sta generando un contesto di concorrenza sleale che penalizza in particolare le piccole e medie imprese europee, che si trovano a dover combattere contro realtà di dimensioni molto più grandi e in grado di sfruttare economie di scala e pratiche di importazione più convenienti, ma che non sempre rispettano gli stessi elevati standard di sicurezza e qualità che le imprese locali sono obbligate a seguire. In un mercato globalizzato, l’Europa deve quindi dotarsi di politiche adeguate per difendere le proprie imprese locali, garantendo che tutti i player in competizione siano soggetti alle stesse regole.
Importazioni eCommerce: bilanciare l’apertura al mercato con regole eque
Nel contesto di crescente apertura al commercio internazionale, Netcomm guarda con favore l’ingresso di nuovi attori nel mercato europeo e la promozione della libera concorrenza. Tuttavia, è fondamentale che si garantisca un “campo di gioco equo” per tutti i partecipanti, ed è cruciale che i prodotti venduti online rispettino le regolazioni europee, in particolare per quanto riguarda la privacy, la sicurezza e la trasparenza nelle pratiche di vendita.
Infatti, una mancanza di controlli adeguati o un’applicazione non uniforme delle normative potrebbe portare a un’ulteriore crescita di pratiche sleali, che danneggerebbero in maniera irreversibile le imprese che lavorano correttamente, alimentando la diffidenza dei consumatori e disincentivando gli investimenti a lungo termine nel mercato europeo.
L’impatto delle importazioni eCommerce sulla competitività delle aziende locali
La crescita delle importazioni verso l’Europa derivante dall’eCommerce ha un impatto diretto non solo sulla concorrenza delle aziende del territorio, ma anche sulla necessità di verificare quanto questi prodotti siano compliant con le regole europee. Le aziende locali si trovano a dover competere con prodotti provenienti da player internazionali che non rispettano gli stessi standard europei. causando una distorsione del mercato e mettendo a rischio la competitività delle imprese locali che devono sostenere costi più elevati per adeguarsi alla normativa europea, vedendo ridursi il margine di manovra economico e l’accesso a risorse vitali per il loro sviluppo, come l’innovazione tecnologica e l’espansione del proprio mercato.
Rafforzare i controlli doganali per le importazioni eCommerce
Per rispondere a questa problematica, è essenziale implementare misure più stringenti per rafforzare i controlli doganali e garantire che tutte le merci importate nell’Unione Europea siano conformi alle leggi esistenti. Le dogane svolgono infatti un ruolo cruciale nell’assicurare che vengano rispettate le normative, ma l’incremento delle importazioni ha reso più complesso il lavoro di monitoraggio. Senza interventi significativi, la capacità delle autorità doganali di gestire il flusso di merci potrebbe ridursi ulteriormente.
La proposta Netcomm di tassa di gestione per le importazioni eCommerce
Netcomm sostiene la proposta di introduzione di una tassa di gestione per le merci importate da Paesi al di fuori dell’UE. Tale misura sarebbe finalizzata a finanziare il potenziamento delle risorse necessarie per intensificare i controlli doganali, assicurando che tutti i prodotti siano verificati a fondo. In questo modo, non solo si tutela la concorrenza sul mercato interno, ma si garantisce anche che i consumatori europei ricevano prodotti che rispettano gli standard di sicurezza e qualità.
Importazioni eCommerce: applicare le leggi esistenti con maggior rigore
Piuttosto che introdurre nuove regolamentazioni o aumentare gli iter burocratici, è quindi determinante rafforzare il sistema doganale esistente. Le leggi attualmente in vigore sono adeguate, ma è necessario applicarle con maggiore rigore per risolvere molte delle problematiche attuali.
In questo contesto, un sistema doganale europeo più robusto sarebbe quindi in grado di rispondere adeguatamente alla crescente importazione di prodotti da Paesi non appartenenti all’UE, migliorando la competitività delle aziende europee e garantendo una maggiore sicurezza per i consumatori. Con una maggiore efficacia delle attività di controllo sarebbe possibile creare un contesto di parità basato su dinamiche che regolano il commercio elettronico e che promuovono la competitività globale, stimolando una crescita economica sostenibile, regole trasparenti e opportunità paritarie per tutti, garantendo vantaggi per tutte le imprese, indipendentemente dalla loro dimensione.
Verso un mercato europeo eCommerce più equo e sostenibile
Il rafforzamento del sistema doganale potrebbe quindi contribuire a costruire una fiducia rinnovata nel mercato europeo, tanto da parte dei consumatori quanto delle imprese, e incentivare il commercio internazionale in modo equilibrato, creando nuove opportunità per le aziende locali e garantendo una crescita stabile e duratura per l’economia complessiva dell’Unione Europea.