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PNRR, Liscia (Netcomm): “Cinque proposte per digitalizzare il Paese”

Molte aziende italiane si sono trovate impreparate ad affrontare il boom dell’eCommerce generato dalla pandemia. Ecco perché il PNRR deve essere usato anche con l’obiettivo di creare sinergie di sistema, dando vita a un sistema economico più efficiente e sostenibile. Ecco le aree che che richiedono programmi più concreti

Pubblicato il 01 Mar 2021

Roberto Liscia

Presidente Netcomm

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Il settore dell’eCommerce – in stretta collaborazione con le filiere della logistica, dei pagamenti e della distribuzione – ha continuato a operare assicurando la continuità delle attività e servendo il Paese nel grave momento di necessità di questi servizi, ma è altrettanto vero che molte imprese (filiere comprese) si sono rivelate impreparate, sul piano tecnologico e delle competenze.

Molte di esse non disponevano di un sito di vendita online, non erano presenti sulle piattaforme di vendita e hanno affrontato criticità nell’adeguarsi a soluzioni di lavoro da remoto con gravi conseguenze per il sistema economico.

Per questo, riteniamo che il Piano Nazionale di ripresa e resilienza che l’Italia dovrà presentare in via ufficiale alla Commissione europea il 30 aprile debba considerare l’urgenza di mettere in connessione un sistema problematicamente frammentato, accelerando la trasformazione digitale con un percorso definitivo e che crei sinergie di sistema, dando vita a un sistema economico più efficiente e sostenibile.

Garantire un programma di supporto all’interconnessione di imprese e processi

È fondamentale un cambio di paradigma, partendo dalla “Connected Economy” per mettere in connessione cittadini, servizi, imprese e PA: serve un programma concreto di transizione al digitale che supporti e faciliti le imprese in un processo definitivo e irreversibile. Attraverso il digitale, occorre connettere sistematicamente i distretti, le filiere industriali, gli organi pubblici e le imprese affinché si possano offrire ai cittadini e ai consumatori benefici e servizi in linea con i nuovi stili di vita e le necessità imposte dal new-normal.

In questo senso, lo sviluppo dei rapporti di filiera è fondamentale per aiutare le imprese a fare sistema, affinché il sistema economico italiano sia più competitivo e sostenibile. Per questo, occorre valorizzare tali iniziative, creando ad esempio piattaforme di scambio, digitalizzando i processi e le catene di fornitura e sfruttando le tecnologie per aumentare l’efficienza della catena di produzione e distribuzione, come l’introduzione della Blockchain per la tracciabilità, l’utilizzo dei Big Data e degli Analytics per elaborare i dati raccolti da tutti i componenti della filiera.

E ancora, si dovrà intervenire incentivando i sistemi di pagamento, di circolazione della liquidità e di gestione dei crediti anche al fine di sostenere le realtà più piccole.

Le proposte

Netcomm ha elaborato un documento di proposte per la digitalizzazione del sistema paese e, di seguito, si sintetizzano le principali aree che richiedono programmi più concreti all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Sviluppo delle competenze digitali per nuove opportunità di lavoro

La transizione al digitale e la velocità con cui cambiano le tecnologie richiedono competenze specifiche e interventi mirati; la disponibilità di infrastrutture, di soluzioni digitali all’avanguardia è vana se queste risorse non sono correttamente incanalate e utilizzate. Secondo Netcomm, è fondamentale che il Governo incentivi programmi di formazione digitale attraverso un’attività di comunicazione volta a sensibilizzare gli utenti sull’importanza del cambiamento culturale e programmi di formazione digitale all’interno di scuole e università, prevedendo stage, periodi di alternanza scuola-lavoro e riconoscendo alle imprese ospitanti incentivi e finanziamenti per aiutare i lavoratori ad affrontare nuovi ruoli e opportunità lavorative legati al digitale. Non solo, lo sviluppo di competenze in ambito digitale sarà un tema sempre più rilevante per supportare la mobilità e la professionalità degli attuali lavoratori, che permetterà allo stesso tempo alle imprese e alla PA di saper meglio gestire la transizione al digitale.

