Il 2014 sta per essere archiviato come un anno ancora caratterizzato da un contesto socio-economico difficile, in cui la crisi dei consumi non sembra trovar tregua, nemmeno nel periodo natalizio. Non è così per l’eCommerce B2c. Nel 2014, infatti, il valore delle vendite di prodotti e servizi effettuate via Internet esclusivamente dai siti italiani verso i consumatori finali (sia italiani che stranieri), vale 13,3 miliardi di euro, con un incremento del 17% rispetto agli 11,3 miliardi di euro del 2013.
A questi valori ha contribuito positivamente anche il Natale: le vendite durante il periodo natalizio (ossia nei mesi di novembre e dicembre) sono stimate nell’intorno di 2,7 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 2,3 miliardi del 2013. Di questi, circa 300 milioni di euro sono provenienti da smartphone, con un aumento del 120% rispetto a dicembre 2013. Le categorie merceologiche più gettonate per i regali natalizi sono l’abbigliamento, l’informatica ed elettronica, i “viaggi e le cene”.
L’incremento delle vendite eCommerce nel 2014 è dettato da una crescita in tutti i principali comparti, in particolare abbigliamento, editoria e “informatica ed elettronica”. L’Abbigliamento è cresciuto del 25% superando gli 1,8 miliardi di euro. Le vendite dell’informatica valgono quasi 1,6 miliardi di euro, in crescita del 31%. Segnali di crescita molto importanti anche dall’editoria che con un incremento del 34% del valore delle vendite che sfiora così i 400 milioni di euro.
Crescono, ma a un ritmo inferiore gli altri comparti. Il turismo, in cui l’online è in uno stadio più maturo, ha fatto registrare una crescita del 10% avvicinandosi ai 5,3 miliardi di euro. Infine le assicurazioni sono cresciute del 5% per un valore delle vendite di poco superiore agli 1,2 miliardi di Euro.
Tra i settori “minori” crescono bene l’arredamento, il food&wine gastronomico e la “profumeria e cosmetica”.
La penetrazione complessiva dell’eCommerce sul totale vendite retail, pari al 3,5% nel 2014 (era il 3% nel 2013), è però ancora bassa e lontana dalla penetrazione registrata negli altri mercati europei. Prendendo a riferimento i principali mercati Europei (UK, Francia, Germania e Spagna), gli USA e i principali mercati orientali (Corea e Giappone), troviamo in generale tassi di penetrazione dell’eCommerce decisamente maggiori rispetto all’Italia e tassi di crescita solo leggermente inferiori in termini percentuali (anche se più alti in valore assoluto).
In che modo l’Italia può recuperare il gap che la separa dai principali mercati stranieri? Il primo fattore chiave è il completamento dell’offerta online. Oggi vi sono alcuni comparti, ad esempio il Grocery e il Fai da te, in cui l’eCommerce è ancora poco sviluppato prevalentemente a causa di una presenza inadeguata dei retailer tradizionali. Iniziative convinte in questi comparti possono dar vita a un circolo virtuoso in grado di diffondere l’utilizzo del canale online anche per gli acquisti più comuni.
Un secondo elemento decisivo è l’ulteriore sviluppo dei paradigmi basati sui nuovi device – smartphone e tablet – in grado di attirare nuovi utenti e di estendere i momenti di interazione tra consumatore e azienda. Nel 2014 il canale mobile ha generato in Italia vendite eCommerce per oltre 1,2 miliardi di euro, in crescita del 100% rispetto all’anno precedente, arrivando a valere quasi il 10% delle vendite eCommerce.
Giocherà un ruolo importante anche la logistica, sia di magazzino sia distributiva, che con livelli di servizio sempre più elevati e modalità personalizzate di consegna e ritiro, potrà attirare nuovi acquirenti online. Infine anche nuovi strumenti di pagamento, sempre più semplici e immediati, consentiranno a molti potenziali clienti di avvicinarsi all’eCommerce