Digitalizzazione delle imprese e sviluppo di nuovi modelli di vendita e di distribuzione per un e-commerce sempre più “glocal”

L’incremento di iniziative di proximity commerce come risposta a un momento di necessità, dall’inizio dell’emergenza sanitaria, potrebbe rappresentare, non solo in questa fase di transizione, ma anche nel futuro, un efficace modello di sviluppo di retail omnicanale per l’economia locale e una nuova veste del negozio “sotto casa”. I negozi di un territorio possono fare sistema fino a organizzarsi in un micro-marketplace locale, raccogliendo in un’unica piattaforma l’offerta dei commercianti per soddisfare, non solo la domanda del bacino di utenza locale, ma favorendo anche un ampliamento dei propri confini, fino all’esportazione dei prodotti. L’e-commerce di prossimità permette l’integrazione tra i grandi player del commercio elettronico e i piccoli negozianti, i quali, grazie alla logistica e alle piattaforme di consegna, possono raggiungere i clienti residenti nelle zone limitrofe. Gli stessi magazzini dei negozi possono diventare veri e propri centri di raccolta dei prodotti per le consegne che avvengono attraverso i canali digitali, siano essi siti, social network o app di delivery. La direzione del nuovo e-commerce, sempre più «glocal», favorirà tutte le attività, anche quelle più tradizionali, offrendo nuove strade per rafforzare il ruolo storico delle comunità locali e della collettività dei centri abitati.

Evoluzione della rete della salute mettendo al centro il paziente

Netcomm ritiene fondamentale far evolvere digitalmente il Sistema Sanitario nazionale per offrire a tutti i pazienti un miglioramento della qualità delle cure, supportare i professionisti sanitari nelle loro attività e generare un efficientamento complessivo del Sistema. Attraverso, ad esempio, l’erogazione di servizi di telemedicina, la creazione di una visione sul paziente sempre più integrata e puntuale, piuttosto che la realizzazione di una maggiore interoperabilità dei processi tra i player del Sistema, i pazienti potranno avere accesso e supporto lungo l’intero patient journey in qualunque luogo e momento, aumentando la qualità generale delle cure che potranno ricevere.

Integrazione della filiera per la valorizzazione del turismo nazionale

Quello turistico rappresenta da sempre uno dei settori trainanti dell’economia nazionale, soprattutto per i flussi provenienti dall’estero e in particolare dai Paesi extra-UE, permettendo la valorizzazione del patrimonio artistico, culturale, paesaggistico, ma anche enogastronomico, dell’artigianato e del commercio italiano.
Secondo Netcomm è fondamentale creare una maggiore interoperabilità dell’offerta turistica nazionale e incentivare l’evoluzione digitale dei player del settore, generando sinergie per l’intero Sistema Paese. Inoltre, l’utilizzo dei canali digitali consentirebbe di generare un dialogo continuativo con i turisti nazionali e stranieri attraverso il quale offrire contenuti, nuove occasioni per usufruire di servizi turistici, così come accedere a prodotti Made in Italy o legati ai commercianti nazionali.

Nuove tecnologie, interoperabilità dei dati e interconnessione

In conclusione e in considerazione dell’intero PNRR, Netcomm ritiene fondamentale promuovere progetti che valorizzino l’utilizzo di tecnologie quali il cloud computing al fine di stimolare un’interconnessione di tutti i sistemi e facilitare il dialogo e lo scambio dei dati e dei processi, nel rispetto delle normative sui dati e sulla sicurezza cibernetica, realizzando quindi le condizioni per il pieno sviluppo in chiave digitale delle diverse filiere, quali la sanità, il turismo, i processi produttivi, logistici e le filiere merceologiche con particolare riguardo al comparto agro-alimentare.

  1. Fonte: ricerca di Netcomm condotta da The European House – Ambrosetti

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